Kingsman – Il cerchio d’oro, di Matthew Vaughn

Pur regalando momenti memorabili, Kingsman – Il cerchio d’oro cade nel tranello di riproporre stesse dinamiche e strutture narrative del precedente, su cui i nuovi spunti non riescono a imporsi

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Con queste parole da perfetto gentleman avevamo lasciato, ormai tre anni fa, Galahad (un ineccepibile Colin Firth) e con lui tutto l’universo dei sarti più letali d’Inghilterra. Il suo pupillo, il giovane scapestrato Eggsy (Taron Egerton), è adesso un Kingsman a tutti gli effetti, elegante ed efficiente, pronto ad affrontare ogni tipo di missione. Gli anni sono passati ma una nuova minaccia grava sul mondo, e anche questa volta il cattivo, che si cela dietro il marchio del Cerchio D’oro, è americano. I Kingsman si trovano a lavorare fianco a fianco con i loro “cugini” statunitensi, che operano sotto la falsa copertura della Statesman, fabbrica di whiskey. Qui troviamo il capo Champagne (Jeff Bridges), e gli agenti Tequila (Channing Tatum) e Whiskey (Pedro Pascal) coordinati da Ginger (Halle Berry), la controparte americana di Merlino (il bel personaggio interpretato da Mark Strong).

Il regista Matthew Vaughn visto il successo del primo film,  si è messo a lavoro sul sequel già dal 2015, ammettendo che la stesura della sceneggiatura è stata una delle più difficili della sua vita. I sequel in effetti comportano non pochi pericoli, facili trappole in cui è semplicissimo scivolare. Soprattutto quando il primo film, si rivela il più proficuo del regista sia livello di incassi (più di 400 milioni di dollari) che a livello di fama per via dell’immaginario che è riuscito a veicolare.
Kingsman-The secret service (tratto dalla miniserie a fumetti The Secret Service, della Millarworld, la stessa di Kick Ass) è in effetti una formula vincente nell’industria del cinema di intrattenimento odierno, poiché rilegge in chiave odierna e comica un classico della tradizione: l’universo dell’inglese Ian Fleming con la sua affascinante creatura, l’Agente 007. I Kingsman sono anch’essi dei gentiluomini inglesi fautori delle buona tradizione inseriti però nel mondo di oggi, nel quale entra come una scheggia il giovane Eggsy. La scelta stessa della colonna sonora, di grande sostegno al film, passava dai Kc & the Sunshine Band al pop moderno di Iggy Azalea con Ellie goulding. D’altronde il cattivissimo Valentine, Samuel L. Jackson affetto da sigmatismo, cita i vecchi film di James Bond, servendo a Galahad una variegata scelta di panini del McDonald’s e cercando di conquistare il mondo attraverso la rete wi-fi.

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poppyNonostante proponesse ancora una volta una formula fin troppo predominante oggi (una continua fusione fra antico e moderno abbinata a un perfetto mix di elementi action) Kingsman The Secret Service riusciva ad essere comunque un prodotto vincente inserendosi in maniera originale nel panorama cinematografico odierno. Forse proprio la fortuna del film ha fatto si che Matthew Vaughn e la sua fidata sceneggiatrice Jane Goldman, cadessero in uno dei facili tranelli del sequel, ossia quello di riproporre, quasi per paura, le stesse dinamiche e la stessa struttura narrativa del primo film. Così, inevitabilmente tutto diventa prevedibile. La spietata Poppy (Juliane Moore) ad esempio è una Valentine al femminile, ugualmente eccentrica e con la stessa mania di conquistare il mondo facendo leva sull’assoggettamento delle masse; e ancora i continui rimandi al primo film prevalgono prepotentemente sui nuovi spunti che non hanno abbastanza grinta per imporsi. Tanta carne al fuoco è stata messa in questo nuovo capitolo Kingsman, ma in fondo non c’è una vera sostanza se non la riproposizione di quella del film precedente e quelli che potevano essere i nuovi elementi interessanti (la vicenda di Harry/Galahad ad esempio) sono trattati frettolosamente come a seguire il rassicurante bisogno di far rientrare tutto in una sceneggiatura già prestabilita in ogni sua mossa e deriva.

Viene da pensare a un reale cugino americano del film, ossia I Guardiani della Galassia, parente proprio per la rilettura comica e fracassone dei film d’ azione uno e di fantascienza l’altro. Nel capitolo secondo del film targato Marvel pur essendoci ovvi rimandi al primo, la storia cambiava di registro lanciandosi in nuove avventure, spalancando così le porte al terzo capitolo che verrà. Pur regalandoci momenti memorabili, Kingsman – Il cerchio d’oro, non riesce in questa nuova impresa.

Titolo originale: Kingsman – The Golden Circle

Regia: Matthew Vaughn

Interpreti: Taron Egerton, Colin Firth, Mark Strong, Jeff Bridges, Channing Tatum, Pedro Pascal, Julianne Moore, Halle Berry, Poppy Delevingne

Origine: Regno Unito, 2017

Distribuzione: 20th Century Fox

Durata: 141′

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