Lasciami per sempre, di Simona Izzo

Commedia corale dai toni televisivi rinchiusa nello schema classico dei film a tematica familiare moderna. Con il pregio di volti nuovi come protagonisti isterici che nel loro insieme funzionano

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Alcuni versi di una poesia di Pablo Neruda appaiono su uno schermo nero prima dell’inizio di questo Lasciami per sempre. Un manifesto di intenti di Simona Izzo che sembra volersi da subito appropriare delle tematiche di amore e di sensualità cari ad un poeta, un po’ meno ad un commediografo. Quello della regista infatti, prima di essere una commedia familiare, è soprattutto un tentativo di seduzione verso lo spettatore che si ritrova immerso in un’offuscata atmosfera di corpi e profumi che prevalgono anche sulle urla e sulle gag richieste dalla circostanza. Sembra quasi che il ritmo su cui è cadenzato il film non sia quello tipico cinematografico, bensì quello televisivo, da serie tv pomeridiana mandata in onda quotidianamente, con un linguaggio che, non a caso, la Izzo conosce molto bene essendone stata per anni la protagonista. Che poi non sarebbe così tanto assurdo né svilente pensare al film come un prodotto televisivo in cui ogni voce dell’immensa coralità messa in scena producesse una puntata a sé. Ci sarebbe Lorenzo, il protagonista che compie vent’anni e si ritrova a festeggiarli con la sua famiglia allargata piuttosto che con l’innamorata Martina. Si aggiungerebbero la madre con il fidanzato musicista, il padre lupo di mare, le zie con le rispettive famiglie (tra cui spicca l’immancabile componente omosessuale), il nonno che ha da poco tentato il suicidio, ed il vicino di casa. Tutti riuniti per una giornata di festa che già si sa come va a finire.

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Perché alla fine Lasciami per sempre rimane pur sempre una commedia e deve rispettare quello che il genere richiede. Quindi, seppur con un fare lascivo ed ammiccante, le aspirazioni di trascinare gli intrighi di amore e di odio ad oltranza, quasi in stile famiglia Forrester, crollano intorno ad un tavolo dove vengono serviti drammi, grida e risse. Un ritornello del nostro cinema che qui ha almeno il pregio di vedere come protagonisti isterici volti nuovi che nel loro insieme funzionano. Si nota l’armonia familiare con cui il tutto è stato realizzato ed il tentativo di addensare all’interno di una precisa unità aristotelica quello che indubbiamente aveva bisogno di maggiore aria. La fascinazione che probabilmente ricercava la Izzo si intravede solamente attraverso i veli, le ampolle di profumo, i riflessi del mare, ma poi svanisce quando il cerchio si deve chiudere tra le lacrime e la delusione di chi, arrivati a questo punto, qualche screzio in più alla Ridge e Brooke lo avrebbe pure gradito.

 

Regia: Simona Izzo

Interpreti: Barbora Bobulova, Max Gazzè, Valentina Cervi, Veruska Rossi, Vanni Bramati, Marco Cocci, Myriam Catania, Andrea Bellisario

Distribuzione: Notorious Pictures

Durata: 94′

Origine: Italia, 2017

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