"Le avventure di Sharkboy e Lavagirl in 3-D", di Robert Rodriguez

Se il lavoro d'intarsio digitale non ha l'impatto eclatante di “Sin City”, il suo ridotto rigore da formalismo comics abortisce sul nascere glaciazioni emotive e spirituali.

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C'era una volta Neverland. Rodriguez ricostruisce una sua personale, per meglio dire familiare, isola che non c'è come avamposto di frontiera di fantasmi infantili dove gli scarabocchi di un diario di scuola possano vivere di vita propria. Dalle intuizioni del figlioletto di sette anni Racer Max, cui dedica nome e fantasie del biondo protagonista, il poliedrico regista messicano coltiva con la consueta applicazione un divertissement tecnologico ad uso e consumo del pubblico che già aveva apprezzato la trilogia di Spy Kids. Per far ciò rispolvera come nel terzo capitolo dei baby-agenti segreti gli occhialini tridimensionali da inforcare in sala per godere come in un parco giochi a tema gli effetti di avvicinamento ormai noti da tempo ma poco praticati (ricordate Lo squalo 3?). Tra invasività e spettacolarizzazione, il 3-D non riesce a soffocare la passione, anche ossessiva ed esasperata, che Rodriguez riversa sui suoi giocattoli. Se il lavoro d'intarsio digitale non ha l'impatto eclatante di Sin City, il suo ridotto rigore da formalismo comics abortisce sul nascere le glaciazioni emotive e spirituali che l'operazione milleriana aveva creato tradendo, per eccessiva fedeltà al testo d'origine, le radici malate e sanguinarie di matrice hard (non pulp). Ci si può così persino affezionare allo spaesamento del piccolo Max, sfigato e tartassato sulla Terra ma re inconsapevole di Sbava Planet dove le sue creature più fedeli ovvero Sharkboy, metà bambino e metà squalo, e Lavagirl, ragazzina sensibile ma distruttiva con i suoi getti di lava incandescente, lo aiuteranno a fronteggiare Mr. Electric (proiezione dell'insegnante Mr. Electricidad), signore delle spine elettriche tanto odiate, e Minus, nemesi terrestre di Max, che rubando il suo diario ha pregiudicato i sogni futuri del pianeta. Il "cortocircuito" realtà-fantasia sarà inevitabile e Rodriguez dirigerà le danze con il solito ritmo indiavolato tra citazione ed inventiva. Il film non si discosta troppo dalle dimensioni esclusivamente ludiche di tanti blockbuster contemporanei e dispiace che il florilegio stilistico di Dal tramonto all'alba sia andato con gli anni scemando. E' certo curioso come il percorso produttivo di Rodriguez sia accostabile agli ex-cormaniani Spielberg e Lucas. Dagli esordi del pauperistico El mariachi alle stanze dei bottoni dell'immaginario globale. Così va.  

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Titolo Originale: The Adventures of Sharkboy & Lava Girl in 3-D


Regia: Robert Rodriguez


Interpreti: David Arquette, Cayden Boyd, Tiger Darrow, Jacob Davich, Kristin Davis, Taylor Dooley


Distribuzione: Sony Pictures Releasing


Durata: 95'


Origine: Usa, 2005

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