LIBRI DI CINEMA – "Cinema e ragazzi", di Francesco Rufo
Suddiviso in quattro capitoli, a loro volta applicati a quattro fasce di età che ricalcano le quattro sezioni principali del concorso Giffoni, l'ottimo libro curato da Rufo affronta con intuizioni spesso davvero illuminanti e filologicamente impeccabili film del calibro di Elephant, I bambini ci guardano, Gli anni in tasca, Essere e avere, Buongiorno di Ozu, Mamma Roma di Pasolini. Dino Audino Editore
Francesco Rufo
Finito di stampare nel luglio 2009
p. 204 – Euro 18
"Quarantatre film per giovani e giovanissimi analizzati ad uso di genitori e docenti" dice il sottotitolo nella copertina del libro. E infatti si tratta proprio di un manuale multiuso questo Cinema e ragazzi curato da Francesco Rufo ed edito dalla Dino Audino editore. Un testo che nasce come costola editoriale di quella manifestazione di sempre maggior successo che è il Giffoni Experience (Giffoni Film Festival), che vuole essere un punto di riferimento interdisciplinare sul cinema e su altre forme artistiche, didattiche e comunicative. Cinema e ragazzi è in realtà il secondo volume nato sotto il segno del Giffoni e firmato dall'ottimo Rufo. Già nel 2007 era infatti uscito Guida al cinema per ragazzi, anch'esso contraddistinto da accurate analisi su film aventi l'infanzia e la maturazione verso l'età adulta come temi principali. Rispetto al precedente volume, Cinema e ragazzi è caratterizzato da una dimensione più ampia dell'apparato testuale con lunghe schede di film che si rivelano come dei veri e propri saggi, capaci di passare con estrema disinvoltura da un'analisi drammaturgica del testo filmico ad altre di natura più ampiamente culturale, letteraria, sociologica e pedagogica. Un libro che vuole essere quindi uno "strumento per genitori, insegnanti, operatori culturali per guidare figli e studenti a vedere i film in modo consapevole e creativo, a eslorare emozioni e riflessioni che dai film possono nascere. Una guida per educare al linguaggio cinematografico fatta di percorsi che stimolino i ragazzi a pensare in modo attivo e critico i film."
Suddiviso in quattro capitoli, a loro volta applicati a quattro fasce di età che ricalcano le quattro sezioni principali del concorso Giffoni, il libro curato da Rufo affronta con intuizioni spesso davvero illuminanti e filologicamente impeccabili film del calibro di Elephant, I bambini ci guardano, Gli anni in tasca, Essere e avere, Buongiorno di Ozu, Mamma Roma di Pasolini. Nel caso di I bambini ci guardano e de Il ferroviere di Pietro Germi (altra analisi impeccabile), Rufo si rifà spesso alle teorie sul neorealismo proposte da Gilles Deleuze (le situazioni ottico-sonore pure che rimpiazzano quelle senso-motorie, il soggetto che da agente diventa spettatore) evidenziando come l'infanzia sia spesso protagonista dei film italiani dell'epoca. Ampio spazio è dato anche al cinema dei fratelli Dardenne, in particolar modo ai primi due lungometraggi La promesse e Rosetta. Così come non vengono ovviamente sottovalutati i grandi classici Disney del passato come Fantasia, Il libro della giungla e La bella e la bestia.
Presentazione p.9
Capitolo primo
Dai 6 anni (+6) p.11
Capitolo secondo
Dai 10 anni (+10) p.58
Capitolo terzo
Dai 13 anni (+13) p.103
Capitolo quarto
Dai 16 anni (+16) p.150