Dislimite – Scritti
di Julio Bressane
CaratteriMobili, 2014
pp 136
€ 13

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THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA

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Qui e oltre, il mondo trema e questo tremito percorre l’intero cielo. Oggi guardiamo lo schermo come prima guardavamo il cielo. Guardiamo gli astri e gli astri ci guardano. Una luce fa cenno, una luce ci chiama, come se da così lontano cercassero di rivelare i loro segreti o, da così lontano, di capire i nostri.

È un occhio-fiume che non conosce argini, quello di Bressane, come dimostra questa straordinaria raccolta di scritti che mostrano quanto la sua scrittura si collochi alla stessa altezza della sua regia. Si parla di cinema ma forse no, si parla d’altro con la lingua del cinema, si parla d’altro con un’altra lingua. L’eterogeneità dei pezzi, scelti dallo stesso autore, dà forse solo una minima idea della vastità a cui le parole di Bressane ambiscono. È un viaggio continuo, dove il cinema, qualunque cosa sia, scaturisce da ogni (s)punto di partenza, sia esso un verso di Emerson, le lacrime di Antonioni, la voce bassa di un Borges ormai anziano che giunge dalla cornetta del telefono. Per usare un’espressione a lui cara, il suo è un occhio di mosca in grado di riflettere una stessa realtà in mille traiettorie diverse (sur le rétine de la mouche dix mille fois le sucre), sempre nel nome della sperimentazione più vitale, la stessa che, ci ricorda più volte, è dall’inizio alla base di tutto il cinema brasiliano – affrescato in queste pagine in maniera esemplare, da Limite di Peixoto al cinema-gemello dell’amico Rogerio Sganzerla, non dimenticandosi, ovviamente, del proprio, che ancora vive e respira, alimentato da infinita energia. E allora nessun titolo sarebbe più appropriato se non Dislimite, perché le pagine stesse vanno strette al libro, che straborda incessante, in un continuo flusso di citazioni, nomi, opere di cui si perdono le coordinate, ma di cui si avverte l’enorme vitalità,  che rende questo centinaio di pagine pesante come altrettante centinaia di volumi. Con una scrittura mai uguale a sé stessa e che in ogni pagina si reinventa (difficile tenere il conto dei neologismi utilizzati), Bressane riesce a render più misterioso, e allo stesso tempo più vicino, questa bestia che ancora si ostina a vivere: sembra cinema, ed è cinema.

[Forse inutile sottolinearlo, ma per questo ancor più necessario farlo, l’edizione curata da CaratteriMobili è, come loro solito, impeccabile e unica dal punto di vista della grafica e dell’impaginazione]

INDICE

Julio Bressane – Nota editoriale
di Lorenzo Esposito

Dislimite
L’elemento sperimentale nel cinema nazionale
Vieira: i Sermões e la loro ombra
Scopritore di stelle
Noomanzia
Cinema-Deleuze
Rio
Brás Cubas
Emerson in movimento
Il Brasile nascosto
Il dottore inglese e il paziente argentino o Il medico e il mostro
Jean-marie Straub. Cronaca di Anna Magdalena Bach
Piccola lettura del cinema elementare e alimentare dell’antropofago Guy Debord
Il segno Sganzerla
Rua Aperana 52: fotogramma, fotodramma, fototrama
Arte della memoria
Michelangelo Antonioni e il fazzoletto di lacrime
John Ford
Mnemosyne: les signes parmi nous
O gerente
Piccolo discorso per il grande caos
Montaggio-Transatlantico

Autori e opere

Film di Julio Bressane

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