LIBRI DI CINEMA – Le novità di Gennaio

François Truffat - Libri di gennaio
François Truffaut. Tutte le interviste sul cinema
, Quentin Tarantino,
Pier Paolo PasoliniIl cinema come forma della letteratura, Federico Fellini «La dolce vita», La Strada di Levi, Hayao Miyazaki, Horror made in Italy, I film del cuore

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F. Truffaut. Tutte le intervisteFrançois Truffaut. Tutte le interviste sul cinema
Anne Gillain (a cuda di)
Critico e cinéphile ancor prima che cineasta, Franqois Truffaut ha scritto e parlato di cinema per tutto l'arco della sua esistenza, sia attraverso saggi e articoli, sia nei suoi numerosi, fecondi rapporti con la stampa. Fra il 1959 e il 1984, ad esempio, oltre trecento interviste sono apparse sulla stampa francese e anglosassone. E questo sterminato corpus che Anne Gillain ha qui riunito e ordinato. Presentati in ordine cronologico, i testi parlano di cinema sotto le più diverse angolazioni: Truffaut vi traccia te tappe della sua formazione, vi enuncia la sua estetica, vi dibatte questioni tecniche e formali, vi analizza colleghi e maestri del cinema mondiale, in un continuo intrecciarsi di elementi autobiografici e di penetranti notazioni critiche.
[Gremese Editore – pp. 287 € 20,00]
 
Quentin Tarantino
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Alberto Morsiani
Analizzando tutta la carriera di questo artista poliedrico – non solo regista, ma anche attore, sceneggiatore, produttore, persino distributore -, il volume ne offre un ritratto completo ed esaustivo, che parte dai difficili inizi e arriva all'affermazione internazionale con film quali Le iene e soprattutto Pulp Fiction. Ampio spazio,
in questa nuova, più estesa edizione del volume, è dedicato ai più recenti progetti di Tarantino, dallo "sperimentale" ma controverso Grindhouse all'ultimo Bastardi senza gloria, dove il talento virtuosistico del regista si è espresso al meglio, riscuotendo gli applausi di critica e pubblico di tutto il mondo.
Per ogni pellicola, vengono proposti accurati approfondimenti critici e appropriati contributi fotografici. Grazie anche al supporto di una dettagliata filmografìa e di puntuali riferimenti bibliografici, il libro mette validamente in risalto la perdurante "novità" rappresentata da Tarantino nel panorama cinematografico internazionale.  
[Gremese Editore – pp. 158 € 24,00]
 
P.P.P. Il cinema come forma di letteraturaPier Paolo PasoliniIl cinema come forma della letteratura
Giuseppe Panella
Nonostante la pubblicazione di molti studi e monografie su Pasolini, la ricostruzione del suo itinerario stilistico e umano è ben lungi dall'essere terminata. L'approdo di Pasolini al cinema è stato solitamente letto a due diversi livelli di comprensione: da un lato, come pura e semplice continuazione del suo percorso di scrittore e di narratore e, dall'altro, come una parentesi che, una volta aperta, non è stata poi mai più richiusa. Questo libro, invece, cerca di dimostrare, attraverso un intenso e accanito scandaglio delle opere letterarie e cinematografiche del poeta di Casarsa, come il cinema rappresenti la prosecuzione in termini narrativi e poetici della sua ricerca linguistica e del suo sforzo di mostrare, attraverso l'uso della poesia, le possibilità ancora offerte alla scrittura in lingua italiana. Si passa, quindi, dal film di esordio, Accattone (1961), che segue quasi direttamente al flop narrativo di Una vita violenta (1959), alla ricostruzione di alcuni tra i suoi film più significativi: dagli ancora poco noti Appunti per un'Orestiade africana (letto in sincronia con la sceneggiatura Il padre selvaggio), sino a Teorema (film e romanzo) e a Medea, quale espressione massima della riflessione del poeta friulano sull'essenza del mito. L'indagine si completa con due saggi dedicati rispettivamente alle teorie linguistiche di Pasolini e al tema del paesaggio nella produzione della poesia italiana del Novecento, i quali forniscono il senso delle straordinarie potenzialità ancora nascoste nella produzione del poeta, del romanziere, del regista e dell'uomo di cultura.
[Editrice Clinamen – pp. 132 € 15,40]
 
Federico Fellini «La dolce vita»
Antonio Costa
Non c’è titolo di film italiano famoso quanto La dolce vita. Lo si è usato e si continua a usare per evocare di tutto: l’Italia del boom, il mito di Roma tra nobiltà nera e Hollywood sul Tevere, stili di vita, capi di abbigliamento, (cattive) abitudini italiche e peccati, soprattutto peccati, di tutti i tipi.
A cinquant’anni dalla prima proiezione pubblica (3 febbraio 1960) e dopo il diluvio di celebrazioni, testimonianze, rivelazioni, gossip, il libro di Antonio Costa lascia tutto questo sullo sfondo ed entra nel merito del film in quanto tale: ne studia la struttura, si occupa della composizione delle sequenze, analizza i personaggi, discute le tematiche e definisce la mappa delle straordinarie invenzioni di Fellini. In chiusura, una nutrita antologia di commenti, scelti per lo più tra quelli di famosi scrittori quali Pasolini, Fortini, Arbasino, Vittorini e Le Clézio.  
[Lindau – pp. 224 € 18,00]
 
 
La strada di LeviLA STRADA DI LEVI (DVD + LIBRO)
IL DVD: "La strada di Levi" di Davide Ferrario e Marco Belpoliti
Dopo oltre sessant’anni dalla liberazione di Primo Levi da Auschwitz, una piccola troupe
cinematografica ripercorre i luoghi del viaggio dell’autore di "Se questo è un uomo": Polonia, Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Austria, Germania e finalmente l’Italia. Vanno a vedere cosa c’è oggi in quei luoghi e raffrontano il testo di Levi con la realtà attuale. Ne scaturisce un road-movie che racconta l’Europa, le sue contraddizioni tra passato ex-comunista, nuovi nazionalismi, emigrazione, antiche povertà, speranze di un continente alla ricerca della propria difficile identità.
Contenuti extra: versione integrale dell’incontro con Andrzej Wajda; intervista a Davide Ferrario e Marco Belpoliti; promo, galleria fotografica.
IL LIBRO: "Da una tregua all'altra" di Marco Belpoliti e Andrea Cortellessa
Testimoniare era per Primo Levi un dovere morale per quanto doloroso. Un’esigenza che nel 1963 lo spinse a scrivere "La tregua", racconto del lungo viaggio che lo riportò a casa dopo l’esperienza tragica del Lager e nel 1982 lo spinse ad affrontare il ritorno ad Auschwitz. Nel libro che accompagna il viaggio cinematografico di Marco Belpoliti e Davide Ferrario sono raccolte le voci dello scrittore torinese e del suo amico e scrittore Mario Rigoni Stern.
Affiancano le loro testimonianze, oltre ai contributi di Belpoliti e Cortellessa su Levi e la sua esperienza sfociata in narrazione, il racconto di Davide Ferrario a proposito del suo incontro con Rigoni Stern, e due scritti di Massimo Raffaeli e Lucia Sgueglia sulla poesia e
il senso del viaggio in Levi.
 [Chiarelettere  – € 24,00]
 
Hayao MiyazakiMiyazaki
Alessia Spagnoli
Miyazaki oggi vede unanimamente ascritto il suo nome tra qelli dei più grandi registi del pianeta e, certamente, come l'esponente di maggior spicco tra quanti si occupano oggi di cinema d'animazione. La Pesciolina Ponyo è solo l'ultimo di una serie di personaggi femminili che va ad aggiungersi a una già ricca galleria di creazioni davvero originali e indimenticabili.  
[Sovera Edizioni  – pp. 192 € 16,00]
 
Horror made in Italy
Moviement (a cura di)
Edizione speciale di Moviement sul grande genere cinematografico che ha reso l’Italia uno dei paesi più produttivi nell’Europa degli anni Sessanta. Genere nato con I Vampiri di Riccardo Freda e che ha visto susseguirsi autori/artigiani del calibro di Mario Bava, Lucio Fulci, Antonio Margheriti e Dario Argento, così creando film capolavoro apprezzati ancora oggi in tutto il mondo. La convivenza tra autorialità e artigianalità è solo una delle tematiche che sono affrontate in questo numero, il quale raccoglie originali saggi scritti da esperti nazionali ed internazionali che affrontano il “fenomeno” dalle più svariate angolazioni, come visioni interne, intuizioni improvvise, caratteristica essenziale dell’approccio alla critica cinematografica di questa collana. Come nei numeri precedenti, anche in questo numero è inoltre presente l’analisi di un film e maggiore spazio è dedicato alle appassionanti interviste che hanno suscitato un notevole interesse nei lettori di Moviement.
 [Gemma Lanzo Editore – pp. 160 € 10,00]
 
I film del cuore
Sante Maurizi (a cura di)
Gli scrittori e i registi sardi che parlano dei loro ‘film del cuore’ in questa raccolta riescono a farlo con la spontaneità e l’entusiasmo di chi – certamente più dei critici, certamente con qualche filtro culturale in più rispetto allo spettatore qualsiasi – il cinema lo vive e lo vede da un’angolatura tutta speciale che consente ancora il contatto diretto, l’emozione ‘candida’ anche se consapevole. È un percorso libero e godibile come una conversazione tra amici, perché quelli seduti attorno al tavolo ideale del libro sono arguti, intelligenti e curiosi (I. Bignardi). Conversazioni con: Francesco Abate, Milena Agus, Giulio Angioni, Gianfranco Cabiddu, Maria Teresa Camoglio, Alberto Capitta, Massimo Carlotto, Giovanni Columbu, Francesco Enna, Marcello, Fois, Maria Giacobbe, Antonello Grimaldi, Igort, Nicola Lecca, Gavino Ledda, Piero Livi, Salvatore Mannuzzu, Peter Marcias, Salvatore Mereu, Michela Murgia, Salvatore Niffoi, Enrico Pau, Enrico Pitzianti, Bianca Pitzorno, Piero Sanna, Flavio Soriga, Giorgio Todde, Bruno Tognolini.
 [Cuec Editrice – pp. 208 € 13,00]
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    LIBRI DI CINEMA – Le novità di gennaio

     

    “Frank Miller”, “Dossier Rosi”, “Stanley Kubrick. L’uomo dietro la leggenda”, “Georges Melies (Castoro n° 107)”, “Woody Allen (Castoro n° 148 )”, “Al cinema con Proust”, “Letteratura per l’infanzia in 100 film”  

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    FRANK MILLER

    Matite su Hollywood

    Valentino Sergi

    Un testo dedicato a Frank Miller, l'autore americano che negli anni Ottanta ha ridefinito il concetto di supereroe, con quel Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro capace di influenzare Tim Burton.

    Da allora le major hollywoodiane hanno attinto all'immaginario pulp ed espressionista delle sue opere per realizzare una serie di pellicole di successo, come Daredevil e 300.

    Il regista Robert Rodriguez, affascinato dalle atmosfere pulp di Sin City, ha fatto carte false pur di avere Miller al suo fianco nel dirigere l'adattamento delle storie ambientate nella città del peccato. La fortunata esperienza, impreziosita dalla partecipazione di Quentin Tarantino, ha convinto l'autore a portare su schermo The Spirit, il personaggio creato da Will Eisner, suo maestro e amico, nonché vera leggenda dei comics.

    Il saggio, nato come tesi di Laurea ma poi approfondito e ampliato ulteriormente in questo libro, ripercorre la carriera dell'artista analizzando le numerose opere che hanno ricevuto un adattamento dalla tavola disegnata alla pellicola, e cercando di svelare i meccanismi e le dinamiche di questo processo.

    [Edizioni XII – 14,90 euro]

     

    DOSSIER ROSI

    Michel Ciment

    Finalmente l’attesa edizione italiana della preziosa monografia di Michel Ciment, un testo da tempo considerato come un imprescindibile punto di riferimento per lo studio dell’opera di Francesco Rosi nella sua interezza.  Occasione speciale per la sua pubblicazione in Italia, l’omaggio reso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino al grande cineasta, padre del film d’inchiesta,con la manifestazione Uomini contro. Il cinema di Francesco Rosi (15 dicembre 2008 -15 febbraio 2009 a Torino).
    Cineasta della realtà, di una forza e una concretezza espressiva tanto esemplari da aver fatto scuola, Francesco Rosi ha costruito la verità del suo cinema sul rigore delle ricerche che hanno preceduto la stesura delle sue straordinarie sceneggiature. Saggi critici, preziose e intime conversazioni avvenute lungo tutta la carriera, documenti d’epoca e un formidabile apparato iconografico proveniente dall’archivio personale del regista compongono il volume, che esamina con precisione e ricchezza di argomentazioni l’originalità e il genio di Rosi, definito da Martin Scorsese “uno dei grandi maestri del cinema contemporaneo”.

    [Castoro – 30,00 euro]

    STANLEY KUBRICK

    L’uomo dietro la leggenda

    Vincent Lo Brutto

    A 10 anni dalla sua morte torna in libreria, in edizione rivista e aggiornata dall'autore stesso, la prima biografia completa su Stanley Kubrick. Il percorso della vita del regista, tanto più prezioso quanto più si consideri il carattere schivo di Kubrick, è minuziosamente ricostruito grazie a un colossale lavoro di ricerca a partire dall’infanzia e dalle primissime esperienze del maestro, svelando quindi le mille leggende che hanno immancabilmente avvolto con il fascino del loro mistero la lavorazione di ogni singolo film, e indagando nella fino a qui poco conosciuta vita privata di un genio che ha segnato l’arte, non solo cinematografica, del nostro secolo. «Questa biografia inizia dalla fine. Stanley Kubrick è morto la mattina presto del 7 marzo 1999, per cause naturali, nella sua casa appena fuori Londra. (…) Ho voluto rintracciare una narrazione che ripercorresse la sua vita dalla nascita, attraverso i decenni, i traguardi, i film, fino alla condizione di autore solitario vissuto in quell'oblio che contemporaneamente frantuma e permea i miti. Dopo anni di intense ricerche e di interviste a coloro che l'hanno conosciuto e che hanno lavorato, riso, giocato a scacchi o a baseball con lui, come in una dissolvenza l'uomo è apparso dietro la leggenda. Ciò che segue è la storia di un ragazzo del Bronx che è riuscito a diventare una stella.» Vincent LoBrutto

    [Castoro – 25,00 euro]

     

     GEORGES MÉLIÈS (Castoro n° 107)

    Paolo Cherchi Usai

    Georges Méliès (1861-1938) è l'inventore e il primo poeta del cinema fantastico. Esperto nella prestidigitazione e fabbricante di sofisticati automi per il teatro, ha perfezionato l'arte e la tecnica degli effetti speciali in oltre cinquecento film prodotti fra il 1896 e il 1912. Le voyage dans la lune (1902) è considerato all'unanimità il primo capolavoro della fantascienza per il grande schermo. Tra gli altri suoi film: L'homme-orchestre (1900), L'homme à la tête en caoutchouc (1901), Le royaume des fées (1903), Voyage à travers l'impossible (1904), Les quat' cents farces du Diable (1906), Ā la conquête du Pôle (1912).

    [Castoro – 11,90 euro]

     

     WOODY ALLEN (Castoro n° 148)

    Elio Girlanda e Annamaria Tella

    Woody Allen nasce a New York nel 1935. Umorista straordinario, cineterapeuta originale, è un abile "falsario" dei capolavori del passato e della Hollywood classica alla ricerca di un'autenticità nel cinema e nella vita.

    La carriera di Woody Allen comincia nel 1964 sul palcoscenico di uno sconosciuto locale newyorkese, dove il comico più pungente del cinema americano si esibisce come "gag man" e come suonatore di clarino. Nel 1965 debutta come sceneggiatore a Hollywood con Ciao, Pussycat e nel 1969 approda sul grande schermo come regista con Prendi i soldi e scappa. Nel 1972 raggiunge il successo con Provaci ancora Sam, una gustosa commedia ispirata alla figura di Humphrey Bogart della quale è interprete e sceneggiatore. Woody Allen è un comico geniale e dalla vena intellettualistica, autore di commedie delicata e ben riuscite, nelle quali offre una lucida rappresentazione della società newyorkese, frivola e sofisticata.

    Tra i suoi film più celebri, Io e Annie (1977), Manhattan (1979), La rosa purpurea del Cairo (1985), Hannah e le sue sorelle (1986), Pallottole su Brodway (1994), Tutti dicono I love you (1996), Harry a pezzi (1997), La maledizione dello scorpione di giada (2001), Match Point(2005), Vicky Cristina Barcelona (2008).

    [Castoro – 13,50 euro]

      

    AL CINEMA CON PROUST

    Anna Masecchia

    Dalla metà degli anni Sessanta in poi, la sfida posta al cinema dal capolavoro di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto è stata raccolta da personalità artistiche quali Ennio Flaiano, Harold Pinter, Luchino Visconti e Joseph Losey: l’avventuroso progetto produttivo che li ha visti protagonisti ha avuto termine solo nel 1984 con Un amour de Swann (1984) di Volker Schlöndorff.

    Bisogna però attendere la fine del secolo scorso perché i film di Raoul Ruiz (Le temps retrouvé, 1999) e Chantal Akerman (La Captive, 2000) trasferiscano al cinema gli elementi più profondi dell’opera proustiana, senza perderne né sottigliezza né impatto poetico.

    Un più diffuso effetto Proust è stato del resto tanto incisivo e duraturo da spingere un regista raffinato come Fabio Carpi oppure artisti dell’avanguardia contemporanea come Jon Jost e Percy Adlon a misurarsi, secondo modi di lettura differenti, con un classico della letteratura del Novecento la cui vitalità appare inesausta. Al cinema con Proust, incrociando gli strumenti della comparatistica con i metodi dell’analisi del film, propone uno studio storico e teorico sulla capacità del cinema di confrontarsi con la Recherche e di assorbirne la lezione narrativa ed estetica.

    [Marsilio – 18,00 euro]

      

    LETTERATURA PER L'INFANZIA IN 100 FILM

    Pino Boero, Davide Boero

    La letteratura per l’infanzia è stata costruita fin dall’inizio su un affascinante intreccio di parole e disegni, descrizioni e scenografici, coloratissimi fondali; risulta, dunque, “naturalmente” cinematografica.  Il volume parte proprio da questa constatazione ed offre un interessante percorso attraverso cento libri per l’infanzia (fra cui molti capolavori cari all’immaginario di tante generazioni) “letti” attraverso film che ne hanno di volta in volta rinnovato la suggestione.

    Si va da Il viaggio nella luna di George Méliès, che in pochi minuti interpreta Dalla Terra alla Luna, uno dei testi più importanti di Verne, a Un ponte per Terabithia del 2007 tratto dal romanzo omonimo di Katherine Paterson che ha venduto oltre due milioni di copie; l’arco cronologico occupato dai testi che hanno suggestionato sceneggiatori e registi è ovviamente più vasto e occupa lo spazio di tre secoli, da Pelle d’asino di Perrault (1696) a MirrorMask di Neil Gaiman (2005): insomma il viaggio del lettore può cominciare indifferentemente dal libro o dal film, ma sempre approderà a esiti positivi perché capaci non solo di restituirgli le emozioni di una pagina o di una scena, ma anche di suggerirgli opportune riflessioni sulle eccezionali valenze educative del cinema.

    [Le mani – 15,00 euro]

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      LIBRI DI CINEMA – Le novità di gennaio

      “David Lynch. Mullholland drive”, "La meglio gioventù. 20 registi italiani raccontano la loro prima inquadratura”, “Torino. Ciak si gira”, “Commedia americana in 100 film”, “Michael Cimino”, “Altman racconta Altman”, “La Grecia secondo Pasolini”, “Commedia sexy all’italiana”

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      DAVID LYNCH

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      Mulholland drive

      Luca Malavasi

      Un capolavoro misterioso, affascinante e struggente viaggio meta-cinematografico nei sogni e nelle illusioni dei sentimenti, delle ambizioni, delle aspirazioni, dei desideri.
      Luca Malavasi, critico e docente, rende splendidamente omaggio a uno dei film più importanti e significativi del cinema contemporaneo, premiato con la Palma d’oro per la miglior regia al Festival di Cannes nel 2001.

      L’autore ripercorre le vicende produttive del film, per poi soffermarsi sul fiume critico letteralmente “straripato” dopo l’apparizione nei cinema di tutto il mondo. Infatti Mulholland Drive per la sua particolare struttura narrativa ha sollecitato fin da subito un’infinita serie di ipotesi di lettura, quasi tutte consacrate a sciogliere il mistero della sua natura doppia. Sottraendosi al gioco “enigmistico” che ha segnato il destino analitico del film (di cui pure si dà conto), il volume propone una lettura originale, interessata a comprendere come il particolare arrangiamento del racconto metta in scena una sola storia, quella di un movimento di caduta e di sconfitta di cui Lynch non descrive semplicemente l’itinerario, ma i continui processi di trasformazione figurativa.
      Muovendosi sul crinale sottile e sempre più indecifrabile che separa la realtà dalle dimensioni che la anticipano e la doppiano, Mulholland Drive compone un requiem laico per la realtà e le illusioni del mondo contemporaneo, proponendo al tempo stesso una filosofia dell’incertezza e della continua riapertura delle forme capace di testimoniare ciò che è e, al tempo stesso, ciò che non è
      ».

      [Lindau – 18,50 euro]



       

       

      LA MEGLIO GIOVENTU

      20 registi italiani raccontano la loro prima inquadratura

      Fabio Ferzetti

      La prima volta, si sa, non si scorda mai, soprattutto in amore. E queste che seguono sono venti storie di una «prima volta» nell’amore per il cinema. Venti storie che raccontano come – tra sogni, speranze, ambizioni, progetti, studi, istituzioni, domande, formulari, corridoi del potere, denari che ci sono e che non ci sono – si riesca, nel nostro bel paese, a fare il primo film.

      Non cronache burocratiche di come è andata la marcia di avvicinamento al  primo film, ma esperienze in soggettiva, raccontate da venti giovani autori, di come ci si accosta – avventurosamente, ingenuamente, creativamente – al fare cinema. Ecco i venti: Alessandro Angelini, Fausto Brizzi, Saverio Costanzo, Michelangelo Frammartino, Paolo Franchi, Daniele Gaglianone, Alex Infascelli, Vincenzo Marra, Salvatore Mereu, Francesco Munzi, Laura Muscardin, Fausto Paravidino, Stefano Pasetto, Francesco Patierno, Enrico Pau, Alessandro Piva, Marco Ponti, Andrea Porporati, Paolo Sorrentino e Daniele Vicari.

      [Marsilio – 14,00 euro]

       

       

       

      TORINO CIAK SI GIRA

      Breve storia del cinema a Torino, da Profondo rosso a Dopo mezzanotte

      Domenico De Gaetano

      La storia della vocazione cinematografica di una città, Torino, dove il cinema italiano è nato.
      Una guida storica, culturale e professionale
      : dagli anni della prima sala d’essai italiana «Cinema Romano» a quelli del «MovieClub», a quelli della (ri)apertura del Museo Nazionale del Cinema, passando per il Torino Film Festival (nato come Festival Cinema Giovani), il Festival Cinemambiente, il Torino GLBT Film Festival e la Torino Piemonte Film Commission.

      Fiorenzo Alfieri (assessore alla Cultura della Città di Torino) e Gianni Oliva (assessore alla cultura Per visualizzare simbolicamente l’investimento che viene compiuto sul cinema, viene collocata all’interno del simbolo della città, la Mole Antonelliana, la sede del Museo del Cinema. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La Mole è diventata il Museo più visitato, la Film Commission attrae grosse produzioni cinematografiche e televisive, Nanni Moretti mette il suo nome e il suo prestigio a disposizione del Torino Film Festival. Ma soprattutto il cinema diventa una nuova carta d’identità per la città.

      [Lindau – 18,50 euro]

       

       

       

      COMMEDIA AMERICANA IN 100 FILM

      Paola Cristalli

      Ogni commedia americana è a suo modo una promessa di felicità: questo il suo carattere testuale dominante, questo l’orizzonte d’attese condiviso dalla più ampia comunità di spettatori. La felicità promessa dalle commedie di cui si occupa questo libro è la felicità sentimentale; il territorio d’indagine è dunque quello della comedy che incrocia il romance (termine che, perse le sue connotazioni letterarie, porta con sé i significati che ha assunto nel quotidiano lessico anglosassone: storia d’amore, atmosfera romantica). Genere pervasivo, primigenio e squisitamente nazionale, per una cultura nella quale il “diritto alla felicità” è iscritto nella stessa Dichiarazione d’Indipendnza, la commedia americana dei sentimenti ha avuto nei decenni una variegata evoluzione. Attraverso l’analisi di cento film esemplari, si segue da vicino la storia delle variazioni, revisioni e potenti scosse che il genere, e la sua fondativa promessa di felicità, hanno affrontato nel corso del tempo, lasciando affiorare al contempo l’apporto di personalità autoriali (da Lubitsch a Hawks, da Cukor a Stevens, da Wilder a Tashlin, da Edwards ad Allen fino ai contemporanei Sofia Coppola e Wes Anderson) e corpi divistici (Cary Grant e Katharine Hepburn, Gary Cooper e Jean Arthur, James Stewart e Grace Kelly, Doris Day e Rock Hudson, Audrey Hepburn e William Holden, Allen & Keaton & Farrow, Meg Ryan e Tom Hanks, Julia Roberts e Jude Law).

      [Le mani – 20,00 euro]

       

       

       

      MICHAEL CIMINO

      Giancarlo Mancini

      Se è vero che ogni artista importante pensa durante la sua carriera ad una sola cosa, Michael Cimino ha avuto al centro dei suoi pensieri e delle sue opere l’America. Negli anni in cui Hollywood rinasceva ad una nuova giovinezza creativa ed economica, i suoi film non hanno mai distolto l’attenzione dai temi cruciali da cui la sua generazione era ossessionata: la guerra del Vietnam, il rapporto tra l’uomo e la società, l’integrazione culturale ed economica delle minoranze, la demistificazione dell’ideologia consumistica in corsa verso l’egemonia. Impostosi già al secondo film, Il cacciatore, come uno dei grandi registi americani della sua generazione a cui tutto era concesso, con il successivo I Cancelli del cielo, viene relegato ai margini del sistema cinematografico holllywoodiano. Ma nonostante i numerosi anatemi e le difficoltà produttive che dopo quel film ne avrebbero flagellato l’opera, mai a Cimino si è potuta imputare la ristrettezza di vedute o l’accomodante rifugio in edificanti manufatti per il compiacimento del committente. Potenti ed al tempo stesso intrisi di una commovente fragilità i suoi film riflettono la costante adesione alla tradizione umanistica della cultura americana, democratica e civile.

      [Le mani – 14,00 euro]

       

       

       

      ALTMAN RACCONTA ALTMAN

      David Thompson

      Premio Oscar alla carriera, autore di capolavori come "M*A*S*H*", "Nashville", "I protagonisti", "America oggi", "Gosford Park", vincitore di una Palma d'oro, di un Orso d'oro, di un Leone d'oro e di un Golden Globe, Robert Bernard Altman è una pietra miliare della storia del cinema. Nella sua biografia, Altman ripercorre, dagli esordi come sceneggiatore fino a "Radio America", una carriera fortunata e ricca di riconoscimenti ma anche tormentata e faticosa.

      [Kowalski – 18,00 euro]

       

       

       

      LA GRECIA SECONDO PASOLINI.

      Mito e cinema

      Massimo Fusillo

      Nel multiforme universo creativo di Pier Paolo Pasolini, la Grecia è una presenza ossessiva, fin dalle prime traduzioni giovanili. Il mito antico era infatti una potente metafora di quella civiltà contadina magica e sacrale che è stata da sempre il suo vero oggetto d'amore. Apparso nel 1996 e ora riproposto in una nuova versione aggiornata, questo saggio affronta le tre grandi tragedie greche che hanno affascinato Pasolini, dando vita a diverse opere teatrali e cinematografiche: "l'Orestea", rivissuta come utopia politica di una sintesi fra cultura arcaica e cultura moderna; l'"Edipo re", reinterpretato alla luce della psicoanalisi e del proprio vissuto, e infine "Medea", riletta in chiave antropologica, come punto di arrivo di una sfiducia crescente nei poteri del logos occidentale

      [Carocci – 21,00 euro]

       

       

       

      COMMEDIA SEXY ALL’ITALIANA

      AA.VV.

      Una “succulenta” raccolta di foto e ritratti, che farà rivivere i momenti più piccanti della commedia sexy all’italiana! Gloria Guida, Lilli Carati, Femi Benussi, Anna Maria Rizzoli, Carmen Villani, Nadia Cassini, Edwige Fenech, Orchidea De Sanctis, Barbara Bouchet, Laura Antonelli… l’elenco è interminabile. Mai periodo storico del cinema italiano è stato più affollato di starlettes e di attrici affascinanti. La commedia sexy è una variante della commedia all’italiana condita da situazioni equivoche e piccanti ai limiti del paradossale, simboleggia la voglia di liberazione sessuale e in certi casi mette alla berlina una società moralista e bacchettona. La commedia sexy non racconta roventi storie di sesso, ma descrive emozioni e turbamenti di tanti ragazzini che sognano di diventare adulti

      [Mediane libri – 25,90 euro]

       

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        LIBRI DI CINEMA – Le novità di gennaio

        "Pedro Almodóvar", "Il cinema prima del cinema", "Analizzare i film", "L'adattamento cinematografico", "Filologia dell'immagine, Il pensiero di Cesare Zavattini", "Vittorio De Sica. Ladri di biciclette", "Rossellini", "Luchino Visconti", "Gioco perverso".

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        CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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        Pedro Almodóvar

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        #SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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        Jean-Max Méjean


        In un cinema come quello odierno, violento e adrenalinico, incapace di raccontare i sentimenti o che, peggio, indulge nel sentimentalismo, i film di Almodovar mettono ostinatamente in scena storie di emozioni e sofferenza. Dalle allegre trasgressioni di Pepi, Luci, Bom, scatenato omaggio alla movida degli anni Ottanta, sino allo stile raffinato e trasparente di Tutto su mia madre o Parla con lei, capolavori della maturità, Almodóvar ha seguito con coerenza la via di una disarmata sincerità, pedinando i suoi personaggi vivi e veri nei labirinti delle passioni. Almodóvar riesce ad alternare i toni, mescolare dramma e risate, commedia e tragedia. Il ritratto critico di Méjean, uno dei massimi studiosi di cinema di lingua francese, indaga l'intero percorso artistico di Almodóvar, e coglie i motivi profondi della sua ispirazione, i temi ricorrenti, le ossessioni, la cinefilia. Un cocktail apparentemente bizzarro e improbabile di storie, amori e personaggi fuori dell'ordinario, che invece compongono un ritratto fedele della vita, raccontata, al di là delle apparenze, per quello che è.


        [Gremese – 20,00 euro]


         


         


         

        Il cinema prima del cinema


        Virgilio Tosi


        "Il cinema prima di Lumière", un classico della storiografia cinematografica,  pubblicato per la prima volta nel lontano 1984 e da allora tradotto in varie lingue è stato riproposto in un'edizione ampliata e aggiornata, con il nuovo titolo "Il cinema prima del cinema".
        Dalle lanterne magiche, in uso già nel Settecento, alle fotografie seriali di Muybridge, al revolver fotografico di Janssen, al cronofotografo di Marey e al kinetoscopio di Edison, i tentativi di riprodurre il movimento, per scopi scientifici o di spettacolo, sono stati numerosissimi. Già da un secolo prima del 1895 (anno di nascita del cinema) pionieri e ricercatori cercavano di scomporre il movimento, catturare l'istante, ricomporre sequenze. Erano astronomi, medici, fisiologi, e fotografi animati da interessi scientifici e ancora lontani dalla connotazione spettacolare che avrebbe assunto il cinema dopo i Lumière.


        [Castoro – 24,00 euro]


         


         


         


        Analizzare i film

        Augusto Sainati, Massimiliano Gaudiosi


        Simile a un esercizio di investigazione, l'analisi del film è una pratica che combina una dimensione soggettiva e una dimensione oggettiva. Fare analisi vuol dire infatti mettere in gioco in primo luogo se stessi e la propria soggettività, in una sorta di corpo a corpo con il film. Analizzare i film offre una serie di strumenti utili a capire e riconoscere le forme del linguaggio cinematografico e indica, anche attraverso esempi di analisi, metodi e problemi della lettura dei film.


        [Marsilio – 12, 50 euro]


         


         


         


        L'adattamento cinematografico
        Perché il cinema ha bisogno di storie


        Frédéric Sabouraud


        La prima parte del volume è dedicata all'analisi di alcune grandi questioni: il rapporto tra narrazione e narratore, il confronto tra scrittura e cinema in relazione al tempo, allo spazio e al suono, il problema dei personaggi e della loro «rappresentazione». Insomma, Sabouraud sonda ciò che è comune ai due media e ciò che li rende diversi. Successivamente l'autore affronta le questioni della fedeltà e del tradimento, della stesura della sceneggiatura e dei dialoghi, facendo ricorso a esempi classici e contemporanei: Renoir che adatta Maupassant, Gor'kij e Flaubert, Welles che predilige Shakespeare e Kafka, David Cronenberg che sceglie William Burroughs.


        [Lindau – 12,80 euro]


         


         


         


         

        Filologia dell'immagine


        Il pensiero di Cesare Zavattini


        Stefania Parigi


        Il nome di Cesare Zavattini è legato soprattutto alla stagione epica del dopoguerra e rischia di essere inchiodato per sempre alla «croce» del neorealismo, e, insieme, all'immagine di scrittore anarchico e surreale. Si tende a dimenticare che egli ha attraversato un intero secolo, il '900, e tutte le sue cicliche ondate di modernità, giocando costantemente la carta della sperimentazione. Questo libro tenta di ricostruire le trame del suo pensiero sul cinema e i media. La scommessa è di far dialogare Zavattini con alcuni tra i maggiori teorici del cinema e artisti del secolo scorso, allo scopo di mettere in luce la problematicità e la forza concettuale delle sue riflessioni, troppo spesso considerate come semplice prolungamento utopico della sua pratica creativa.
        [Lindau – 26,00 euro]


         


         


         


        Vittorio De Sica


        Ladri di biciclette


        Giaime Alonge


        Al momento della sua uscita, Ladri di biciclette riscosse ampi consensi nel mondo intellettuale: in un'intervista, Pavese definì De Sica il più grande narratore italiano contemporaneo. Il film ebbe pure un discreto successo di pubblico, ma incontrò una fiera opposizione da parte dell'opinione pubblica conservatrice, e la stampa cattolica tacciò il soggetto di venature «comunistoidi» e individuò nel film la presenza di elementi giudicati anticlericali e immorali. All'estero invece fu subito accolto come un capolavoro, e nel 1949 ottenne l'Academy Award per il miglior film straniero.


        [Lindau – 11,00 euro]


         


         


         


        Rossellini

        Gianni Rondolino


        In occasione del centenario della nascita di Roberto Rossellini, la casa editrice Utet  ha riproposto  la biografia scritta da Gianni Rondolino nel 1989, arricchita da un'inedita prefazione che analizza l'influsso della sua opera sui registi  contemporanei.


        Rossellini è stato autore di alcuni dei grandi capolavori del cinema neorealista, Roma città aperta, Paisà, Germania anno zero,  ed è stato anche capace di intuire in anni a noi più vicini le grandi potenzialità della televisione e quindi di realizzare "nuovi" miracoli, come La presa del potere di Luigi XIV per la televisione francese nel 1966. La sua complessità e contraddittorietà come autore e come uomo è ben descritta dalla biografia di Rondolino che ricollocandone la vicenda umana e artistica all'interno del contesto storico, sociale, culturale  ce ne offre un ritratto di grande fascino.


        [Utet – 19,50 euro]


         


         


         


        Luchino Visconti


        Gianni Rondolino


        Luchino Visconti è stato uno dei registi più importanti del panorama del cinema e del teatro italiani del XX secolo. Esordiente come regista cinematografico negli anni della Seconda guerra mondiale, innovatore e coraggioso regista di teatro nei primi anni del dopoguerra, autore di numerosi film di valore (da Ossessione a Senso, da Il Gattopardo a Ludwig), di alcune importanti regie teatrali (come Parenti terribili di Cocteau, Rosalinda di Shakespeare, Tre sorelle di Cechov) e di regie di opere liriche profondamente innovative (da La traviata di Verdi a Salomè di Strauss a Manon Lescaut di Puccini), Visconti ha dominato la scena italiana per un trentennio, creando attorno a sé e alla sua opera un ampio interesse critico ancora oggi attuale.


        Questa biografia critica di Gianni Rondolino è una profonda analisi di tutta l'opera di Visconti in rapporto alla sua vita e al momento storico in cui è vissuto. L'attento studio dei film e delle regie teatrali viscontiane consente al lettore di ripercorrere un'esperienza artistica fondamentale nella vita culturale italiana del Novecento.


        [Utet – 24,00 euro]


         


         


         


         

        Gioco perverso


        La storia vera di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, attori in bianco e nero

        Italo Moscati


        Questa è una storia che attrae e fa paura. I protagonisti sono Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, i due attori che furono fucilati dai partigiani in una via di Milano; ma è così solo in parte. Più di altri personaggi, vittime della guerra e della guerra civile che imperarono in Italia dal 1940 al 1945,  i due divi fra i più cari al pubblico del fascismo appartengono a una lacerante vicenda che stenta a chiudersi. La loro fine è stata chiarita, ma non abbastanza; le loro colpe sono state accertate, ma non abbastanza; la decisione di fucilarli è stata motivata, ma non abbastanza. Il dramma continua. In questa storia, l'autore sviluppa una narrazione con grande ritmo cinematografico in cui il successo e la tragica fine dei divi famosi e amati, poi derisi e condannati a morte possono apparire persino ingredienti da romanzo e invece sono e continuano ad essere carne viva, polpa, sangue di un intreccio che non si placa.


        [Lindau]

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        CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

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          LIBRI DI CINEMA – Le novità di gennaio

          "Il cinema americano", "James Dean", "Kathryn Bigelow. La compagnia degli angeli", "I divi del ventennio", "Sophia Loren", "Eur si gira", "L'occhio del novecento", "Il cinema d'animazione".

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          CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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          IL CINEMA AMERICANO (Vol 1 e 2), curato da Gian Piero Brunetta, contiene oltre cinquanta saggi su tutti gli aspetti del cinema statunitense. Le origini, il rapporto col pubblico, il cinema di genere, il rapporto tra cinema e guerra, lo star-system, il muto e il sonoro, la censura e la politica, i miti, il sistema produttivo, l'animazione, Hollywood, il western, il musical, gli italiani, gli irlandesi, gli ebrei, i russi, i tedeschi, il dopoguerra, i gangster, la metropoli, il noir, la politica, la guerra fredda, la fantascienza, l'avanguardia, la tv e le cifre astronomiche della più celebre industria dei sogni. Uno strumento per comprendere una parte consistente del nostro immaginario collettivo.

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          #SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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          [Einaudi – 28,00 euro a volume]


           


           


          Tra i miti americani occupa certamente un posto privilegiato James Dean, il leggendario attore, morto ad appena ventiquattro anni e identificato per sempre nei personaggi fortemente autobiografici, maledetti e "baudelairiani" da lui interpretati in pellicole di culto, da "Gioventù bruciata"a "La valle dell'Eden". JAMES DEAN. Il mito della gioventù bruciata tra storia e leggenda di Marco Giovannini si interroga sulla sopravvivenza postuma della leggenda di Dean, trascinando il lettore attraverso i meandri di una California inedita, tra Porsche assassine e medium.


          [ Mondadori – 9,40 euro ]


           


           


          Action al femminile: una contraddizione in termini quasi per tutti. Eppure Kathryn Bigelow, cineasta anomala e dall'approccio filosofico inconfondibile, costituisce una clamorosa eccezione al sistema dei generi e alla generale tendenza autoreferenziale del cinema hollywoodiano contemporaneo. Attenta interprete delle dinamiche dell'action-movie, capace di attraversare con disinvoltura horror, thriller e fantascienza. La densità dell'immagine e lo specifico corporeo sono il campo d'indagine privilegiato di questo saggio: KATHRYN BIGELOW. LA COMPAGNIA DEGLI ANGELI. Percorsi e sogni di una regista americana di Michela Carobelli. Il libro prende il titolo proprio da un film molto caro alla regista e mai girato ma che sembra continuamente prendere vita dalle anime di tutti i suoi personaggi: poliziotti e surfisti, cowboy e vampire, fotografe e militari.


          [Le mani editore – 11,00 euro]


           


           


           

          Negli anni '30 il fascismo effettuò un importante investimento sull'industria del cinema, creando Cinecittà, fondando il Centro Sperimentale, fissando la «quota cento» (cento lungometraggi in un anno). In questo contesto fiorì un vero e proprio star system, naturalmente ispirato al modello hollywoodiano. Amedeo Nazzari era il nostro Clark Gable, il suo diretto rivale Fosco Giachetti ricordava Gary Cooper, Vittorio De Sica era uno spiritoso Cary Grant, Rossano Brazzi incantava il pubblico femminile come Robert Taylor mentre il quieto Nino Besozzi somigliava a Ray Milland. O ancora, per ricordare qualche nome oggi meno noto, Carlo Ninchi evocava Spencer Tracy, Roldano Lupi Fredric March e il cordiale Adriano Rimoldi faceva pensare a David Niven. Massimo Scaglione offre con I DIVI DEL VENTENNIO. Per vincere ci vogliono i leoni…, un ritratto sentimentale del divismo italiano, tra analisi critica e ricostruzione storica, sul filo della memoria e della passione.


          [Lindau – 19,00 euro]


           


           


          Una sola attrice italiana è conosciuta, seguita, apprezzata nel mondo: Sophia Loren, naturalmente. Diva quando non c'era la tivù ad amplificare interpretazioni e comportamenti; diva quando soltanto i rotocalchi inseguivano cronache di poveri amanti. SOPHIA LOREN. La storia dell'ultima diva: si intitola così il libro di Italo Moscati. Con sensibilità narrativa, raccontandone l'intera carriera fin dalle origini, l'autore fa luce sui chiaroscuri di una diva mai appagata, che ancora oggi non rinuncia a cercare le buone occasioni artistiche, sul grande come sul piccolo schermo.


          [Lindau – 22,00 euro]


           


           


          EUR, SI GIRA. Tra cinema, architettura, fiction e pubblicità la storia e l'immagine di un set unico al mondo. Il libro, attraverso le immagini e le testimonianze di alcuni tra i nomi più significativi del cinema italiano, ripercorre le tappe della "carriera cinematografica" dell'Eur, a quasi settant'anni di distanza dalla realizzazione del famoso quartiere romano. Il volume, curato da Laura Delli Colli, presenta anche gli interventi di Angelo Bucarelli e Franco Mariotti.


          [Lupetti – 30,00 euro]


           


           


           

          L'OCCHIO DEL NOVECENTO. Attraverso l'analisi di numerosi film, da "King Kong" a "Blow Up", da "La folla" a "Citizen Kane", Francesco Casetti mette in luce i caratteri dello sguardo filmico – uno sguardo che ha lavorato su un mondo ormai ridotto a frammenti – ma continuando a perseguire l'idea della totalità. Il cinema ha affidato a una macchina il compito di osservatore ma ne ha anche reso umana l'azione. Ha lasciato via libera all'eccitazione dei sensi ma ha impedito che la percezione ne venisse alterata. Ha calato lo spettatore dentro lo spettacolo ma conservando una distanza di sicurezza.


          [Bompiani – 21,00 euro]


           


           


          Due anni prima dei Lumière, un altro pioniere, Émile Reynaud, incantava tutta Parigi con immagini colorate a mano in grado di animarsi sullo schermo del suo "Teatro ottico". Immaginava forse le infinite possibilità di quel nuovo mezzo di espressione? IL CINEMA D'ANIMAZIONE. Dai disegni animati alle immagini di sintesi di Bernard Génin ripercorre la prodigiosa storia della «settima arte bis», un cinema che si fabbrica immagine per immagine, in cui l'autore è padrone assoluto poiché controlla tutto al ventiquattresimo di secondo. Dai giganti (Walt Disney) ai marionettisti ispirati (Trnka), dall'«imbrattapellicole» (Norman McLaren) ai saggi animisti (Hayao Miyazaki), fino all'uso delle nuove tecniche (Toy Story e Alla ricerca di Nemo).


          [Lindau – 12,80 euro]

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