LIBRI DI CINEMA – Le novità di Novembre

Avatar
L’universo di Avatar
, Clint Eastwood, Nicholas Ray, Nagisa Oshima, Tutto su di me (Pedro Almodovar), La vita di Alfred Hitchcock, Stanley Kubrick. L'umano, né più né meno, François Truffaut.  Stramaledettamente logico – Esercizi di filosofia su pellicola,
Tempo di morire (Krzysztof Zanussi), Storyboard – Arte e tecnica tra lo script e il set, La rappresentazione e gli affetti, Compositing digitale, Il cinema contemporaneo

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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AvatarL’universo di Avatar – Genesi del capolavoro di James Cameron
Lisa Fitzpatrick
Con la prefazione di Peter Jackson, un’introduzione del produttore Jon Landau e la postfazione firmata dallo stesso James Cameron, il libro offre la documentazione “visiva” del divenire di un film. L’universo di Avatar, pagina dopo pagina, prende forma davanti agli occhi del lettore a mano a mano che ogni elemento costitutivo del film viene preso in considerazione: si susseguono schizzi, bozzetti e composizioni finali, con appunti di lavoro di Cameron e degli artisti coinvolti in questo straordinario sforzo creativo, insieme a commenti e aneddoti sulla loro collaborazione con il regista. L’universo di Avatar è uno sguardo affascinante su un’impresa cinematografica pluriennale che ha richiesto le menti e i cuori di un team creativo composto da una quantità di talenti mai riuniti prima per una singola produzione hollywoodiana.
Un “dietro le quinte” sorprendente con testi adatti al grande pubblico e corredato da un apparato iconografico di oltre 200 immagini esclusive a colori che mostrano in anteprima dettagli, ambienti, personaggi e l’intero universo di Avatar in composizioni firmate dai più conosciuti illustratori che lavorano oggi nel cinema, e diversi appunti e schizzi dello stesso Cameron.
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THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA

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 [Il Castoro pp. 108 € 16,50]

 

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Clint Eastwood
Giulia Carluccio (a cura di)
Clint Eastwood è considerato il più classico dei registi statunitensi contemporanei. Il suo cinema ha affrontato storie e generi tipicamente americani dando luogo a un universo narrativo e tematico più complesso di quanto l'apparente semplicità dello stile e un gusto classico del racconto possano far pensare; dentro la storia di un paese, dentro il suo immaginario, dentro le sue contraddizioni.
[Marsilio  pp. 176 € 12,00]

 

C. ComenciniLa commedia del cuore – Il cinema di Cristina Comencini
Alberto Morsiani e Serena Agusto (a cura di)
Cristina Comencini, figlia d'arte, è l'autrice italiana per eccellenza degli spaesamenti del cuore, delle traiettorie e degli intrighi sentimentali, delle nuove dislocazioni femminili all'interno di una geografia umana e di una ragnatela emozionale in costante movimento che ha sepolto per sempre l'antica sudditanza o un ormai impossibile romanticismo. Ha rinnovato, in questo modo, gli antichi canoni e stilemi della gloriosa commedia all'italiana di cui il padre Luigi è stato uno dei rappresentanti più illustri e convincenti. I suoi temi prediletti sono la fragilità e cecità emotiva, il nuovo e faticoso spazio della donna in una società complessa e difficile, il ruolo della famiglia sempre più spesso posto in discussione, le relazioni dense e contorte tra padri e figli, madri e figlie, fratelli e sorelle, le nevrosi e frustrazioni della contemporaneità. In questa ricerca la Comencini, anche importante autrice di romanzi, si segnala per finezza di analisi psicologica e capacità indagatrice dei moti dell'animo.
 [Il Castoro pp. 112 € 16,00]

 

Nicholas RayRay
Emanuela Martini (a cura di)
«Mi interessano la storia e i personaggi. La macchina da presa è uno strumento magnifico, perché il suo potere equivale per me all’introspezione dello scrittore, e lo scorrere della pellicola nella macchina da presa rappresenta ai miei occhi il filo del pensiero dello scrittore. Ma se il personaggio sul quale lavoro non ha niente di fotogenico, la macchina da presa diventa un oggetto inutile; allora non si fa che giocare con il trenino elettrico più costoso del mondo.» Nicholas Ray
Fu uno degli autori che reinventarono il cinema americano, con ingegno e fatica, nel decennio più difficile della storia di Hollywood, quegli anni Cinquanta che segnarono la fine del cinema classico e del sistema degli studios, fiaccati dalla concorrenza della televisione: Raymond Nicholas Kienzle (che cambiò il proprio cognome in Ray durante la Seconda guerra mondiale), classe 1901, enfant prodige appassionato di radio, cinema, teatro, musica, letteratura, studente di architettura con Frank Lloyd Wright, amico di Elia Kazan e Joseph Losey, collaboratore in teatro di Bertolt Brecht e soprattutto, dalla fine degli anni Quaranta, regista cinematografico. Amava i generi, noir, thriller, mélo, e li rinnovò radicalmente; si entusiasmò per le sterminate prospettive offerte dal cinemascope e sapeva mescolare con istinto pittorico i rossi, violetti, arancioni; divenne famoso con un falso western, Johnny Guitar, e famosissimo con Gioventù bruciata, con James Dean. Ray fu, come i suoi protagonisti, un “ribelle senza causa”, per sempre giovane e sempre all’instancabile ricerca di un mondo migliore. Negli ultimi due decenni della sua vita, vagò tra Europa e America e, alla fine, lasciò che Wim Wenders riprendesse la sua morte. Grande regista fino all’ultimo, spirito inquieto fino all’ultimo. Con 110 foto b/n e colore.
 [Il Castoro – 27 TFF pp. 216 € 26,00]

 

Nagisa Oshima
Stefano Francia di Celle (a cura di)
N.Oshima«Ho sempre fatto un genere di film che mi rendeva poi difficile realizzare il film successivo. Quando a volte mi hanno proposto vie semplici, ho sempre rifiutato. Faccio dei film perché vedo dei fantasmi e intendo le loro voci. Quelli che vedono questi fantasmi e ne intendono le voci sono la mia troupe e i miei spettatori.» Nagisa Ōshim.
Nagisa Ōshima ha aperto una breccia nel cinema mondiale caratterizzandosi come autore giapponese a tutto tondo. Ha saputo trasferire nel suo cinema vitale, poliedrico e capace di continue evoluzioni formali, le istanze più autentiche dell’individuo immerso nella realtà politica e sociale del Giappone della seconda metà del Novecento. Un intellettuale che non si è espresso solo con le immagini ma anche con testi di grande vivacità e con collaborazioni sempre più intense con la televisione, fino a diventare un vero e proprio personaggio pubblico. Il volume esplora questi aspetti meno noti fornendo in ogni caso un inquadramento globale di una filmografia straordinaria che stimola da sempre le analisi più complesse e il godimento di tanti pubblici diversi, grazie a un impressionante dispiegamento di codici comunicativi molto eterogenei. È stato coinvolto un nutrito drappello di chi pensa il cinema (critici, studiosi, psicoanalisti) e di chi fa il cinema (registi, attori, collaboratori) per riflessioni e testimonianze su aspetti e temi che emergono dalla sua opera. Un modo per esplorare, per vie molto diverse, la potente presa di contatto con la realtà che Ōshima ha saputo esercitare con la sua opera e con il suo coinvolgimento attivo come intellettuale che ha sempre saputo porsi in maniera. Con 105 foto b/n e colori..
[Il Castoro – 27 TFF pp. 238 € 26,00]

 

Tutto su di me
Pedro Almodovar e Frédéric StraussAlmodovar
Frédéric Strauss, attraverso una serie di interviste raccolte nel corso degli anni (i primi incontri risalgono al 1994), racconta passo dopo passo la carriera del regista spagnolo: dal periodo della movida madrilena ai primi lavori in super8, realizzati con gli amici durante i fine settimana, quando ancora lavorava per la compagnia telefonica spagnola; dalla nascita della casa di produzione El Deseo, ideata con il fratello Agustín, alle opere che gli hanno garantito il successo internazionale (Légami!, Tacchi a spillo); per finire con gli importanti riconoscimenti ottenuti a Cannes e agli Oscar. Almodóvar parla a ruota libera, in maniera divertente e divertita, pronto a evocare ricordi della propria infanzia, a fornire spiegazioni tecniche per farci comprendere meglio una scena, a raccontare aneddoti riferiti al set e al suo rapporto, non sempre facile, con gli attori, oppure a descrivere sequenze tagliate in fase di montaggio, e a parlare dei film e degli autori che lo hanno maggiormente influenzato. Il ritratto dell’artista è reso ancora più vivido dalla riproposizione di alcuni suoi testi scritti in occasione dell’uscita dei film, e da un imponente apparato iconografico completo di foto di scena, storyboard realizzati da Almodóvar, disegni di importanti artisti (Mariscal, Dis Berlin, Juan Gatti) utilizzati per le scenografie, locandine originali e molto altro.
[Lindau – pp. 248 € 44,00 ristampa]

 

HitchcockIl lato oscuro del genio. La vita di Alfred Hitchcock
Donald Spoto
«Il lato oscuro del genio» è universalmente considerata la biografia «definitiva» di Alfred Hitchcock, l’enigmatico regista inglese autore di alcuni tra i film più celebri, ammirati e amati dell’intera storia del cinema («Psyco», «La donna che visse due volte», «La finestra sul cortile», «Gli uccelli», per ricordarne solo qualcuno). In essa Donald Spoto esplora le radici profonde delle ossessioni di Hitchcock – per il cibo, l’assassinio, l’amore idealizzato… – e ricostruisce le origini del suo incomparabile e bizzarro genio, dagli anni della fanciullezza e della formazione a quelli del successo americano. Basata su centinaia di interviste realizzate con i suoi attori, sceneggiatori e collaboratori, oltre che su ricerche originali di inusitata ampiezza, «Il lato oscuro del genio» (vincitore dell’Edgar Award) ricostruisce ogni episodio della vita del grande regista con dovizia di particolari spesso inediti, oltre che con impareggiabile maestria narrativa.
[Lindau – pp. 768 € 30,00 ristampa]

 

Stanley Kubrick. L'umano, né più né menoKubrick
Michel Chion
In questo saggio – il primo di tale ampiezza dedicato al suo cinema e corredato dalla pubblicazione di oltre 750 fotogrammi –, Michel Chion ricostruisce storia, contesto e poetica di tutti i suoi film (dall’«invisibile» Fear and Desire, realizzato nel 1953 e in seguito rinnegato, a Eyes Wide Shut, uscito nel 1999 qualche mese dopo la scomparsa del regista), mettendo in particolare evidenza l’unicità di un’opera che alterna indiscussi capolavori – 2001: Odissea nello spazio, Barry Lyndon e Full Metal Jacket – a fasi di ricerca e transizione. L’approccio rigorosamente cronologico permette di cogliere gli snodi della carriera, l’affacciarsi di nuovi temi, la capacità di strutturare forme cinematografiche inedite (come la coabitazione, senza fusione, di immagini, parole e musica, o la polifonia dei procedimenti narrativi).
Ma Kubrick ha voluto prima di tutto raccontare storie centrate sull’Uomo, l’individuo universale, e il suo «slancio vitale». Ha voluto raccontare l’umano, in cui convivono la gioia di esistere e quella di distruggere, con la morte sempre all’orizzonte; l’umano, con le sue aspirazioni di grandezza, le sue infime schiavitù e il suo ambizioso tentativo di appropriarsi di un mondo che oppone resistenza e di un cosmo labirintico. L’umano, insomma, né più né meno.
[Lindau – pp. 608 € 40,00 ristampa]
 
François Truffaut. La biografia
Antoine de Baecque, Serge Toubiana
TruffautUna nascita segreta, il 6 febbraio 1932, un’infanzia quasi clandestina in casa dei genitori ostili: la vita di François Truffaut è subito romanzesca. Nella Parigi occupata, è il tempo dei colpi di testa, degli amici per la vita. Lettore appassionato, spettatore infaticabile – vede e rivede centinaia di film –, a sedici anni fonda un cineclub e si indebita. È la rottura con i genitori, il riformatorio, la prigione militare. Ma la personalità febbrile di François Truffaut intriga e seduce Genet, Cocteau e soprattutto André Bazin, che gli permette di scrivere sui «Cahiers du cinéma». Rapidamente il giovane autodidatta diventa il critico più in vista degli anni ’50. Incontra i maestri che ammira, Renoir, Ophuls, Rossellini, Hitchcock. «Il film di domani sarà girato da avventurieri», scrive su «Arts». I colpi di testa dell’infanzia diventano cinema e si impongono come un film-manifesto (I quattrocento colpi). François Truffaut è la punta di diamante della Nouvelle Vague, crea una propria casa di produzione, Les Films du Carrosse, è il regista e l’amico delle più grandi star francesi, Jeanne Moreau, Catherine Deneuve, Isabelle Adjani, Fanny Ardant… «I film sono più armoniosi della vita», dirà, ma è la vita, la sua vita, l’uomo con le sue molteplici sfaccettature, che si lascia indovinare attraverso i personaggi dei suoi ventuno film: Antoine Doinel, l’adolescente dei Quattrocento colpi, Ferrand, il regista innamorato delle attrici di Effetto notte, Bertrand Morane, il seduttore di L’uomo che amava le donne, Julien Davenne, l’uomo che si vota al culto dei morti in La camera verde… François Truffaut aveva intenzione di raccontare la sua vita. Da ciò nasce questa biografia, costruita sulla base delle preziose testimonianze dei suoi amici e sugli straordinari archivi personali, per la prima volta resi accessibili.
[Lindau – pp. 656 € 30,00 ristampa]

 

Stramaledettamente logico – Esercizi di filosofia su pellicola
Armando Massarenti (a cura di)
È andata a finire così. La filosofia viva, vitale, è fuggita dai libri accademici e si è rifugiata al cinema. Chi non si è chiesto se Neo in Matrix abbia fatto bene a prendere la pillola rossa, o non avrebbe invece dovuto prendere quella blu. Chi non si è domandato se Terminator può veramente cambiare il presente saltando dal suo futuro al nostro passato. Oltre il giardino, uno dei classici del ventesimo secolo, ci ricorda con elegante violenza che non siamo padroni delle nostre parole o del nostro destino. Vorreste davvero diventare Presidenti per caso? In Ricomincio da capo un uomo è intrappolato in un presente eternamente ripetuto: solo l’amore potrà liberarlo, ma come imparare ad amare nel mondo dell’eterno ritorno? Cinque filosofi italiani – Armando Massarenti, Achille C. Varzi, Roberto Casati, Nicla Vassallo, Claudia Bianchi – affrontano alcune tra le più complesse e intriganti domande filosofiche, a partire da altrettante sceneggiature per il cinema: come fai a sapere quanto credi di sapere e che non stai invece sognando? In che modo interpreti le parole e i comportamenti degli altri e come fai a essere sicuro di aver capito cosa intendono dire davvero? È possibile cambiare il presente intervenendo sul passato? L’onniscienza renderebbe Dio un essere migliore degli uomini? I lettori sono tutti invitati ad acquistare un biglietto per una proiezione ad alta tensione mentale e accomodarsi in poltrona.
[Ed. Laterza – pp. 144 € 15,00]

 

Tempo di morire
Krzysztof Zanussi
Zanussi, uno dei più noti artisti internazionali, ambasciatore di cultura e del cinema in tutto il pianeta, questa volta affida alla parola scritta le sue memorie, in un libro redatto nel corso di oltre dieci anni, dato a Spirali per l’edizione italiana.
Il libro prende avvio da una battuta dell’attore polacco Jerzy Leszczyński, celebre per i suoi modi raffinati e la voce meravigliosa. Avvicinato un giorno da un giovanotto corpulento, il viso tondo e il naso all’insù, un giovane eroe proletario, che gli si presenta così: “Sono un suo collega, un attore”, l’anziano risponde: “Lei è un collega? Un attore? Allora, è tempo di morire”.
Nato a Varsavia nel 1939, Zanussi ha attraversato la storia dell’Europa. Nel libro, corredato da immagini e fotografie, ne registra i mutamenti negli aneddoti, nei ricordi di viaggio, negli incontri con i protagonisti della cultura e della politica. Il suo modo di affrontare la vita e l’itinerario artistico risalta in queste pagine, autentica testimonianza dei cambiamenti della nostra epoca nell’anniversario della caduta del Muro di Berlino, e oltre, lezione di vita, di cinema e racconto di fede. Zanussi dedica un capitolo anche al ricordo degli avi italiani, quella stessa famiglia che ha reso l’Italia nota in tutto il mondo, la Zanussi di Pordenone, motivo ricorrente anche nei progetti futuri del regista polacco.
[Ed. Spirali – pp. 330 € 25,00]

 

Storyboard – Arte e tecnica tra lo script e il set
Andrea Balzola – Riccardo Pesce
«Da dove nasce l’esigenza dell’uomo di narrare attraverso le immagini?».
Con questo interrogativo Andrea Balzola e Riccardo Pesce iniziano il percorso di analisi dello storyboard, dalla nascita della narrazione visiva sino alle moderne tecniche multimediali.
Dopo aver raccontato la difficile affermazione della pratica dello storyboard, da sempre considerata arte intermedia tra lo script e il set e ignorata a vantaggio della sceneggiatura e dell’immagine filmica, il manuale affronta il processo di creazione dello storyboard, attraverso la spiegazione delle sue tipologie e funzioni e delle sue tecniche di realizzazione. Storyboard dunque insegna a focalizzare in breve tempo e in maniera efficace le idee, a sviluppare soluzioni registiche e a costruire una narrazione visiva e audiovisiva.
Le illustrazioni pratiche e gli schemi di realizzazione proposti dagli autori aiutano anche il lettore meno esperto nel disegno di una striscia per film.
[Dino Audino editore – pp. 176 € 18,00]

 

La rappresentazione e gli affetti. Studi sulla ricezione dello spettacolo cinematografico
Bertolini Michele (a cura di)
Lo statuto dello spettatore cinematografico è oggi al centro di una molteplicità di approcci che investono una pluralità di discipline interessate a metterne in evidenza la specificità nel contesto di una più ampia storia della visione. I saggi raccolti e presentati in questo libro, fino a ora inediti, cercano di sviluppare e articolare una modalità di avvicinamento estetica al problema della fruizione dello spettacolo cinematografico, capace di cogliere la molteplicità di stratificazioni immanenti ai processi di percezione, emozione e comprensione del film visto sullo schermo.
Lo studio delle condizioni percettive e affettive (Michotte, Wallon), ambientali e sociali (Feldmann) in cui si colloca la ricezione del film, come la riflessione sulla natura del dispositivo cinematografico di finzione estetica (Souriau, Ingarden) e l’indagine sulla natura del piacere e del giudizio che la visione del film suscita (Dufrenne) costituiscono alcuni momenti fondamentali che hanno attraversato la riflessione estetica e filmologica europea del secondo dopoguerra.
[Mimesis Edizioni – € 18,00]

 

Compositing digitale – Guida pratica ai fondamenti degli effetti speciali
Alberto Starna
Cosa hanno in comune Aristotele e gli effetti speciali? Cosa lega Newton e i software che ogni giorno utilizziamo?
Come il lettore avrà modo di scoprire leggendo questo manuale, la prima guida introduttiva al mondo del compositing digitale, il concetto che usiamo oggi per definire il colore, ovvero l’intensità della luce, è stato formulato da Aristotele ben 2000 anni fa, mentre Newton ha elaborato la ruota del colore. Si tratta dei concetti base delle modernissime tecnologie, che rendono possibili gli incredibili effetti speciali di tutti i film di maggior successo.
Alberto Starna affronta l’argomento partendo dai fondamenti della materia: dagli aspetti del colore (parametri, modelli, crominanza, luminanza, risoluzione e profili), alle caratteristiche dei pixel; dal modo in cui i computer “pensano” le immagini (bitmap, risoluzione, rapporto d’aspetto, compressione, mpeg, codec),  all’uso degli strumenti (virgola mobile, clipping, operatori matematici, curve temporali, LUT, maschere, canale alpha e zeta); quindi analizza la produzione delle animazioni digitali e gli effetti speciali.
Il manuale vuole abbracciare tutti: i semplici curiosi, che vogliono sapere di più sui loro film preferiti, gli studenti di settore e i professionisti meno avvezzi alla manipolazione digitale delle immagini.
[Dino Audino Editore – pp. 128 € 15,00]

 

Il cinema contemporaneo – Caratteri e fenomenologia
Michele Fadda
Quali sono gli elementi che caratterizzano l’estetica cinematografica nella contemporaneità? Il cinema è ancora il medium privilegiato per interpretare il proprio tempo, così come era stato nella modernità novecentesca? Sono solo alcune delle domande da cui si parte per riconsiderare il ruolo e il contributo della settima arte all’alba del nuovo millennio. La dimensione sovranazionale e globale della cultura odierna, la crescente importanza assunta dalle nuove tecnologie in un orizzonte geopolitico sempre più mediale e spettacolarizzato, rimettono infatti in discussione il consumo e l’identità stessa dell’oggetto filmico. Attraverso un’ampia introduzione e una ricca antologia con interventi di studiosi italiani e stranieri, il volume vuole quindi ripensare il cinema alla luce di una complessa mutazione culturale e sociale, in un stimolante percorso interdisciplinare capace di incrociare il cinema hollywoodiano ed europeo con quello del resto del mondo.
[Archetipo Libri – pp. 230 € 19,00]
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    LIBRI DI CINEMA – Le novità di novembre

     “Non solo Gomorra”,  “Cinema e danza”, “Sette note in nero di Lucio Fulci”,“British Renaissance", “Amici miei – la trilogia”, “L'Italia di Fellini”, “Quentin Tarantino. Asfalto nero e acciaio rosso sangue”, “Peter Greenaway. Film, video, istallazioni”, “2001 Odissea nello spazio. Dizionario ragionato”, “Jean-Pierre Melville”, “Roman Polanski”

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    NON SOLO GOMORRA

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    Tutto il cinema di Matteo Garrone

    Pierpaolo De Sanctis, Domenico Monetti, Luca Pallanch

    Quello di Matteo Garrone è uno dei pochi sguardi cinematografici capaci di interpretare lucidamente l’Italia di questi anni, secondo un’indagine estetica personale e coerente, attenta alla forza delle immagini e sensibile al prodursi delle emozioni più che alla cronaca delle informazioni. Questa monografia vuole tracciare il percorso ancora in fieri di un autore ormai affermato a livello internazionale dopo il caso Gomorra, descrivendone il metodo di lavoro e lo stile di regia attraverso alcuni interventi saggistici e un corposo apparato di interviste, oltre che allo stesso Garrone a cura di Maurizio Braucci, ancheai suoi più stretti collaboratori: Gianni Di Gregorio, Massimo Gaudioso, Marco Onorato, Marco Spoletini. Oltre ai testi dei tre curatori, il volume ospita i contributi di Italo Moscati e Francesco Crispino. In appendice, una selezione ragionata delle recensioni dei film, a testimoniare l’evolversi delle opinioni della critica, con un approfondimento sul “fenomeno” Pranzo di ferragosto, il film di Di Gregorio prodotto da Garrone.

    [Edizioni Sabinae – 18,00 euro]

     

     

     

    CINEMA E DANZA

    Storia di un passo a due

    Francesca Rosso

    Questo libro propone un’originale visione della produzione cinematografica attraverso la lente della danza. La danza al cinema, infatti, non è solo musical. A uno sguardo più attento ci si accorge che in tutto il cinema la danza è sempre presente. Si balla così come si mangia, si beve, si insegue, si piange. Da sempre innamorati l’una dell’altra e naturalmente attratti perché hanno in comune lo stesso oggetto di interesse (il movimento), cinema e danza a volte percorrono la stessa strada in modo armonico arricchendosi a vicenda, a volte si lasciano per poi ritrovarsi, come una vera coppia. Questo saggio ripercorre proprio l’avventura di questo incontro a partire dal particolare punto di vista della storia d’amore. Dalle lanterne magiche alle avanguardie storiche; dai balletti russi all’espressionismo tedesco; dal western alla commedia brillante, dal cartone animato al musical; dalle nouvelle vague a Bollywood, dal cinema giapponese a Tarantino passando per Fellini, Kubrick, Almodóvar, Greenaway e Kaurismäki.

    [Utet – 19,00 euro]

     

     

     

    SETTE NOTE IN NERO DI LUCIO FULCI

    Viaggio nel Cinema della Precognizione e del Tempo

    Giovanni Modica

    Per la prima volta in Italia, un attento e approfondito studio su Sette Note in Nero, uno dei film più belli ma forse meno conosciuti di Lucio Fulci, un autentico maestro del cinema italiano, arricchito dalle esclusive interviste al direttore della fotografia Sergio Salvati e agli sceneggiatori Dardano Sacchetti e Ernesto Gastaldi. Sette Note in Nero rappresenta un caso raro nel cinema di genere che ci collega più o meno direttamente con un vasto mondo di arte, di musica, di letteratura e di tòpoi cinematografici consolidati da mezzo secolo. Il tutto dietro l’apparenza di un ”tranquillo” film di tensione studiato per un pubblico in cerca di evasione.

    [Morpheo – 15,00 euro]



     

     

    BRITISH RENAISSANCE

    Gioventù, amore e rabbia nel cinema inglese degli anni Ottanta

    Emanuela Martini

    Parlano di Scozia, di Irlanda, di aree industriali del nord, di sobborghi londinesi, di operai senza lavoro, musicisti punk, ragazze scatenate e adolescenti imbranati, di neri, cinesi, giamaicani, di conformismo e, più spesso, di ribellione. Sono i film che nascono in Gran Bretagna tra la fine degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta, e che danno una scossa feroce e ironica alla tradizione cinematografica locale, spesso sonnolenta. Li realizzano registi esordienti o che lavorano in televisione che si chiamano Neil Jordan, Peter Greenaway, Michael Radford, Richard Eyre, Terence Davies, Derek Jarman, Sally Potter, Marek Kaniewska, Stephen Frears, Mike Leigh, Bill Forsyth, e scrittori come Hanif Kureishi, Ian McEwan, Alan Bennett. La chiameranno British Renaissance, anche se non fu mai un “movimento”, né una “scuola”. Fu un sobbalzo fugace e vitale, fu soprattutto un urlo di rabbia contro un governo, quello conservatore di Margaret Thatcher, che stava distruggendo, in nome del vecchio perbenismo e del nuovo liberismo, la cultura del paese.

    [Castoro -20,00 euro]

     

     

     

    AMICI MIEI – LA TRILOGIA

    Paolo Fazzini

    Mentre il produttore Aurelio De Laurentiis e il regista Neri Parenti annunciano di aver messo in cantiere il nuovo film Amici miei `400, prequel del capolavoro di Monicelli, che dovrebbe ripercorrere le zingarate di un gruppo di italiani nel Rinascimento, esce questo volume in libreria in cui si ricostruiscono la genesi e gli sviluppi della trilogia più amata del cinema italiano: il regista Mario Monicelli, gli sceneggiatori Tullio Pinelli e Piero De Bernardi, l´attore  Gastone Moschin  raccontano, in quattro interviste esclusive, la creazione e i segreti della saga di Amici miei, mentre alcuni saggi approfondiscono tematiche legate alla commedia italiana e alle poetiche di registi come Mario Monicelli e Pietro Germi. Il libro propone, oltre alle schede dei film, le biografie di tutti i collaboratori e degli attori che hanno preso parte alla trilogia e, naturalmente, una corposa raccolta delle battute, delle supercazzole e delle burle più divertenti dei famosi zingari toscani entrati di diritto nell´immaginario del pubblico italiano.

    [Un Mondo a Parte – 14,00 euro]

     

     

     

    L'ITALIA DI FELLINI

    Giovanni Scolari

    La storia d’Italia può essere raccontata attraverso l’opera di un autore cinematografico? Il cinema è  uno strumento sufficiente ed efficace per comprendere i cambiamenti epocali di una nazione? Giovanni Scolari risponde a queste domande utilizzando i film di Federico Fellini, l’autore di indimenticati capolavori che hanno fatto grande l’Italia, per spiegare, analizzare e mostrare per parole e immagini un periodo fondamentale della nostra storia. Lo sceicco bianco, I vitelloni, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita rappresentano un racconto esemplare di come il nostro paeseha affrontato gli anni cinquanta risollevandosi dai guasti della guerra.

    [Edizioni Sabinae – 18,00 euro]

     

     

     

    QUENTIN TARANTINO

    Asfalto nero e acciaio rosso sangue

    Simona Brancati

    Indagine investigativa che esplora il pianeta Tarantino, il momento storico in cui è stato intercettato e le reciproche contaminazioni che il suo cinema ha generato e subito, a partire dagli anni Novanta fino a oggi. All’esame della lente d’ingrandimento sono smontati pezzo per pezzo il personaggio, l’autore, i film, i feticci, le ossessioni, i codici linguistici, i riferimenti letterari, teatrali, cinematografici e musicali. Arricchito di aneddoti, foto e testimonianze inedite.

    [Le Mani – 12,00 euro]

     

     

     

    PETER GREENAWAY

    Film, video, installazioni
    Domenico De Gaetano

    Peter Greenaway è di certo uno degli autori più complessi, eccentrici e stimolanti del panorama cinematografico e artistico contemporaneo. Le sue opere sono esperienze «totali», in cui pittura, teatro, letteratura, musica e nuove tecnologie confluiscono in quello che possiamo definire un felice esempio di estetica neobarocca.

    Se le sue radici vanno ricercate nelle avanguardie americane ed europee di fine anni ’60, il suo cinema si è progressivamente aperto a una contaminazione interdisciplinare dagli esiti sorprendenti. In particolare, la nuova fase cinematografica-multimediale, inaugurata nel 2000 con l’avvio del grandioso progetto legato a Tulse Luper e proseguita con il lungometraggio Nightwatching e il film-installazione Ripopolare la Reggia, parte da alcune semplici, ma perentorie considerazioni. Se, in quanto spettatori, le nostre aspettative di fruizione delle immagini sono radicalmente cambiate grazie a internet, ai computer portatili, ai telefonini e a youtube, la natura del cinema è di fronte a una trasformazione che solo in parte sa affrontare. «Ormai il cinema è morto. I creativi non fanno più cinema in senso tradizionale, ma investono le loro energie nelle nuove tecnologie. Il futuro è nel digitale.» E in questo nuovo mondo Greenaway vuole giocare un ruolo fondamentale.
    Forte di una collaborazione con il regista inglese che dura da diversi anni, Domenico De Gaetano ne ripercorre in questo volume l’intera carriera, dai cortometraggi e dalle opere sperimentali degli inizi, ai lungometraggi che lo hanno imposto sulla scena internazionale (I misteri del giardino di Compton House, Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante…), fino ai suggestivi progetti degli ultimi anni (Le valigie di Tulse Luper, Nightwatching, Ripopolare la Reggia).

    [Lindau – 24,00 euro]

     

     

     

    2001 ODISSEA NELLO SPAZIO

    Dizionario ragionato

    Giuseppe Lippi

    A 40 anni dall'uscita del film, sono ancora numerosi i tentativi di dire ancora qualcosa del capolavoro di Kubrick.. Ci prova anche questo dizionario ragionato che ne celebra la grandezza di opera laica, guidando il lettore nel percorso del film, scena per scena, immagine per immagine.
    Voci come HAL, Monolito, Guarda-La-Luna, Bambino delle Stelle, costruiscono un viaggio ironico ed enciclopedico attraverso un film che è lettura della realtà tra storia, cinema, arte e cultura: sullo sfondo la Tecnologia. Non manca un documentato ed inedito repertorio iconografico dedicato al film, che include note autografate del regista e immagini, ma anche una ricca bibliografia che spazia dai volumi ai fumetti, dai romanzi ai racconti, ispirata o correlata in qualche modo al film, senza dimenticare la filmografia nelle sua tante edizioni e i diversi supporti disponibili nel corso dei 40 anni di vita dell'opera.

    [Le Mani – 26,00 euro]

     

     

     

    JEAN-PIERRE MELVILLE

    Mauro Gervasini e Emanuela Martini

    Il più americano dei registi francesi: così era definito in patria Jean-Pierre Melville, all’inizio degli anni Sessanta, quando aveva già diretto otto film e la Nouvelle Vague dettava le regole del nuovo cinema. I suoi film, che diventeranno tredici prima della sua scomparsa, nel 1973 a cinquantasei anni, sono sospesi in un limbo che non si identifica né con il cinema dell’innovazione né con quello della tradizione. Ispirati alla narrativa e al cinema americani classici, che amava appassionatamente fin da bambino, raccontano di antieroi silenziosi e solitari, banditi, poliziotti, uomini della Resistenza, tutti consapevoli del destino che li aspetta e attaccati a un codice d’onore ormai al tramonto. Alain Delon, Jean-Paul Belmondo, Lino Ventura, Simone Signoret danno voce e corpo a un’odissea sotterranea e notturna, della quale il noir, il genere nel quale fu maestro, è l’espressione più efficace. Melville ha fatto scuola: in Francia, nella narrativa e nel cinema polizieschi contemporanei, ma anche in Oriente e in America, dove John Woo e Quentin Tarantino non hanno mai nascosto i debiti nei suoi confronti.

    [Castoro – 20,00 euro]

     

     

     

    ROMAN POLANSKI

    Stefano Francia di Celle

    Sin dagli esordi alla Scuola Nazionale di Cinema di Łodź, nella Polonia degli anni Cinquanta, Roman Polanski si è rivelato un autore totale, meticoloso creatore di opere cinematografiche di straordinario fascino e spesso di grande successo. Si tratta di film realizzati in luoghi e condizioni produttive molto diversi: dallo statalismo sovietico all’industria hollywoodiana, passando per l’Europa. Sulla traccia della sua compatta filmografia, il volume ripercorre l’avventurosa vita e la febbrile parabola creativa, affidandosi alla parole pubbliche che lo stesso Polanski ha proferito in selezionate occasioni. A illuminare la sua opera composita e in continua evoluzione, brillanti saggi critici e uno scherzo filosofico. Emerge così – anche grazie alle testimonianze di alcuni collaboratori – la perfetta semplicità con la quale Polanski è riuscito a creare veri e propri mondi paralleli, curando ogni dettaglio del concreto realizzarsi della propria capacità immaginativa

    [Castoro – 26,00 euro]

     

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      LIBRI DI CINEMA – "Le novità di novembre"

      “Kill Baby Kill. Il cinema di Mario Bava”, “Lezioni di cinema”,  “Il suono. Storia, regole, mestieri”, “Wim Wenders”, “Dario Argento”, “John Cassavetes”, “Vi ravviso, o luoghi ameni”, “Giuseppe Rotunno. La verità della luce”, “Cinema alla sbarra”, “Sergio Leone. Quando il cinema era grande”, “Sexy made in Italy”

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      KILL BABY KILL

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      Il cinema di Mario Bava

      Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni (a cura di)

      Un volume dedicato a uno dei maestri assoluti del cinema gotico italiano, un autore a tutto tondo che ha influenzato come pochi altri le generazioni di registi a venire. I due curatori hanno saputo raccogliere meticolosamente una grande mole di interviste esclusive, riportate senza censure e aggiustamenti, a cui si vanno ad aggiungere gli interventi di firme autorevoli della critica italiana e dei più celebri estimatori di Bava: Quentin Tarantino, Dario Argento, Mario Monicelli, Dino De Laurentiis, John Landis, Tim Burton, Roger Corman, Roman Coppola. Dai loro racconti, dalle loro storie e dai loro aneddoti si compone il ritratto di un regista visionario, mago dei colori, maestro degli effetti speciali, che è riuscito, nonostante i budget limitati, a garantire respiro internazionale a un cinema "fatto in casa", capace di stupire ancora oggi per la felicità delle sue invenzioni.

      [Un Mondo a Parte – 25,00 euro]

       

       

      LEZIONI DI CINEMA

      A.A.V.V.

      A partire dal 1991, durante il Festival di Cannes, si è invitato ogni anno un regista a tenere una “lezione di cinema”. Il volume raccoglie le trascrizioni integrali di questi incontri. Sedici maestri del cinema mondiale si raccontano, svelando aneddoti, ossessioni e la loro idea di cinema. Uno sguardo dietro le quinte guidato dalle narrazioni di maestri del cinema che rievocano i loro inizi, il rapporto con gli attori, le vicende produttive dei film, il lavoro sul set. Gli illustri protagonisti che questo libro ospita, "in ordine di apparizione" dal 1991 al 2006: Francesco Rosi, Wim Wenders, Bertrand Tavernier, Volker Schlöndorff, André Delvaux, Andrej Koncalovskij, Milos Forman, Youssef Chahine, Theo Angelopulos, Agnès Varda, Wong Kar-wai, Nanni Moretti, Oliver Stone, Stephen Frears, Ousmane Sembene, Sydney Pollack.

      [Il Castoro – 20,00 euro]

       

       

      IL SUONO

      Storia, regole, mestieri
      Laurent Jullier

      Nella storia del cinema, il suono ha rivestito un’importanza sempre maggiore e oggi è divenuto un fattore determinante nella valutazione della qualità estetica di un film. Per comprendere a fondo il lavoro di un regista e capire il tipo di emozioni che un’opera è in grado di suscitare, è indispensabile saper analizzare anche ciò che ascoltiamo: parole, musica, rumori.

      In questa sintetica esposizione, Laurent Jullier ripercorre l’evoluzione del suono da un punto di vista storico – dal kinetofono di Edison a Il cantante di jazz, il primo lungometraggio di finzione in cui il suono è sincronizzato con le immagini –, esamina il modo in cui alcuni grandi autori l’hanno utilizzato (da Alfred Hitchcock a David Lynch, da Jean-Luc Godard a Francis Coppola a George Lucas), analizza le competenze di chi con esso lavora (i tecnici del suono e del missaggio, i giraffisti, i montatori ecc.). La seconda parte è riservata a utili approfondimenti: analisi di sequenze, interviste e documenti di lavoro di autorevoli professionisti.

      [Lindau – 12,80 euro]

       

       

      WIM WENDERS

      Stefano Francia di Celle (a cura di)

      Per avvicinarsi alla sempre cangiante e vitalissima opera di uno dei massimi autori del cinema contemporaneo, dieci scrittori italiani – Silvia Balestra, Gianni Celati, Marco Lodoli, Domenico Starnone, Laura Pariani, Valeria Parcella, Francesco Piccolo, Claudio Piersanti, Emanuele Trevi e Sandro Veronesi – ricordano il momento in cui un film di Wenders li ha segnati profondamente, provocando irrevocabili scelte cinematografiche ed esistenziali. Da questo cuore di intrecci creativi si dipanano, come cerchi concentrici, riflessioni e spunti rivolti al neofita e all’appassionato spettatore che segue il regista dagli esordi: conversazioni e testi inediti di Wenders, memorie e impressioni dei principali collaboratori, saggi che precorrono i binari classici della critica e dell’analisi, ma anche quelli meno esplorati della filosofia e della psicanalisi.

      [IlCastoro – 26,00 euro]

       

       

      DARIO ARGENTO

      Luca Lardieri

      Questo agile volume di saggi e interviste, centrato soprattutto sulla produzione più recente del regista, non ne vuole ricostruire la brillante carriera o l’estrosa personalità, ma vuole, da un lato, colmare una lacuna del lettore italiano, dall’altro, vuole sottolineare il fatto che  la critica italiana, a differenza di quella d’oltralpe, ha fino ad ora tenuto un forte distacco dall’opera del regista romano, distacco che si è andato accentuando nell’ultimo decennio.

      [Sovera edizioni – 14,00 euro]

       

       

      JOHN CASSAVETES

      Jim Healy, Emanuela Martini (a cura di)

      Ripercorrere oggi l’avventura cinematografica di John Cassavetes significa riscoprire l’energia, la vitalità, l’inventiva, i dubbi e persino i compromessi che hanno caratterizzato il cinema indipendente nella sua epoca d’oro, cioè i vent’anni tra il 1955 e il 1975.  Di tutti gli autori, non solo americani, di quell’epoca, Cassavetes è stato il più indomito e ostinato: ha accettato di lavorare per Hollywood, soprattutto come attore, per finanziare i film che avrebbe realizzato come regista; non si è mai allontanato dal suo personalissimo metodo di elaborazione della sceneggiatura, insieme ai suoi attori; non si è mai sottoposto alle regole codificate del cinema commerciale.
      Questo libro cerca, dalla New York del 1959 alla Los Angeles degli anni Ottanta, di raccontare i suoi film e lo spirito che li anima, soprattutto attraverso le sue parole e quelle degli amici e collaboratori che l’hanno seguito e amato per tutta la sua carriera.

      [Il Castoro – 26,00 euro]

       

       

      VI RAVVISO, O LUOGHI AMENI

      Vincenzo Bellini nel cinema e nella televisione

      Franco La Magna

      L’autore, grazie ad una meticolosa ricerca filologica durata anni, ha individuato oltre cento film in cui a vario titolo è presente Vincenzo Bellini, soprattutto attraverso brani musicali tratte dalle opere del “Cigno” di Catania, oltre ai (pochi) film biografici o muti o che comunque contengano riferimenti belliniani, compresi (ovviamente con la dovuta prudenza) i casi dubbi. Filmografia, viodeografia, teatrografia, bibliografia essenziale ed indice dei nomi, completano un’opera assolutamente unica nel suo genere che si muove agevolmente tra cinefilia e melomania. 

      [Città del Sole edizioni – 15,00 euro]

       

       

      GIUSEPPE ROTUNNO

      La verità della luce

      Orio Caldiron

      Omaggio a uno degli artisti più prestigiosi del cinema italiano, il direttore della fotografia che ha dato vita a sodalizi irripetibili con Visconti e Fellini, firmando capolavori come Senso, Le notti bianche, Rocco e i suoi fratelli, Il Gattopardo, Toby Dammit, Fellini Satyricon, Roma, Amarcord. Sempre aperto alle nuove esperienze ma fedele alla verità della luce, il maestro romano ha lavorato con numerosi altri registi italiani e stranieri, come De Sica, Soldati, Pasolini, Monicelli, Zurlini, Risi, Wertmuller, Argento, Huston, Kramer, Zinnemann, Fosse, Altman, Gilliam, Nichols, Pollack.  Straordinario romanzo della luce, il volume ripropone le storie, i ricordi, gli aneddoti di una vita dedicata al cinema, le testimonianze di registi, tecnici, attori, compagni di strada, i fotogrammi più significativi dei film in bianco e nero e a colori, le immagini più segrete del set e della storia privata.

      [Skira – 40,00 euro]

       

       

      CINEMA ALLA SBARRA

      Trent´anni di avventure e sventure giudiziarie del cinema italiano
      Luigi Gaudino

      “Cinema alla sbarra” racconta le avventure giudiziarie di una stagione del nostro cinema, chiamato a difendersi nelle aule dei tribunali dalla accuse più varie: avanzate da chi si è sentito denigrato per una trama in cui si è riconosciuto (o ha creduto di riconoscersi); oppure da chi non ha gradito che il nome del personaggio fosse identico al suo; o, ancora, da chi ha contestato la correttezza della ricostruzione di qualche vicenda storica. Sono storie curiose e interessanti, dense di comicità. Non meritavano di rimanere confinate tra le pagine ingiallite "per i soli addetti ai lavori".

      [Forum Edizioni – 13,50 euro]

       

       

      SERGIO LEONE

      Quando il cinema era grande
      Italo Moscati

      Sono passati più di quarant’anni da quando Sergio Leone realizzò Per un pugno di dollari (1964). Nessuno poteva prevedere il suo straordinario successo e che sarebbe diventato il western italiano più conosciuto nel mondo. Se il film – seguito un anno dopo da Per qualche dollaro in più, un altro successo – segnò a sorpresa una data fondamentale nella storia del cinema, non solo italiano, Il buono, il brutto, il cattivo (l’ultimo della cosiddetta «trilogia del dollaro») sancì definitivamente l’affermazione di un nuovo grande regista, anzi di un nuovo grande autore, inventore di uno stile che entusiasmò la critica e appassionò il pubblico. Ma, contrariamente a quanto si pensa, Leone dovette superare molte difficoltà prima di affermarsi.

      E proprio da questa fatica, anzi da queste fatiche, nasce il racconto di Italo Moscati che intreccia cinema e vita, vittorie e battute d’arresto, amori e famiglia, per entrare in un laboratorio esistenziale e creativo con pochi termini di paragone, culminato in C’era una volta in America (1984), il suo addio al cinema. Sergio Leone morì infatti nel 1989, a soli 60 anni, mentre stava preparando un kolossal sulla battaglia di Leningrado.

      [Lindau – 21,00 euro]

       

       

      SEXY MADE IN ITALY

      Le regine del cinema erotico degli anni Settanta

      Gordiano Lupi

      Tutte le protagoniste dei sogni erotici di un’intera generazione: Carmen Villani, Orchidea De Santis, Janet Agren, Nadia Cassini, Maria Rosaria Omaggio, Marisa Mell, Laura Antonelli, Ewa Aulin, Maria Baxa, Femi Benussi, Lilli Carati, Marilda Donà, Malisa Longo, Lory Del Santo, Sabina Ciuffini, Antinesca Nemour e Patrizia Garganese. Contributi di Maurizio Maggioni su Serena Grandi e Fabio Zanello su Lisa Gastoni. Intervista esclusiva a Zora Kerowa a cura di Fabio Zanello e Domenico Monetti. Il cinema di genere degli anni Settanta è stato un momento che non può tornare, ci ha lasciato pellicole orribili e geniali, spezzoni di trash puro e lampi di follia, storie indelebili nella memoria collettiva e immagini ripetitive di docce interminabili.

      [Profondo Rosso – 25,00 euro]

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        LIBRI DI CINEMA – Le novità di novembre

        "Edgar Reitz", "Stanley Kubrick. L'umano, né più né meno", "O Lucky Malcolm!", "Woody Allen", "Il cinema coreano contemporaneo", "Il cinema di Sam Raimi", "Mostruosamente Fantozzi", "Filmare la morte. Il cinema horror e thriller di Lucio Fulci", "L'uomo comune del cinema", "Cinegamebook", "Guida ai film 2007"

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        Edgar Reitz (Il Castoro n. 224)

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        Matteo Galli


        Noto in tutto il mondo per la trilogia di Heimat (1984, 1992, 2004) il film più lungo della storia del cinema, Edgar Reitz non è solamente l'autore di una delle opere d'arte più importanti del '900, è anche un regista di straordinaria complessità e ricchezza con un lungo e articolato percorso intellettuale alle spalle. Corredato da un ricco apparato iconografico, il volume ricostruisce nella prima parte l'itinerario artistico del regista tedesco, contestualizzandone l'opera giovanile sia all'interno della cultura artistica e letteraria tedesca del dopoguerra che nel più ampio novero delle nouvelles vagues europee. La seconda parte del volume verte sull'intera trilogia di Heimat, analizzata in tutte le sue articolazioni.


        [Il Castoro – 15,50 euro]


         


         



        Stanley Kubrick. L'umano, né più né meno


        Michel Chion
        Sull'uomo Kubrick, sulla sua personalità complessa ed eccessiva, sull'esilio volontario in Gran Bretagna, sull'apparente megalomania, sul perfezionismo ossessivo sembra sia stato detto tutto.
        Ma vale lo stesso per l'opera? In questo saggio, Michel Chion ricostruisce storia, contesto e poetica di tutti i suoi film, mettendo in particolare evidenza l'unicità di un'opera che alterna indiscussi capolavori a fasi di ricerca e transizione. L'approccio rigorosamente cronologico permette di cogliere gli snodi della carriera, l'affacciarsi di nuovi temi, la capacità di strutturare forme cinematografiche inedite.
        Ma Kubrick ha voluto prima di tutto raccontare storie centrate sull'Uomo, l'individuo universale e il suo «slancio vitale». Ha voluto raccontare l'umano, in cui convivono la gioia di esistere e quella di distruggere, con la morte sempre all'orizzonte. L'umano, con le sue aspirazioni di grandezza, le sue infime schiavitù e il suo ambizioso tentativo di appropriarsi di un mondo che oppone resistenza e di un cosmo labirintico. L'umano, insomma, né più né meno.
        [Lindau – 40,00 euro]


         


         


         


        O Lucky Malcolm! Conversazioni con Malcolm McDowell


        Marco Spagnoli


        Realizzato nell'arco degli ultimi due anni tra l'Inghilterra, gli Stati Uniti e l'Italia, O Lucky Malcolm! è la prima biografia in forma di libro-intervista a livello mondiale dell'indimenticabile protagonista di film come Arancia Meccanica, If…, Caligola e Star Trek Generazioni. Da Lindsay Anderson a Stanley Kubrick, da John Lennon a Mick Jagger, da Gore Vidal a Laurence Olivier, quaranta anni di cinema e cultura raccontati in prima persona da uno dei suoi protagonisti. Il libro contiene anche la prima Dvdgrafia completa dell'attore a cura di Flavio Della Rocca.


        [Aliberti Editore – 13,50 euro]


         


         


         


        Woody Allen. Match points


        Marco Spagnoli


        Woody Allen concede una lunga intervista a Marco Spagnoli per raccontare il suo rapporto con la realtà, con le storie, con il modo di scoprirle e di trasporle. Sette anni di interviste formano l'affresco di uno dei più importanti registi americani del dopoguerra, un uomo che rimpiange l'America degli anni Quaranta e l'Europa di De Sica, che crede nel sesso e si ricrede su Bush. Il percorso nel mondo del cinema dagli inizi fino alle ultimissime produzioni ("Scoop"), l'interesse nei confronti della vita, le gag, i nonsense e i paradossi.


        [Aliberti – 14,00 euro]


         


         


         

        Il cinema coreano contemporaneo. Identità, cultura e politica.


        Hyangjin Lee


        Un'analisi dei film più significativi prodotti in Corea del Nord e del Sud svela le motivazioni culturali e ideologiche sottese alle singole opere. Il testo ripercorre nella sua interezza lo sviluppo del cinema coreano, dagli esordi nel 1903 al consolidamento avvenuto durante il periodo coloniale giapponese (1910- 1945) fino all'affermazione dei giorni nostri, mettendo in luce la diversificazione dei film seguita alla divisione tra Nord e Sud. La realtà dell'industria cinematografica è osservata in termini di produzione, distribuzione e ricezione. Lo studio, allo stesso tempo affascinante e approfondito, getta uno sguardo fortemente innovativo sul cinema, ponendosi nel solco dei Cultural Studies. La ricchezza dei contenuti risponde al crescente interesse di critica e pubblico per il cinema coreano contemporaneo. Il volume è corredato di filmografia, bibliografia e indice analitico.


        [0barra 0 edizioni – 22,50 euro]


         


         


         


        Il cinema di Sam Raimi


        Fabio Zanello (a cura di)


        Sam Raimi si è progressivamente dimostrato negli anni un regista dal talento così inventivo e visionario da coniugare la classicità con il postmoderno. Il volume comprende saggi di Massimiliano Spanu, Luca Bandirali, Enrico Terrone, Fabio Zanello, Rebecca Dezzani, Laura Messina, Elisa Grando, Federico De Zigno, Domenico Monetti, Sabrina Negri, Michele Tosolini e Simona Giordano


        [Il foglio letterario 12,00 euro]


         


         


         


        Mostruosamente Fantozzi


        Alberto Pallotta (a cura di)


        Ad oltre trent'anni dalla sua invenzione, Fantozzi rimane una delle grandi maschere della commedia italiana, forse l'ultima capace di entrare con tanta facilità nel linguaggio comune e nell'immaginario di più di una generazione. Il personaggio inventato da Paolo Villaggio è il protagonista di questo libro a lui interamente dedicato. Un prontuario sull'universo del più amato ragioniere d'Italia, in cui sono contenute le schede complete di tutti i film e le recensioni d'epoca, nonché i ritratti di tutti i comprimari di quell'universo, dall'impareggiabile spalla Gigi Reder ai registi Salce e Parenti, dagli sceneggiatori Benvenuti e De Bernardi al compositore Fabio Frizzi.


        [Un Mondo a Parte 16,00 euro]


         


         


         


        L'uomo comune del cinema


        Jean-Louis Schefer


        Da non-specialista, da "uomo comune" appunto, l'autore ha redatto questo libro dedicato al cinema. Il cinema è qui inteso nell'ordine dell'esperienza, della memoria e dell'infanzia: i film sono per noi, per ciascun "uomo comune", l'insieme dei ricordi frammentari di poche immagini che tratteniamo, di immagini perdute o in perdita, supportate da una storia, quando c'è, che solo vagamente ricordiamo.


        [Quodlibet – 24,00 euro]


         


         


         


        Cinegamebook. Tutto quello che c'è da sapere sul cinema


        Pierre Murat e Michel Grisolia


        Non è solo un gioco, tanto meno è solo un libro sul cinema. Non è solo un dizionario e non è solo un libro di quiz. E' tutto questo insieme. Attraverso quiz, alette di carta, mascherine colorate, lucidi e una serie di agili schede dettagliate, il volume racconta e svela in modo puntuale e divertente i diversi aspetti della settima arte, concentrandosi di volta in volta su un genere, su un attore o un regista, su aspetti tecnici del cinema e del suo linguaggio o legati all'evoluzione del costume e della società.


        [Castoro – 35,00 euro]


         


         


        Guida ai film 2007


        Leonard Maltin


        Le schede di oltre 16mila film, complete di trama, giudizio, durata, attori principali e reperibilità sul mercato home video, lista dei migliori dvd e indice degli attori e dei registi. Alle schede dell'edizione originale, che vanno dal cinema dei pionieri alle ultime uscite, sono state aggiunte oltre settecento schede di film italiani, da Mario Monicelli a Carlo Verdone, da Pier Paolo Pasolini a Nanni Moretti. Un'opera che, fin dalla sua prima edizione (datata 1970), è stata continuamente rivista e aggiornata, ottenendo risultati di vendita senza precedenti.


        [Zelig – 12,90 euro]


         

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          LIBRI DI CINEMA – Le novità di novembre

          "L'opera multiforme di Bergman. Oltre il commiato: 1982 – 2003" a cura di Luciano De Giusti, "Cult series (vol. I). Le grandi narrazioni televisive nell'America di fine secolo" a cura di Franco Monteleone, "Quel fenomeno der Monnezza" a cura di Alberto Pallotta.

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          "L'OPERA MULTIFORME DI BERGMAN. Oltre il commiato: 1982 – 2003", curato da Luciano De Giusti, ripercorre l'ultima fase della carriera di Ingmar Bergman, che ha inizio nel 1982 con il suo congedo temporaneo dal cinema dopo il film Fanny e Alexander, e si conclude nel 2003 con l'uscita del suo ultimo film Saraband. Questo è uno dei periodi meno noti e indagati della sua vita e della sua arte. Eppure Bergman ha fatto sentire la sua presenza viva in altre forme. Ha intensificato l'attività di scrittura che si è manifestata in testi autobiografici, romanzi, sceneggiature, pièce teatrali e radiodrammi. Ha continuato a coltivare il suo primo amore per il teatro ma anche quello parallelo per il cinema, sia pure a destinazione televisiva.

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          [ Editrice IL Castoro – 23,50 euro ]


           


           


           


          "CULT SERIES (vol I). Le grandi narrazioni televisive nell'America di fine secolo", curato da Franco Monteleone, raccoglie sei saggi destinati  ad analizzare altrettante serie televisive. Dal mitico Twin Peaks all'iperscientifico CSI, dal caustico I Simpson allo yuppismo femminil-avvocatizio di Ally McBeal, dall'horror-giovanilistico di Buffy l'Ammazzavampiri al dramedy italo-mafioso dei Sopranos, sembra che nell'ultimo decennio la grande narrazione americana si sia trasferita dal cinema alla televisione. Forse non è sbagliato pensare che la serialità americana delle reti via cavo stia offrendo prodotti che superano per maturità e spessore narrativo gran parte del coevo cinema hollywoodiano.


          [ Dino Audino editore – 16,00 euro ]


           


           


           


          Nico Giraldi o Sergio Marrazzi? Il trucido o lo sbirro? Nell'immaginario collettivo del pubblico esiste solo "er Monnezza", borgataro romano interpretato da un grandissimo Tomas Milian, talvolta poliziotto e all'occorrenza ladro, dotato di un cuore d'oro e di un turpiloquio inarrivabile. E' a lui che è dedicato "QUEL FENOMENO DER MONNEZZA", il nuovo libro della casa editrice Un Mondo a Parte, curato Alberto Pallotta, con cui si inaugura la collana "Cult", destinata ad accogliere quei personaggi del cinema che negli anni hanno assunto proporzioni leggendarie, rappresentando al meglio la propria epoca e stabilendo al tempo stesso una sintonia particolare con gli spettatori di ogni generazione.


          [ Un mondo a parte – 17,50 euro ]

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