"L'innocenza di Clara", di Toni D'Angelo

chiara conti e alberto gimignani in L'innocenza di Clara

Emergono ancora gli ignoti spazi profondi dei luoghi nel cinema del regista napoletano, in cui più delle presenze si avvertono ombre, echi, rumori degli spari.  Un noir rarefatto, tra lo Chabrol anni '70 e Corsicato, che sembra lavorare più sulle suggestioni che sui gesti diretti. Forse questa astrazione rischia di spiazzare un po', ma questo è un film che s'insinua lentamente in testa

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

chiara conti e alberto gimignani in L'innocenza di ClaraNon è il ritorno su Napoli di Una notte né quello sugli spettri della memoria tra Castelporziano e Roma di Poeti. Ma è certo che i luoghi continuano ad avere una forte importanza nel cinema di Toni D'Angelo anche in quest'ultimo L'innocenza di Clara, che più che sfondi viventi diventano davvero degli 'ignoti spazi profondi'. Tra le cave di marmo di Carrara e i boschi della Lunigiana, più delle presenze si avvertono ombre, echi, rimbombi degli spari e soprattutto, rispetto le due opere precedenti, creano un muro con l'esterno tendendo a isolare i protagonisti.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Nato dalla suggestione di una storia vera, contaminato dalla lettura di I delitti esemplari di Max Aub, quest'ultimo film del cineasta napoletano segna un'ulteriore passo nella direzione certamente di un lavoro sul genere che però in questo caso non viene utilizzato nella riproposizione della sua struttura ma ne restano soprattutto dei frammenti di atmosfera.

Maurizio (Alberto Gimignani) e Giovanni (Luca Lionello), due quarantenni, sono amici sin dall'infanzia. Il primo ha investito tutti i suoi averi in una cava, l'altro, sposato e con una figlia introversa e ribelle, scolpisce statuette di marmo. Sono soprattutto accomunati da una passione che li unisce: la caccia. Un giorno Maurizio conosce Clara (Chiara Conti), donna affascinante e di grande vitalità che sposa subito. Lei vuole calarsi nei panni della moglie perfetta ma non ci riesce. E intanto inizia a diventare amica di Giovanni.

Un noir rarefatto quello che ha realizzato Toni D'Angelo, tra lo Chabrol anni '70 e l'elegante passionalità di Pappi Corsicato in Chimera, che sembra lavorare più sulle suggestioni che sui gesti diretti, che evita di far cadere attori come Chiara Conti (L'ora di religione con Bellocchio), Alberto Gimignani (molto attivo in Francia) e Luca Lionello (tra i lavori, La passione di Cristo di Mel Gibson e Cover Boy) in delle icone. Forse questa astrazione rischia di spiazzare un po', ma al tempo stesso va sottolineato comunque che il film segue delle linee coerenti dove, come in Una notte, i protagonisti si trasformano a tratti in delle emanazioni irreali (Clara sull'altalena, quasi reincarnazione di Jennifer Jones di Dieterle con dentro una felicità stridente). Resta invece maggiormente impressa quella sottile e persistente tensione soprattutto quando nulla sta accadendo ma si sente che può accadere qualcosa da un momento all'altro, come gli spostamenti del ragazzino sul motorino o le cene collettive.

L'innocenza di Clara, lavora lentamente sulla testa, forse più a distanza che di primo impatto. Per questo potrebbero emergere ancora delle linee interpretative che fino a questo momento non si è riusciti a cogliere.

 

Regia: Toni D'Angelo

Interpreti: Chiara Conti, Alberto Gimignani, Luca Lionello, Rossana Gentili, Irena Goloubeva, Giulio Beranek, Bobo Rondelli.

Distribuzione: Cinecittà Luce

Durata: 82'

Origine: Italia, 2012

--------------------------------------------------------------
CORSO COLOR CORRECTION con DA VINCI, DAL 5 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    3 commenti

    • L'ho visto ieri sera….semplicemente orribile!! privo di storia e di signifcato!

    • Decisamente poco riuscito. D'Angelo lavora troppo di sottrazione e finisce per soffocare i personaggi. E in un noir fondato su un triangolo amoroso, non riuscire a raccontare l'ossessione è una colpa imperdonabile

    • meraviglioso, il problema è che non si è più abituati in italia a vedere il cinema di spessore, se non raramente…….