#Locarno69 – “Girare è un orgasmo ininterrotto”. Incontro con Alejandro Jodorowsky
Uno show dell’artista cileno naturalizzato francese, un fiume in piena tra cinema arte e vita. Stasera riceverà il Pardo d’onore Swisscom
Più che un incontro sul cinema un vero e proprio show. Alejandro Jodorowsky, non solo regista ma anche poeta, filosofo, mimo, drammaturgo, studioso di tarocchi, fumettista saggista cileno naturalizzato francese è venuto oggi, a 87 anni per la prima volta a Locarno. Gli è stao infatti assegnato il Pardo d’onore Swisscom e stasera in Piazza Grande sarà proiettato il suo nuovo film, Poesìa sin fin, già portato a Cannes alla Quinzaine.
Jodorowsky ha coinvolto in ogni modo il pubblico presente. Ha chiesto ai presenti di prendersi per il mignolo e a un giornalista messicano-svizzero di unirsi alla sua compagna celebrando un ideale matrimonio con lui nella parte di un originale sacerdote, ha chiamato con sé la moglie di 45 anni più giovane e assecondato il desiserio di una ragazza in cerca di gioia che gli ha chiesto di essere abbracciata. Édouard Waintrop, il Delegato generale della Quinzaine che ha moderato l’incontro, lo ha guardato come rapito e incantato lasciando libero quello che è stato un vero e proprio fiume in piena.
70 anni di vita artistica
L’essere umano è infinito. C’è l’inconscio che è il nostro lato oscuro. Ci conosciamo lentamente e poi iniziamo a fare le cose. Voglio vivere fino a 120 anni. O almeno ci provo. Ho sempre fatto quello che mi piace fare. Sono sempre stato quello che sono e non quello che gli altri vogliono.
Il cinema tra arte e commercio
Il cinema è stato creato per fare i soldi, quindi costa tanto. Quando si fa arte è diverso percHè in quel caso non sempre si fa business. Per questo sono quasi sempre stato trattato come un alieno. Solo alla Quinzaine, dove ho presentato sia La danza de la realidad e Poesìa sin fin sono stato considerato membro del cinema.
La danza de la realidad e Poesìa sin fin
Sono i miei film autobiografici. Mancavo dal Cile da 70 anni. Dormivo appena cinque ore a notte. Sapevo che se sbagliavo una ripresa non la potevo più rifare. Però stare sul set e girare è stato un piacere, anzi un orgasmo ininterrotto. E in Poesìa sin fin circa 10.000 persone hanno partecipato al crowdfunding del film.
Attori
Quelli che lavorano per me prendono pochi soldi. Quindi devono avere una passione che li spinge a recitare. E quando sono sul set, sono come invasato.
Quando l’ho girato, sono divuto scappare dal Messico per andare negli tati Uniti per fare il montaggio. Sudavo sette camicie, ma proprio in senso letterale. Pensavo di stare davvero male. Alllora sono andaco da un medico cinese che aveva circa 100 anni che mi ha detto: “Se non ha un obiettivo chiaro nella sua vita, io non posso guarirla”.
Movimento Panico
Collettivo fondato dal regista stesso insieme a Fernando Arrabal e Roland Topor nel 1962 a Parigi
Io ero il più nevrotico, Topor il più creativo. Arrabal a sua volta aveva la freschezza di un bambino. O almeno io li vedevo così. Perché ognuno di noi vede gli altri in modo diverso e non come siamo o pensiamo di essere.
Tarocchi
Sono 72 carte che contengono la saggezza del mondo. Oggi penso di averli capiti, ma ci ho impiwegato 40 anni.
John Lennon
È vera la storia che per fare La montagna sacra mi hanno aiutato John Lennon e sua moglie Yoko Ono. Dopo El Topo eravamo disperati. Avevamo preso soldi in prestito e dovevamo restituirli entro tre mesi. Un hippie del film ha avuto l’idea di mostrare a John lennon il nostro film con un teatro pieno. Gli è piaciuto e ce lo ha finanziato.
È la domanda che mi faccio sempre. La mia colonna vertebrale è la poesia che è una delle 3 Grazie insieme la Verità e la Bellezza. Il lavoro dell’artista non è quello di criticare ma di considerare gli altri come parte di noi. L’arte e la vita sono una cosa unica.
Donne e figli
All’inizio della mia vita non capivo le donne. Poi nel corso degli anni ho imparato ad amare. Prima, come nevrotico, cercavo donne nevrotiche. Poi a 74 anni ho conosciuto l’amore della mia vita, Pascale (e la chiama vicino a sé). Siamo sposati da 10 anni e lei fa i costumi dei miei film.
Immaginazione
Con la mia immaginazione potrei essere come Spielberg. Ma non sono un commerciante. Lo era mio padre ed è per questo che ho sempre detestato questo mestiere.
Fallimenti e dolori
Certo, non tutto è andato sempre per il verso giusto nella mia vita. Il mio primo film, Il paese incantato, è stato un totale fallimento in quanto è stato mutilato dal produttore statunitense che gli ha tagliato tutta la parte surrealista. Quindi non era più il mio film. Per Tusk volevo filmare un combattimento tra elefanti ma non mi potevo avvicinare troppo. Allora a che serviva? Poi ho avuto un figlio di 24 anni morto di overdose. È difficile liberarsi dalle cose andate male.