Lucca Comics & Games 2015: lo sguardo anticonformista

Grandi maestri, nuovi spazi e un occhio già proiettato al 2016: la fiera del fumetto e dell’intrattenimento è un ponte fra epoche e linguaggi, che parla della realtà mentre guarda al fantastico

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La comunità del fumetto già guarda al 2016, quando Lucca Comics & Games taglierà il traguardo dei cinquant’anni con un’edizione “extralarge” di cinque giorni: nel frattempo, si tirano le somme dell’anno 2015, con cifre che parlano di 220 mila biglietti staccati (per un totale di presenze stimato in oltre 400.000 persone), 900 giornalisti accreditati, 582 eventi organizzati durante le quattro giornate e oltre 700 stand in una città pacificamente “occupata” per un’area di 75.000 metri quadri!

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Numeri enormi, all’interno di una manifestazione che quest’anno ha cercato di razionalizzare meglio l’offerta, e ci è riuscita, evitando la classica congestione del Sabato: merito di una più ampia distribuzione degli spazi, del tetto giornaliero dei biglietti e – ammettiamolo – anche di un pubblico più preparato, che ha saputo distribuirsi con maggior cognizione di causa lungo l’intero arco della manifestazione.

Vivere bene un appuntamento così impegnativo è il miglior modo per goderne poi le iniziative, dai concerti alle anteprime cinematografiche nelle sale del cinema Centrale e dell’Astra: di particolare interesse, in questo senso, il nuovo Garm Wars, di Mamoru Oshii, con cui l’autore giapponese continua a esplorare una tensione al trascendente in opposizione a una realtà impantanata nella perenne coazione a ripetere della guerra; e poi le anteprime dei nuovi classici dello Studio Ghibli, La tomba delle lucciole e Pioggia di ricordi (entrambi di Isao Takahata), in uscita a breve nei circuiti ufficiali. Ottima accoglienza anche per Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Mainetti, già visto al Festival di Roma e qui presentato insieme ai due cortometraggi Basette e Tiger Boy, che permettono di comprendere meglio l’approccio dell’autore, a metà fra la celebrazione pop e l’esplorazione del lato più problematico della realtà, con protagonisti in bilico su situazioni difficili, per i quali l’approdo al fantastico diventa un modo per conoscersi meglio e superare – laddove possibile – le difficoltà. Più sottotono, invece, gli eventi dedicati a Star Wars, nell’anno dell’uscita cinematografica dedicata a Il risveglio della Forza, che confermano la strategia promozionale molto “prudente”, forse per mantenere le sorprese sulla storia. Meglio hanno fatto le parate dei cosplayer e un pubblico che mai come quest’anno sembrava “preso” dal tema, con lunghe file agli stand tematici e abbigliamenti a tema – il ritorno in sala sembra effettivamente aver riacceso una passione altrimenti destinata a restare confinata nella sola nicchia dei cultori.

Un capitolo a parte va dedicato alle bellissime mostre tematiche, che hanno abbracciato gli ambiti più disparati dell’arte sequenziale, attraverso il comune denominatore offerto da autori e sguardi capaci di raccontare la realtà con spirito anticonformista. Si pensi a “Ach! Sturmtruppen di Bonvi”, ampia esposizione su una delle più celebri strisce umoristiche (e antimilitariste) del compianto autore modenese, che nel 1969 aveva presentato i suoi “soldaten” proprio a Lucca, al IV Salone del Fumetto. Un “ritorno a casa” nel ventennale della prematura scomparsa dell’artista, la cui carica irridente e l’inconfondibile tratto tondeggiante sono attualmente in fase di riproposta per Mondadori Comics.

Oppure si può considerare la mostra sul giovane e talentuoso Tuono Pettinato, autore delle biografie a fumetti di Garibaldi, Kurt Cobain, Alan Turing e del più recente Corpicino, sull’orrore dell’accanimento mediatico di fronte ai più tragici fatti di cronaca: il tutto attraverso uno stile caricaturale, ma capace di lasciare emergere un umorismo in grado di esaltare i paradossi dell’era contemporanea e una forte umanità. La mostra, si è distinta anche per l’ottima organizzazione dello spazio, con tanto di alter ego cartaceo dell’autore che illustrava le scelte artistiche delle varie opere, guidando costantemente il visitatore.

lucca2015manaraInfine, fra le altre, la mostra su Mister No, personaggio simbolico di Sergio Bonelli (o meglio, Guido Nolitta, secondo lo pseudonimo usato dall’editore quando passava dietro la macchina da scrivere), con il suo amore per l’avventura e l’indole refrattaria all’autorità, che permette di chiudere il cerchio di questo mini-percorso, fra realtà e trasfigurazione. Un’occasione non solo per ripercorrere quarant’anni di storia, ma anche per attingere alla collezione dello stesso Bonelli, con foto di viaggi amazzonici e memorabilia dell’amato Sud America. Un pezzo di cultura popolare che si intreccia con il vissuto di un grande uomo del fumetto.

La carica “istituzionale” dell’evento non ha perso quindi di vista la forza delle singole personalità e l’amore per la creatività nei modi più innovativi. In questo senso vanno inquadrate anche le celebrazioni e i premi. Come già nel 2014, anche quest’anno alcuni autori hanno impresso le loro mani nel cemento per la “Walk of Fame” del fumetto che sarà creata in città: il già citato Mamoru Oshii (regista, va ricordato, di Ghost in the Shell), Alfredo Castelli (sceneggiatore e scrittore, creatore di Martin Mystère), Milo Manara (fra i principali autori di fumetti italiani), James O’Barr (creatore de Il Corvo), Tanino Liberatore (autore di fumetti e pittore) Joe Dever (scrittore ed autore di giochi), Steven Moffat e Jamie Mathieson (autori per Doctor Who).

I premi Gran Guinigi 2015 sono invece stati assegnati come segue: Miglior Fumetto Breve o Raccolta: Natali Neri e altre storie di guerra di Fabio Visintin; Miglior Graphic Novel (ex aequo): Il porto proibito di Teresa Radice, Stefano Turconi e Il ladro di libri di Alessandro Tota e Pierre Van Hove; Miglior Serie (ex aequo); C’era una volta in Francia, di Fabien Nury e Sylvian Vallée e Last Man di Balak, Michaël Sanlaville e Bastien Vivès; Una Menzione è andata a From Here To Eternity, di Francesco Guarnaccia lucca2015premiatiMammaiuto, mentre il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato a La scimmia di Hartlepool, di Wilfrid Lupano e Jérémie Moreau. Interessante anche il premio Stefano Beani per un’Iniziativa Editoriale, assegnato a Gen di Hiroshima per la cura nella traduzione e il ricco apparato redazionale (spesso sottovalutato nel settore). Robert Kirman, il “papà” di The Walking Dead è invece il Miglior Sceneggiatore 2015, mentre lo spagnolo Roger Ibañez Ugena è il Miglior Disegnatore. Miglior Autore Unico è stato designato il fumettista israeliano Asaf Hanuka, autore de Il Divino, mentre ad Alfredo Castelli è andato il premio Maestro del Fumetto.

In attesa di vedere cosa ci riserverà l’edizione dei 50 anni, quindi, segnaliamo che dal 2016 l’evento si sdoppia, con la nascita di Collezionando, fiera “spin-off” dedicata a fumetto antiquariato e da collezione, presentata da Lucca Comics & Games (nella persona del direttore Roberto Genovese), insieme all’ANAFI (Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione, che ha in Paolo Gallinari il suo presidente) negli spazi del polo fieristico di Lucca Fiere & Congressi, il 19 e 20 Marzo prossimi. Nelle intenzioni degli organizzatori, il nuovo evento proverà a segnare un ritorno alle origini, nel segno di quei fumetti che restano l’ossatura della manifestazione principale, seppur all’interno di una formula più composita, dove trova spazio tutto ciò che crea e determina l’immaginario pop nella società contemporanea.

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