Michael Keaton, una seducente canaglia

 michael keaton

Attore solido, parlantina fulminante, nervosamente cinetico e dallo sguardo che riverbera quel caos seducente della follia che pochi hanno. Michael Keaton ora è Birdman, ma nella sua carriera è stato il folle spiritello Beetlejuice e il Batman più amato, un cronista d'assalto e un meraviglioso loser.  

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 michael keatonUna volta a Micheal Keaton hanno chiesto quali fossero i film  interpretati che più amava. L'attore ha risposto: Mister mamma (1983), Gung Ho – Arrivano i giapponesi (1986), Fuori dal tunnel (1988), Beetlejuice (1988), Batman (1989), Molto rumore per nulla (1993), Cronisti d'assalto (1994), e Live from Baghdad (2002). Ma è Beetlejuice quello che considera la sua migliore prova d'attore. Questo accadeva prima di Birdman, il film di Inarritu con cui l'attore 64enne ha vinto gli ultimi Golden Globe e si appresta a contendere ad attori ben più giovani l'Oscar come 'miglior attore protagonista' con il ruolo di di Riggan in Birdman. Vedremo. Il giro di boa di un'ottima carriera hollywoodiana inziata alla fine degli anni '70 e vissuta sulla cresta dell'onda per una ventina d'anni.

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Attore solido, parlantina fulminante, nervosamente cinetico e dallo sguardo che riverbera quel caos seducente della follia che pochi uomini hanno. Come non citare proprio Beetlejuice come lo specchio perfetto di queste qualità. Ma nella memoria di chi scrive c'è anche un camaleoncatico e straordinario Keaton/Hunt Stevenson in Gung Ho-Arrivano i Giapponesi di Ron Howard. Spavaldo americano che cerca di salvare la fabbrica d'automobili convincendo i giapponesi ad investire. Anche a costo di battersi sul campo di baseball. Capace di sublimare diversi registri, e la prima parte della sua carriera Keaton (in realtà il suo cognome è Douglas, ma ad Hollywood c'era già il figlio di Kirk ad  usarlo sarebbe stato un tantino difficile usarlo) su queste indubbie qualità.

 

E' così che sgomita negli anni '80 per farsi spazio in una cinema che preferisce attori ben più muscolari (Kurt Russell, Patrick Swayze, Mel Gibson, Bruce Willis, Sly Stallone, Arnold Schwarzenegger, Harrison Ford). Sono gli anni delle commedie e dei ruoli che esaltano la sua recitazione elettrica e coinvolgente. Ma nel 1989 per la carriera di Keaton arriva la svolta, lo chiama il suo amico Tim Burton con cui aveva lavorato solo due anni prima in Beetlejuice, catalizzando perfettamente nello spiritello la follia dell'attore, per il suo nuovo progetto: Batman. "Io e Tim abbiamo la stessa sensibilità", ha più volte dichiarato Keaton. Ed è indubbio che le sue prove migliori coincidano con le collaborazione con Burton. 

 

Ancora oggi Michael Keaton rimane l'uomo pipistrello più amato dagli appassionati del fumetto e della saga cinematografica. I vari Clooney, Val Kilmer, e i tre capitoli con Christian Bale (aspettiamo il prossimo Ben Affleck) non hanno scalfito il ricordo del cupo, solitario e darkissimo (anche nella voce) personaggio dei fumetti ideato da Bob Kane e Bill Finger per la DC Comics nel maggio 1939. Saranno due i capitoli della saga realizzati da Keaton-Burton (aggiungerei anche il formidabile Joker di Nicholson) una simbiosi che ha impressionato e plasmato l'immaginario dei ragazzi degli anni '90 creando una Gotham City memorabile. E' l'apice della carriera di Keaton, forse anche la rivincità rispetto ad un star-system che lo considerava un attore di seconda fascia. Seguiranno Molto rumore per nulla, My LifeCronisti d'assalto diretto da Ron Howard. Nel 1997 Tarantino lo chiama per interpretare Ray Nicolette in Jackie Brown. Per Keaton si chiude un decennio da meraviglioso 'loser'. 

 

Il nuovo millennio non sarà molto fortunato per l'attore. Live from Baghdad gli regala nel 2002 la sua prima candidatura ai Golden Globe per il ruolo del giornalista inviato in Iraq per seguire la Guerra de Golfo. Il giornalismo, l'informazione e la comunicazione sono una delle sue passione e la professione con la plasticità dei suoi (troppi) luoghi comuni lascia spazio alla dinamicità dell'attore. Negli ultimi anni la sua voce è stata protagonista più del suo volto, Cars, I Simpson, King of the Hill, Gary the rat. Nel 2007 partecipa alla mini serie tv spionistica The Company. A sessantanni alla porta del camerino bussa il fantasma dell'eroe per ricordagli chi è stato, Birdman chiude il cerchio di una carriera o forse apre una nuova prospettiva. Ma non sarà una statuetta d'oro a mettersi di traverso sulla strada di Michael Keaton. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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