“O Futebol” di Sergio Oksman vince il 56°Festival dei Popoli

Ecco tutti i documentari premiati per le varie sezioni in concorso

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Il documentario O Futebol del brasiliano Sergio Oksman, che racconta del rapporto tra il regista e suo padre, accomunati dalla passione per il calcio, ha vinto il Premio Miglior Lungometraggio del Concorso Internazionale al 56°Festivla dei Popoli. Il premio di 8.000 euro sarà assegnato dalla Giuria Internazionale, composta dal regista dei Paesi Bassi Joss de Putter, dal produttore portoghese João Matos e dalla direttrice del festival FICUNAM di Città del Messico Eva Sangiorgi. Seguendo come traccia narrativa il campionato mondiale Brasile 2014, le cui partite intervallano gli incontri tra padre e figlio nell’arco di anni, Oksman riprende i momenti fatidici di riconciliazione familiare. Ecco la motivazione della giuria per l’assegnazione del premio: “Una storia che affronta con stile preciso i punti di tensione tra intimità e distanza, memoria e realtà, giudizio e stupore; e ci consegna al tempo stesso una rievocazione di una partita di calcio memorabile non solo nella storia dei mondiali di calcio ma anche nella storia del cinema”.

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Il Premio al Miglior Mediometraggio (4.000 euro) è andato alla regista francese Marie Moreau per Une partie de nous s’est endormie, la giuria ha motivato la scelta così: “Ci ha colpito l’austerità dello stile come base di un ritratto convincente che è al tempo intimo e fastidioso. È l’inizio di una grande regista”.

Ad un altro brasiliano è andato il Premio per il Miglior Cortometraggio (2.500 euro), ossia a Leonardo Mouramanteus per A festa e os cães. La giuria ha spiegato in questo modo la sua scelta: “Un film che ci ha entusiasmati per la straordinaria creatività della narrazione. Con mezzi limitati, per la maggior parte album di fotografie e ricordi narrati da voice over, ci viene offerta una storia universale di crescita e di abbandono di persone e luoghi. Soprattutto, abbiamo qui la prova del talento cinematografico di un giovane regista”. 

Il premio al miglior film etno-antropologico è andato a Babor Casanova del cittadino svizzero Karim Sayad, insignito della Targa Gian Paolo Paoli:“Un ritratto in profondità, in un sincero stile umanista, dei sogni di un gruppo di giovani che crescono in strade che non hanno nulla da offrire”.

Un premio particolare, ossia la pubblicazione e distribuzione nella collana dvd “Popoli doc”, è andato a Loro di Napoli dell’italiano Pierfrancesco Li Donni, per la sezione Premio Cinemaitaliano.info -CG Entertainment. La giuria, in questo caso composta dalla redazione di Cinemaitaliano.info, ha espresso questo giudizio nel merito della scelta:“Per aver saputo raccontare con grande stile la straordinaria vittoria di un gruppo di ragazzi molto bravi a tirare un calcio al pallone, e ancor più bravi nel tirare un calcio al razzismo. Un perfetto intreccio di storie di vita in una Napoli bella e multietnica”.

Il premio proposto dalla Regione Toscana, “Gli Imperdibili”, che dà la possibilità al film vincitore di essere incluso nel circuito di Cinema d’Essai della regione (quarantuno sale), è andato a If I Only Were that Warrior di Valerio Ciriaci, co produzione italo- americana. Ecco la motivazione della giuria, composta dai rappresentanti della Toscana Film Commission, AGIS, ANEC, FICE:Per la costanza e la determinazione con cui la produzione ha raccontato un tema difficile e sconosciuto ai più, costruendo collaborazioni internazionali e lavorando con costanza e metodo sul reperimento dei fondi. Siamo convinti che la rete degli Imperdibili possa dare il giusto credito a un soggetto che merita l’attenzione e l’interesse di tutta l’opinione pubblica”. 

In conclusione, il Premio MyMovies.it – Il cinema dalla parte del pubblico, è andato quest’anno a Sponde. Nel sicuro sole del Nord, coproduzione italo-francese, diretto da Irene Dionisio. (c.c.)

 

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