Ognuno ha diritto ad amare – Touch Me Not, di Adina Pintilie

Una ricerca sull’intimità. Con tre personaggi. Documentario sperimentale? Videoarte? Abbiamo scoperto il peggio del cinema rumeno. Orso d’oro alla 68° Berlinale

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Dai maggiori festival internazionali (Cannes e Berlino soprattutto) abbiamo scoperto il meglio del cinema rumeno: Lucien Pintilie, Christian Mungiu, Peter Călin Netzer, Cristi Puiu, Corneliu Porumboiu. Ecco, nella scorsa edizione della Berlinale abbiamo scoperto anche il peggio. Ognuno ha diritto di amare – Touch Me Not, vincitore dell’Orso d’oro, è indeciso tra documentario sperimentale, videoarte, cinema estremo che coniuga la componente visiva alla psiche umana. Il risultato è tutto e niente.

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Al centro, una ricerca sull’intimità. Sospesa tra realtà e finzione. Attraverso tre personaggi: Laura, Tómas e Christian. In un percorso sul contatto del corpo, sull’ossessione del guardare. Sfondo bianco, come per prepararsi ad un’installazione. Con i personaggi che portano sullo schermo se stessi e sono filmati come cavie umane. Dichiaratamente? Si, c’è la macchina da presa e anche uno schermo che mostra la scena che si sta riprendendo. Con la regista in campo. Però appaiono soltanto le forme di un provvisorio work in progress. Di un film che in realtà non sembra finire mai, che ha richiesto sette anni di preparazione con una quantità impressionante di materiale girato. Eppure questi 125 minuti sembrano comunque interminabili.

Un film sull’intimità senza intimità, sulle emozioni senza emozioni. E il confine tra l’essere se stessi e recitazione corre sul filo di una persistente ambiguità. E poi la macchina da presa che scorre sulle braccia. Come se l’obiettivo fosse un microscopio. Che deve ingrandire ogni particolare e ogni dettaglio. Come il capello sui vestiti. Potevano essere portati nel laboratorio di una puntata di Criminal Minds. Oppure è anche un trattato terapeutico: come avvicinarsi agli altri senza perdere noi stessi. Tanta roba. Così tanta che ti si rivolta contro. E si fa presto indigestione. In un’operazione dove non c’è scelta. Tutto ciò che è filmato diventa non solo necessario ma indispensabile. Invece l’approccio fisico è solo un inganno studiato a tavolino. Perché c’è solo distanza. E tra noi e quei personaggi sembra esserci un oceano. 

 

Titolo originale: Touch Me Not
Regia: Adina Pintilie
Interpreti: Laura Benson, Tómas Lemarquis, Christian Bayerlein, Grit Uhlemann, Adina Pintilie, Hanna Hofmann
Distribuzione: I Wonder Pictures
Durata: 125′
Origine: Romania/Germania/Repubblica Ceca/Bulgaria/Francia 2018

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