«Desideravo talmente tanto esprimere le emozioni di un personaggio solo attraverso lo sguardo, l'espressione del viso, senza l'artifizio del linguaggio, che non ho avuto difficoltà talmente forte è stata l'emozione. Tutto si risolve con lo sguardo, è stato emozionante e lavorare con Emma straordinario» queste le parole sul personaggio “Samira” di Elena Cotta durante la presentazione stampa del film Via Castellana Bandiera alla 70 Mostra d’arte Cinematografica di Venezia.

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Il 18 e 19 febbraio alla Casa del Cinema di Roma ci sarà  l’“Omaggio a Elena Cotta”: due giornate in cui è prevista assieme alla proiezione delle quattro puntate dello storico sceneggiato Tv Tessa, la ninfa fedele (regia di Mario Ferrero, martedì 18 febbraio dalle ore 15.30, Sala Kodak) anche quella de La leggenda del Piave, esordio cinematografico del 1952 per la regia di Riccardo Freda (mercoledì 19 febbraio, alle ore 16, Sala Deluxe). Prevista sempre per mercoledì la proiezione alle ore 18 di Terza Generazione, film dell’australiana Kate Woods, tratto dal bestseller “Looking for Alibrandi”: un racconto intergenerazionale di emigrati siciliani in Australia, divenuto testo di riferimento nelle scuole del paese. In questo film del 2000 Elena Cotta interpreta la nonna Katia Alibrandi, ruolo che le è valso una nomination agli Australian Film Industry Awards, gli Oscar australiani.

Infine, dal piccolo al grande schermo, verrà riproposto mercoledì alle 21, Via Castellana Bandiera. «Mi hanno fatto notare che nelle mie interpretazioni cinematografiche più recenti sebbene sia una milanese bionda con gli occhi azzurri, ho finito per interpretare una siciliana e una albanese. Eppure ai provini non ho potuto far altro che presentarmi per quello che sono; evidentemente risulto convincente come donna pienamente mediterranea, chissà?» racconta l’attrice che gestisce con la sua compagnia il Teatro Manzoni di Roma fin dal 1968. (s.p.)

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