Pete Davidson: Alive From New York

Coautore e protagonista del film di Judd Apatow The King of Staten Island, Pete Davidson è al centro dello spettacolo di stand-up comedy registrato live a New York appositamente per Netflix

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Per prepararsi all’arrivo in Italia di The King of Staten Island, diretto da Judd Apatow (Molto incinta, Funny PeopleUn disastro di ragazza) e di cui Pete Davidson è protagonista e co-autore, recuperiamo lo speciale Netflix a lui dedicato, Pete Davidson: Alive From New York.

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Come sottolineato da alcune battute irriverenti del comico, lo spettacolo di stand-up comedy è stato registrato appositamente per la piattaforma streaming e funge in un certo senso da anticipazione a ciò che vedremo nel film di Apatow (il backstage del film fa capolino tra le stills dei titoli di coda dello show).

Pete Davidson, con i suoi 26 anni, è una delle più giovani star del Saturday Night Live, nel quale ha lavorato dal 2014 al 2017, e oltre che in TV ha recitato in alcuni film (Un disastro di ragazza, Jesus Rolls – Quintana è Tornato!, Big Time Adolescence), ma la sua prima ‘vocazione’ è quella di stand-up comedian.

A renderlo amato dal pubblico è uno stile sincero e a volte brutale, quella che in gergo viene chiamata roast comedy (mettere sulla graticola per “arrostire” letteralmente di frecciate e cattiverie un soggetto prefissato), che prende spunto da fatti della propria vita privata per scherzare su argomenti quali marijuana, sesso, relazioni e esperienze imbarazzanti dell’adolescenza.

Soprattutto è l’autoironia a rendere le sue battute irresistibili per gli spettatori: quando sembra aver detto qualcosa di troppo ‘pesante’ è subito pronto a coinvolgere il pubblico anticipandone le reazioni “…ma vi assicuro che questo è il modo più delicato di dirlo, ne ho pensati ben cinque e questo è il più delicato: immaginate gli altri quattro…”.

In Pete Davidson: Alive From New York tornano le storie del vissuto dell’artista, dal suo vivere nello scantinato a casa della madre al gossip sviluppatosi intorno alla sua rottura con Ariana Grande, ma soprattutto traspare una profonda consapevolezza di sé nel riesaminare in stile irriverente e pungente alcuni dei momenti più a rischio della propria carriera, come il rapporto con Louis C.K., presentatore del SNL al suo primo anno di partecipazione, o l’infelice battuta ai danni del deputato statunitense Dan Crenshaw, che lo coinvolse in un vero e proprio scandalo politico.

Ma l’aspetto che prende più rilievo nel finale dello spettacolo è il rapporto con il padre, pompiere morto nelle operazioni di soccorso durante gli attentati al World Trade Center dell’11 settembre, quando Pete aveva solo 7 anni.
Avendo pochi ricordi propri, Davidson racconta di aver cercato degli ex colleghi del padre che vivono ancora a Staten Island e aver scoperto delle storie assurde e sorprendenti, che, insieme ai racconti della propria adolescenza, sono il tema centrale di The King of Staten Island, secondo il classico autobiografismo apatowiano in stile Questi sono i 40 o The Big Sick. Il film con Pete Davidson è disponibile in vod in Patria dallo scorso 12 giugno, ma è ancora senza una distribuzione italiana.

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