"Possession – Una storia romantica" di Neil LaBute

Creando un parallelo tra le due storie, il regista sceglie non la sovrapposizione ma la fusione degli eventi; il continuum scenografico e narrativo non appiattisce però le inevitabili differenze temporali

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Tratto dall'omonimo romanzo di A.S. Byatt del 1990, Possession è la quarta pellicola diretta da Neil LaBute, dopo Nella società degli uomini,  Amici & vicini, e Betty Love premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes del 2000. Questa volta l'autore americano si cimenta con il romanzo letterario ed in particolare con uno dei libri inglesi più apprezzati degli anni '90. Maud Bailey (Gwyneth Paltrow) è una brillante studiosa inglese della vita e delle opere della poetessa vittoriana Christabel LaMotte (Jennifer Ehle). Roland Michell (Aaron Eckhart – protagonista del primo e terzo film del regista) è un americano che ha ottenuto una borsa di studio a Londra per approfondire le ricerche sul grande poeta Randolph Henry Ash (Jeremy Northam). In occasione del centenario della sua nascita, i due giovani ricercatori scoprono un carteggio amoroso inedito tra i due poeti. La scoperta li porterà a rivivere il romantico viaggio di quei due amanti appassionati di oltre 100 anni fa.

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Come il passato possa influire sul presente; la scoperta di alcune lettere, simboleggianti il passato, aiuta i due protagonisti a ritrovare se stessi, così restii ad abbandonarsi. Si compie un'operazione di "archeologia emotiva". Non solo, ma ecco profilarsi lo spiazzante paradosso: la coppia vittoriana si dimostra sicuramente più emancipata, appassionata e coraggiosa di quella odierna, carica della nostra cronica angoscia post-freudiana.


Creando un parallelo tra le due storie, il regista sceglie non la sovrapposizione ma la fusione degli eventi; il continuum scenografico e narrativo non appiattisce però le inevitabili differenze temporali. Se il periodo vittoriano è ricco di emozioni intense ma privo dell'aspetto giallistico, quello moderno lascia poco tempo per Roland e Maude, solo il tempo di innamorarsi e non toccarsi. Il passato è rivissuto nello stesso spazio, ma non nello stesso ambiente; non vi sono salti nel tempo ma soltanto mescolanze scorrevoli. I flashback rinterpretano ciò che è accaduto attraverso una sensibilità moderna. LaBute non taglia su un'altra storia, quando alterna le due epoche, ma, attraverso l'immaginazione di Maude e Roland, compie la ricostruzione. Nell'epoca di mutamenti sociali, Charles Darwin pubblicava L'origine della specie, incrinando la fede vittoriana e creando un clima di incertezza che contrapponeva scienza e religione; è in questo quadro che si muovono i due poeti travolti dalla passione. Contro ogni conformismo, Ash e LaMotte testimoniano il desiderio di ribellione verso l'evoluzione e il determinismo sociale, che in quegli nasceva e avrebbe segnato il mondo del secolo seguente. Ma quali segni sono ancora visibili oggi? Maude e Roland, forse artisti mancati, temono l'intensità dello struggimento. La poesia vittoriana, straordinaria forma d'espressione dal fascino gotico per le sue modalità libere e creative, apre le porte del passato, dove tutto è proibito, nascosto, taciuto, per riscoprire le proprie emozioni.


 


Titolo  originale: Possession
Regia: Neil LaBute
Sceneggiatura: David Henry Hwang, Laura Jones, Neil LaBute dal romanzo di A. S. Byatt
Fotografia: Jean-Yves Escoffier
Montaggio: Claire Simpson
Musica: Gabriel Yared
Scenografia: Luciana Arrighi
Costumi: Jenny Beavan
Interpreti: Gwyneth Paltrow (Maud Bailey), Aaron Eckhart (Roland Michell), Jeremy Nortam (Randolph Henry Ash), Jennifer Ehle (Christabel LaMotte), Lena Headey (Blanche Glover), Holly Aird (Ellen Ash), Toby Stephens (Fergus Wolfe), Trevor Eve (Cropper), Tom Hickey (Blackadder), Georgia Mackenzie (Paola)
Produzione: Barry Levinson, Paula Weinstein per Baltimore/Spring Creek Pictures
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Durata: 101'
Origine: Usa, 2002


 

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