Programmazione Cinema dei Piccoli

Da febbraio ad aprile 2011

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Cinema per bambini e ragazzi
Ogni mercoledì pomeriggio spazio ai bambini e ragazzi con alcune chicche della Cineteca Nazionale. Fino alla metà di marzo un ciclo dedicato al maestro dell’animazione italiana Bruno Bozzetto (West and soda, Vip, mio fratello superuomo, Il signor Rossi cerca la felicità, Allegro non troppo, Il sogni del signor Rossi, Le vacanze del signor Rossi), seguito da piccoli classici come Il giro del mondo degli innamorati di Peynet di Cesare Perfetto e Putiferio va alla guerra di Roberto Gavioli. Il 30 marzo la giornata è interamente dedicata ai capolavori della coppia Gianini-Luzzati: La gazza ladra, L’italiana in Algeri, Pulcinella e Il flauto magico. Ad aprile alcuni film per ragazzi degli anni Settanta: la versione cinematografica del Sandokan di Sollima (La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa!), Zanna bianca di Lucio Fulci, i rarissimi Abbasso tutti, viva noi di Gino Manginie Gli ultimi angeli dell’attore e produttore Enzo Doria (proposto prima de I pugni in tasca prodotto dallo stesso Doria).
 
Omaggi ai grandi registi del cinema italiano
La Cineteca Nazionale rende omaggio ai grandi registi del cinema italiano con una serie di brevi cicli di film. Si comincia, con Mario Monicelli, recentemente scomparso, del quale potremmo rivedere tre film codiretti con Steno, il divertente Al diavolo la celebrità con l’inimitabile Mischa Auer e il pugile Marcel Cerdan, il capolavoro Guardie e ladri con la coppia Totò-Fabrizi e l’impietoso ritratto della borghesia de Le infedeli. Chiudono il ciclo il raro Padri e figli e il restauro di Totò e Carolina, film bersagliato dalla censura. Il secondo ciclo è dedicato al cinema neorealista di Giuseppe De Santis con Caccia tragica, Riso amaro, Non c’è pace tra gli ulivi e Roma ore 11, poi è la volta di Vittorio De Sica con 4 capisaldi del cinema italiano: Sciuscià, Ladri di biciclette, Matrimonio all’italiana, Il giardino dei Finzi-Contini. L’ultimo ciclo di febbraio ripercorre il cinema anni Cinquanta di Luchino Visconti (Bellissima, Senso e Le notti bianche) con un’incursione negli anni Settanta con Gruppo di famiglia in un interno, che chiude il cerchio del cinema viscontiano.
A marzo la raffinata sensibilità di Mario Soldati, regista da riscoprire a cavallo tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta (Dora Nelson, Piccolo mondo antico, Fuga in Francia, La mano dello straniero e il restaurato Quartieri alti), e nello stesso periodo il Rossellini più classico di Paisà, del dittico bergmaniano Viaggio in Italia e Europa ’51 e del Totò di Dov’è la libertà, idealmente preceduti dal restauro de La nave bianca. Più dilatato nel tempo e nello spazio l’omaggio a Pietro Germi, dalla Sicilia di In nome della legge e Divorzio all’italiana, al Veneto di Signore & signori e alle Marche di Alfredo Alfredo con Dustin Hoffman. Si prosegue con il cinema “civile” di Francesco Rosi, La sfida, Le mani sulla città, Lucky Luciano e Cadaveri eccellenti, accompagnati dalla fiaba in costume C’era una volta con Sophia Loren e Omar Sharif. Chiude la programmazione di marzo l’omaggio a Pier Paolo Pasolini con i primi film, Accattone e Mamma Roma, l’apologo Uccellacci e uccellini e la borghesia onnivera di Porcile e del restaurato Teorema.
Ad aprile spazio al cinema italiano degli anni Sessanta e Settanta, dalle commedie di Dino Risi (Il mattatore e Il sorpasso e le trasposizioni dei romanzi di Giovanni Arpino Profumo di donna, da Il buio e il miele, e Anima persa) alle maschere grottesche di Marco Ferreri (L’ape regina, Una donna scimmia, L’harem, Il seme dell’uomo e il restaurato Dillinger è morto), dalla ribellione cinefila di Bernardo Bertolucci (La luna, Ultimo tango a Parigi, Partner, La strategiadel ragno) a quella psicologica di Marco Bellocchio (I pugni di tasca, La Cina è vicina, Nel nome del padre, Il principe di Homburg).
 
I restauri della Cineteca Nazionale
Ogni venerdì sera viene presentato un film restaurato dalla Cineteca Nazionale. A completamente del ciclo sui grandi registi del cinema italiano vengono proposti Totò e Carolina di Monicelli, Quartieri alti di Soldati, La nave bianca di Rossellini, Cadaveri eccellenti di Rosi, Teorema di Pasolini, Dillinger è morto di Ferreri, mentre in altri casi si è proceduto per affinità elettive: Una lettera all’alba di Giorgio Bianchi associato al neorealismo di De Santis, Margherita fra i tre di Ivo Perilli accostato al De Sica regista (Perilli aveva sceneggiato alcuni dei capolavori di Camerini interpretati da De Sica: Darò un milione e Grandi magazzini), La Tosca di Carlo Koch, iniziato da Renoir, proposto nel ciclo su Visconti, assistente di Koch; Nel blu dipinto di blu (Volare) di Piero Tellini insieme al cinema di Germi; La suora giovane di Bruno Paolinelli accanto alle trasposizioni di Dino Risi di altri romanzi di Arpino; Casa Ricordi di Carmine Gallone con i melodrammi di Bertolucci; Io sono autarchico di Nanni Moretti in parallelo al cinema di Bellocchio.
 
Generica(mente) cult
«A fine settembre del 1989 io e Giovanni Buttafava avremmo dovuto chiudere un libro che si sarebbe intitolato Italian Cult Movie. Come spesso capita, non rispettammo le dati di consegna. E non lo riuscimmo a fare neppure l’anno successivo, perché Giovanni, improvvisamente e con profondo dolore, ci lasciò. […] Se era snob e poco accettato parlare di cult movies – Giovanni li aveva ribattezzati in italiano “film santi” – cosa sarebbe stato trattare i nostri amati trashioni italiani, […] i musicarelli, i poliziotteschi, i film d’autore sballati […]? Strasnob? E come li avremmo definiti con un termine chiaro per tutti? Stracult? No. Allora i tempi non erano maturi. […] Ma gli anni ’90 hanno portato molte sorprese. Quello che sembrava snob o elitario, piano piano, grazie alla continua riproposta televisiva, stava diventando popolare. […] E stavano nascendo le prime fanzine italiane, come Nocturno e Amarcord con servizi e interviste dedicate ai nostri maestri della serie Z». Sono solo alcuni stralci della toccante introduzione di Marco Giusti alla prima edizione del suo Dizionario dei film italiani. Stracult in cui descriveva la nascita di un gusto, di una sensibilità nuova verso territori, autori, opere allora tutte da (ri)scoprire. Grazie a cinefili e critici come Goffredo Fofi, Enrico Ghezzi, Teo Mora, Carlo Bocci, Stefano Della Casa, Tatti Sanguineti, Sergio Grmek Germani, Baldo Vallero, Piero Tortolina, Enzo Ungari, Marco Melani, Lorenzo Codelli e di molti altri. Erano gli anni cui si sperimentava sulle pagine di nuove riviste di cinema, su interessanti collane di volumi imperdibili («Il Patalogo», in primis) e su grandi operazioni culturali (le notti folli di Massenzio) su quelle particolari associazioni culturali chiamate cineclub: l’Officina Filmclub e L’occhio, l’orecchio, la bocca a Roma, il Movie Club a Torino, il Filmstory a Genova. Ora che però tutto è stato sdoganato e tutto è diventato paradossalmente di culto, dalla fisicità prorompente di Bombolo ai rumori gastrointestinali di un Alvaro Vitali, urge la necessità di una selezione del cosiddetto cinema di genere. Ecco allora tredici film che spaziano dal gotico (La maschera del demonio, 5 tombe per un medium, La cripta e l’incubo), al peplum (Maciste all’inferno), al thriller (L’uccello dalle piume di cristallo, Non si sevizia un paperino, Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave, L’etrusco uccide ancora) senza dimenticare i noir e i polizieschi (Città violenta, Tony Arzenta, I bastardi, Milano calibro 9, Autostop rosso sangue) per creare un’ideale mappatura di autori di piccoli capolavori e non di semplici artigiani intrappolati in prodotti seriali e anonimi.
 
I capolavori del cinema mondiale
I corpi e i volti del bel tempo che fu. Il cinema che non muore soprattutto se muto in modo tale che l’immagine sia ancora più misteriosa. Dodici film racchiusi in tre rassegne per raccontare la magia del cinema mondiale. A cominciare proprio dai volti per antonomasia: quelli femminili. Quattro eroine del cinema muto coniuga volentieri la sensualità con la seduzione attraverso la natura ossimorica del cinema così illusoriamente materica, così fisicamente immateriale perché costituita da luci ed ombre. Si comincia con il primo film americano di Murnau, Aurora, che non solo è un’opera fondamentale per gli sviluppi del cinema dell’emigrazione e del cinema americano in generale, ma anche una grande storia d’amore: sedotto da una vamp di città, un campagnolo, marito e padre, medita di sbarazzarsi della moglie, annegandola durante una gita in barca, ma ci ripensa. Arrivati in città, i due si riconciliano, trasformando il loro breve soggiorno in un secondo e allegro viaggio di nozze. Ma non tutto fila liscio… Vincitore di tre premi Oscar: miglior film artistico (premio subito abolito), migliore attrice (Janet Gaynor, anche per Settimo cielo e La piccola santa); migliore fotografia (Charles Rosher e Karl Struss che non nascondono reminiscenze di luce espressionista). Si prosegue con la seduzione femminile come maledizione attraverso la straordinaria, morbida, luminosissima bellezza di Louise Brooks, protagonista assoluta di Lulù di Georg Wilhelm Pabst. Altro corpo femminile attoriale è Lilian Gish, diretta dal più grande maestro del cinema svedese, Victor Sjostrom, orientato da sempre a una rappresentazione paesaggistica simbolica e vitale, con tonalità sempre molto tragiche. Il film in questione è Il vento e «pur trattandosi di un film muto, la suggestione sonora che il regista riesce a ottenere nelle inquadrature delle persiane che sbattono e della sabbia che fa mulinelli “ha qualcosa di rovente, qualcosa che non si era mai “sentito” sullo schermo” (Lourcelles)» (Paolo Mereghetti). Per finire: La passione di Giovanna d’Arco, ovvero l’eroina femminile per antonomasia (Renée Falconetti), spogliata di qualsiasi trucco (anche la rasatura è autentica), illuminata da Rudolph Maté, sadicamente “sezionata” da inquadrature implacabili da parte di Carl Theodor Dreyer. Ma il cinema ha raccontato da sempre delle passioni torbide e delle magnifiche ossessioni. Si comincia con Rapacità del genio assoluto Erich von Stroheim. «L’opera che ne uscì era gigantesca e la produzione volle ridurne le proporzioni; ma la riduzione fattane da Stroheim non fu soddisfacente […], e, toltagliela di mano, la produzione la portò a un quarto. Stroheim la rinnegò, eppure si tratta – nonostante tutto – di un film grandissimo, il cui realismo spietato ha tutti i crismi della genialità precorritrice. Il denaro, l’invidia, l’amore, la quotidianità di vite piccole e meschine emergono con una forza che per quei tempi dovette essere quasi intollerabile»(Franco La Polla). Si prosegue con un maestro del barocchismo visivo, Joseph von Sternberg, con il suo Shanghai express: «3° dei 6 film Sternberg-Dietrich-Paramount e il più hollywoodiano, quello che ebbe più successo. Inverosimile melodramma esotico e ferroviario, intriso di sadismo, in funzione della carica erotica di M. Dietrich, idolo enigmatico esaltato oltre misura dai costumi di Travis Benton» (Morando Morandini). Ma l’amour fou può essere vissuto come un lento e inesorabile flashback come accade al protagonista, uno strepitoso Jean Gabin, nel film chiave del cosiddetto realismo poetico del cinema francese: Il porto delle nebbie di Marcel Carné con la sceneggiatura di Jacques Prévert. Forse, però, il sentimento che esprime meglio l’ossessione amorosa è proprio la gelosia e non è mai stata raccontata in modo così emozionante in scrittura da William Shakespeare e al cinema da Orson Welles con una tragedia universale: l’Otello. Ma la magia del cinema è anche l’illusione di realismo o più rosselinianamente lo splendore del vero. Si comincia e si finisce con due film del maggior documentarista statunitense: Robert Flaherty. Ingaggiato da una ditta di pellicce francese, girò il suo primo capolavoro sulla vita di un eschimese, Nanuk l’eschimese, opera dai toni semplici e partecipi nella sua ammirevole conquista di oggettività. Il suo penultimo film, Louisiana Story, è un altro capolavoro: la selvaggia natura del luogo viene “visitata” attraverso il viaggio di un ragazzo tra le paludi. Dalla palude come protagonista si passa a un altro tipo di paesaggio, più onirico e surreale, quello marino del secondo e ultimo film di Jean Vigo, L’Atalante: «La storia della chiatta errante, simbolo dell’emarginazione ma non della pacificazione, si traduce nel film nella rabbia controllata di chi vive ai margini con la consapevolezza di un fallimento pratico, ma non di uno sbaglio teorico» (Sandro Toni). Ma gli emarginati sono anche cinque spiantati che miracolosamente vincono alla lotteria e decidono di aprire un bar. La bella brigata di Julien Duvivier è un perfetto esempio di film che interpreta con più fedeltà gli ideali del Fronte popolare, dove la realizzazione delle ambizioni individuali è subordinata a quella del progetto collettivo.
 
mercoledì 2 febbraio
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
West and soda di Bruno Bozzetto (1965, 86’)
 
ore 20.45 omaggio a Mario Monicelli
Al diavolo la celebrità di MarioMonicelli e Steno (1949, 95’)
 
giovedì 3 febbraio
ore 18.45 Guardie e ladri di Mario Monicelli e Steno (1951, 105’)
ore 20.45 Le infedeli di Mario Monicelli e Steno (1952, 95’)
 
venerdì 4 febbraio
ore 18.45 Padri e figli di Mario Monicelli (1957, 104’)
 
ore 20.45 i restauri della Cineteca Nazionale
Totò e Carolina di Mario Monicelli (1955, 92’)
restauro Cineteca Nazionale e Cineteca di Bologna 1999-2003
 
sabato 5 febbraio
ore 20.45 generi(camente) cult
La maschera del demonio di MarioBava (1960, 88’)
 
domenica 6 febbraio
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
Aurora di Friedrich Wilhelm Murnau (1927, 75’, didasc. it.)
 
mercoledì 9 febbraio
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
Vip, mio fratello superuomo di Bruno Bozzetto (1968, 83’)
 
ore 20.45 omaggio a Giuseppe De Santis
Caccia tragica di Giuseppe De Santis (1946, 89’)
 
giovedì 10 febbraio
ore 18.45 Riso amaro di Giuseppe De Santis (1948, 109’)
ore 20.45 Non c’è pace tra gli ulivi di Giuseppe De Santis (1949, 102’)
 
venerdì 11 febbraio
ore 18.45 Roma ore 11 di Giuseppe De Santis (1951, 106’)
 
ore 20.45 i restauri della Cineteca Nazionale
Una lettera all’alba di GiorgioBianchi (1948, 94’)
restauro Cineteca Nazionale 2008
 
sabato 12 febbraio
ore 20.45generi(camente) cult
Maciste all’inferno di Riccardo Freda (1962, 91’)
 
domenica 13 febbraio
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
Lulù di Georg Wilhelm Pabst(1928, 87’, didasc. it.)
 
mercoledì 16 febbraio
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
Il signor Rossi cerca la felicità di Bruno Bozzetto(1976, 62’)
 
ore 20.45 omaggio a Vittorio De Sica
Sciuscià di VittorioDe Sica (1946, 91’)
 
giovedì 17 febbraio
ore 18.45 Ladri di biciclette di Vittorio De Sica (1948, 90’)
ore 20.45 Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica (1964, 102’)
 
venerdì 18 febbraio
ore 18.45 Il giardino dei Finzi-Contini di Vittorio De Sica (1970, 94’)
 
ore 20.45 i restauri della Cineteca Nazionale
Margherita fra i tre di IvoPerilli (1942, 69’)
restauro Cineteca Nazionale e Museo del Cinema di Torino 2009
 
sabato 19 febbraio
ore 20.45 generi(camente) cult
La cripta e l’incubo di Camillo Mastrocinque (1964, 85’)
 
domenica 20 febbraio
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
Il vento di VictorSjostrom (1928, 72’, didasc. ingl.)
 
mercoledì 23 febbraio
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
Allegro non troppo di BrunoBozzetto (1977, 84’)
 
ore 20.45omaggio a Luchino Visconti
Bellissima di Luchino Visconti (1951, 114’)
 
giovedì 24 febbraio
ore 18.45 Senso di Luchino Visconti (1954, 123’)
ore 20.55Le notti bianche di Luchino Visconti (1957, 101’)
 
venerdì 25 febbraio
ore 18.45 Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti (1974, 121’)
 
ore 20.55i restauri della Cineteca Nazionale
Tosca di CarlKoch 105’ (1941, 102’)
restauro Cineteca Nazionale 2009
 
sabato 26 febbraio
ore 20.45 generi(camente) cult
5 tombe per un medium di Massimo Pupillo (1965, 89’)
 
domenica 27 febbraio
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
La passione di Giovanna d’Arco di Carl Theodor Dreyer(1928, 80’; didasc. dan.)
 
mercoledì 2 marzo
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
I sogni del signor Rossi di Bruno Bozzetto (1978, 67’)
 
ore 20.45 omaggio a Mario Soldati
Dora Nelson di Mario Soldati (1939, 79’)
 
giovedì 3 marzo
ore 18.45 Piccolo mondo antico di Mario Soldati (1941, 107’)
ore 20.45Fuga in Francia di Mario Soldati (1948, 104’)
 
venerdì 4 marzo
ore 18.45La mano dello straniero di Mario Soldati (1954, 86’)
 
ore 20.45 i restauri della Cineteca Nazionale
Quartieri alti di Mario Soldati (1945, 82’)
restauro Cineteca Nazionale 2006
 
sabato 5 marzo
ore 20.45 generi(camente) cult
L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento (1970, 96’)
 
domenica 6 marzo
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
Rapacità di Erich von Stroheim (1924, 108’; didasc. ingl.)
 
mercoledì 9 marzo
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
Le vacanze del signor Rossi di Bruno Bozzetto (1981, 75’)
 
ore 20.45 omaggio a Roberto Rossellini
Paisà di Roberto Rossellini (1946, 133’)
 
giovedì 10 marzo
ore 18.45 Europa ’51 di Roberto Rossellini (1952, 119’)
ore 20.55 Viaggio in Italia di Roberto Rossellini (1953, 82’)
 
venerdì 11 marzo
ore 18.45 Dov’è la libertà di Roberto Rossellini (1954, 91’)
 
ore 20.45 i restauri della Cineteca Nazionale
La nave bianca di Roberto Rossellini (1941, 72’)
restauro Cineteca Nazionale 2007
 
sabato 12 marzo
ore 20.45 generi(camente) cult
Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci (1972, 105’)
 
domenica 13 marzo
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
Shanghai express di Josefvon Sternberg (1932, 79’; dopp. it.)
 
mercoledì 16 marzo
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
Il giro del mondo degli innamorati di Peynet di Cesare Perfetto (1974, 84’)
 
ore 20.45 omaggio a Pietro Germi
In nome della legge di PietroGermi (1949, 100’)
 
giovedì 17 marzo
ore 18.45 Divorzio all’italiana di PietroGermi (1961, 105’)
ore 20.45 Signore & signori di PietroGermi (1966, 120’)
 
venerdì 18 marzo
ore 18.45 Alfredo Alfredo di PietroGermi (1972, 110’)
 
ore 20.45 i restauri della Cineteca Nazionale
Nel blu dipinto di blu(Volare) di Piero Tellini (1959, 106’)
restauro Cineteca Nazionale 2008
 
sabato 19 marzo
ore 20.45 generi(camente) cult
Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave di Sergio Martino (1972, 96’)
 
domenica 20 marzo
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
Alba tragica di Marcel Carné (1939, 85’; dopp. it.)
 
mercoledì 23 marzo
ore 18.45cinema per bambini e ragazzi
Putiferio va alla guerra di Roberto Gavioli (1968, 92’)
 
ore 20.45 omaggio a Francesco Rosi
La sfida di Francesco Rosi (1957, 86’)
 
giovedì 24 marzo
ore 18.45 Le mani sulla città di Francesco Rosi (1963, 100’)
ore 20.45 C’era una volta di Francesco Rosi (1967, 117’)
 
venerdì 25 marzo
ore 18.45Lucky Luciano di Francesco Rosi (1973, 110’)
 
ore 20.45 i restauri della Cineteca Nazionale
Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi (1976, 120’)
restauro Cineteca Nazionale 2005
 
sabato 26 marzo
ore 20.45 generi(camente) cult
L’etrusco uccide ancora di Armando Crispino (1972, 106’)
 
domenica 27 marzo
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
Otello di Orson Welles (1952, 98’; dopp. it.)
 
mercoledì 30 marzo
ore 18.45cinema per bambini e ragazzi
La gazza ladra di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati (1964, 10’)
L’italiana in Algeri di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati (1968, 10’)
Pulcinella di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati (1973, 11’)
Il flauto magico di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati (1978, 48’)
 
ore 20.45 omaggio a Pier Paolo Pasolini
Accattone di Pier Paolo Pasolini (1961, 116’)
 
giovedì 31 marzo
ore 18.45 Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini (1962, 105’)
ore 20.45Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini (1966, 88’)
 
venerdì 1 aprile
ore 18.45 Porcile di Pier Paolo Pasolini (1969, 98’)
 
ore 20.45i restauri della Cineteca Nazionale
Teorema di Pier Paolo Pasolini (1968, 98’)
restauro Cineteca Nazionale 2005
 
sabato 2 aprile
ore 20.45 generi(camente) cult
I bastardi di Duccio Tessari (1968, 102’)
 
domenica 3 aprile
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
Nanuk l’eschimese di Robert J. Flaherty (1922, 61’; didasc. it.)
 
mercoledì 6 aprile
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa! diSergio Sollima (1977, 124’)
 
ore 20.55 omaggio a Dino Risi
Il mattatore di Dino Risi (1960, 103’)
 
giovedì 7 aprile
ore 18.45 Il sorpasso di Dino Risi (1962, 107’)
ore 20.45Profumo di donna di Dino Risi (1974, 103’)
 
venerdì 8 aprile
ore 18.45 Anima persa di Dino Risi (1976, 102’)
 
ore 20.45 i restauri della Cineteca Nazionale
La suora giovane di Bruno Paolinelli (1964, 100’)
restauro Cineteca Nazionale 2008
 
sabato 9 aprile
ore 20.45 generi(camente) cult
Tony Arzenta di Duccio Tessari (1973, 114’)
 
domenica 10 aprile
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
L’Atalante di JeanVigo (1934, 78’; v.o.)
 
mercoledì 13 aprile
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
Zanna Bianca di Lucio Fulci (1973, 103’)
 
ore 20.45 omaggio a Marco Ferreri
Una storia moderna: L’ape regina di Marco Ferreri (1963, 91’)
 
giovedì 14 aprile
ore 18.45 La donna scimmia di Marco Ferreri (1964, 90’)
ore 20.45L’harem di Marco Ferreri (1967, 96’)
 
venerdì 15 aprile
ore 18.45 Il seme dell’uomo di Marco Ferreri (1969, 105’)
 
ore 20.45 i restauri della Cineteca Nazionale
Dillinger è morto di Marco Ferreri (1968, 94’)
restauro Cineteca Nazionale 2007
 
sabato 16 aprile
ore 20.45 generi(camente) cult
Città violenta di Sergio Sollima (1970, 109’)
 
domenica 17 aprile
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
La bella brigata di Julien Duvivier (1936, 96’; dopp. it.)
 
mercoledì 20 aprile
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
Abbasso tutti, viva noi di Gino Mangini (1974, 90’)
 
ore 20.45 omaggio a Bernardo Bertolucci
La luna di Bernardo Bertolucci (1979, 142’)
 
giovedì 21 aprile
ore 18.45 Partner di Bernardo Bertolucci (1968, 108’)
ore 20.45Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci (1972, 129’)
 
venerdì 22 aprile
ore 18.45 La strategia del ragno di Bernardo Bertolucci (1970, 99’)
 
ore 20.45 i restauri della Cineteca Nazionale
Casa Ricordi di CarmineGallone (1954, 126’)
restauro Cineteca Nazionale 2009
 
sabato 23 aprile
ore 20.45 generi(camente) cult
Milano calibro 9 di Fernando Di Leo (1972, 100’)
 
domenica 24 aprile
ore 20.45 i capolavori del cinema mondiale
Louisiana Story di Robert Flaherty(1948, 77’; dopp. it.)
 
mercoledì 27 aprile
ore 18.45 cinema per bambini e ragazzi
Gli ultimi angeli di Enzo Doria (1977, 100’)
 
ore 20.45 omaggio a Marco Bellocchio
I pugni in tasca di Marco Bellocchio (1965, 108’)
 
giovedì 28 aprile
ore 18.45 La Cina è vicina di Marco Bellocchio (1967, 108’)
ore 20.45Nel nome del padre di Marco Bellocchio (1972, 107’)
 
venerdì 29 aprile
ore 18.45 Il principe di Homburg di Marco Bellocchio (1997, 85’)
 
ore 20.45i restauri della Cineteca Nazionale
Io sono un autarchico di Nanni Moretti (1977, 97’)
restauro Cineteca Nazionale 2009
 
sabato 30 aprile
ore 20.45 generi(camente) cult
Autostop rosso sangue di Pasquale Festa Campanile (1977, 107’)
 
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