"Ritorno al futuro Parte II", di Robert Zemeckis

ritorno al futuro parte II

Back To the Future Part II anticipò le pratiche produttive contemporanee e venne prodotto insieme al terzo capitolo per poi essere distribuito separatamente. La sua genesi commerciale non è la sua unica virtù profetica. Il primo capitolo tornava agli anni cinquanta per salvare gli americani dal mostro reaganiano. Il secondo episodio dimostra che non basta tornare all'innocenza idealizzata dei fifties: si deve arrivare fino al mito della frontiera…

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ritorno al futuro parte IILa visione a posteriori di Back To the Future Part II accentua le virtù profetiche del sequel di Robert Zemeckis. La prossimità incombente del 2015 permette di fare l'elenco delle invenzioni che si sono effettivamente realizzate: la Mattel non ha mai commercializzato il suo skateboard-hovercraft ma adesso si può leggere il giornale su una tavoletta elettronica come il signore che sfoglia USA Today sull'autobus di Hill Valley… La cittadina è un personaggio fondamentale della saga dei viaggi nel tempo: le sue dimensioni limitate e la composizione della sua popolazione non sono soltanto una citazione al cinema di Frank Capra. Il suo ruolo è molto simile a quello di Magic Town di William A. Wellman: i suoi cittadini sono un campione demoscopico attraverso cui è possibile prevedere l'avvenire americano. La necessità di ampliare e di moltiplicare le situazioni narrative è un'imposizione del sequel che non pregiudica la centralità della riflessione sugli anni ottanta: il decennio reaganiano viene trattato come un crocevia fondamentale dell'epopea nazionale. Il primo capitolo rintracciava le origini dello sbaglio e le correggeva nel passato: l'ingenuità idealizzata dei fifties veniva depurata dai semi della contaminazione. Il secondo episodio mostra le inevitabili conseguenze di un'inclinazione inestinguibile: Marty McFly non può immunizzarsi dal mito del successo ad ogni costo. Il protagonista non resiste alla tentazione di comprare un almanacco sportivo del futuro per diventare ricco con le scommesse. La sceneggiatura non solo propone un bivio morale ma si concentra sulla tendenza americana di trovare delle scorciatoie per accumulare denaro. Doc riesce a far rinsavire il suo compagno ma l'idea viene compiuta

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michael j. fox in ritorno al futuro parte IIcomunque da Biff Tannen: il ritorno nel 1985 è un incubo in cui l'annuario dei risultati lo ha trasformato in un emulo di Donald Trump e ha modificato la geografia urbana di Hill Valley fino a trasformarla nel trionfo del cattivo gusto.e del gioco d'azzardo. Il villain serve a muovere la storia ma la sua indole criminale è un male congenito della società americana: Marty McFly nel 2015 è un pessimo impiegato che vive in una periferia degradata e viene licenziato in videoconferenza per aver fatto una manovra poco chiara ai danni della Fujitsu Enterprise. Back To the Future Part II vuole dimostrare che non è più sufficiente tornare indietro nel 1955 per evitare la rovina naturale del sogno americano: l'unico modo per evitare il disastro è quello di retrocedere fino all''innocenza della frontiera nel 1885… Il film di Robert Zemeckis fu il primo a concepire l'idea di due film girati contemporaneamente per essere poi distribuiti separatamente: questa pratica non è l'unica premonizione del cinema che sarebbe stato. Il copione sfruttò l'impostazione dei salti spazio-temporali per creare un sistema di gimmick che richiedevano necessariamente l'ulteriore corollario di una spiegazione: la versione alternativa dell'ultima scena del primo episodio è solo una delle sovrapposizioni tra i due film. Back to the Future Part II aveva anticipato Damon Lindelof di quindici anni…

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Titolo originale: Back to the Future Part II

Regia: Robert Zemeckis

Interpreti: Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson, Elizabeth Shue

Distribuzione: Nexo Digital

Durata: 108'

Origine: Usa 1989

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