#RomaFF10: Game Therapy. Incontro con gli attori e il regista Ryan Travis

Favij, Zoda, Federico Clapis e Lorenzo Decarli presentano il film di Ryan Travis Game Therapy che vuole essere anche un monito contro il cyber bullismo

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Si è tenuto a Spazio Alice durante la Festa del Cinema di Roma l’incontro con Favij, Federico Clapis, Lorenzo Decarli e Zoda, i quattro famosi youtubers che insieme al regista Ryan Travis hanno presentato il film Game Therapy, della sezione Alice nella città, da domani nelle sale.

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La pellicola uscirà in circa 300 copie e si prepara a sbancare il botteghino grazie ai numerosi fans dei quattro protagonisti.

Ryan Travis ha dichiarato di aver diretto questo film ispirandosi ai lavori del passato. Infatti, il regista è conosciuto per alcuni famosi spot di aziende come Gatorade e ha aggiunto di sentirsi emozionato per il fatto che Game Therapy venga proiettato alla Festa del Cinema.

Gli fanno eco le star del film che hanno parlato di sensazione indescrivibile. Federico Clapis, che nel film è Giovanni, è rimasto impressionato dalla grande professionalità che si respira all’evento romano, sperando che per lui possa rappresentare un traguardo, un nuovo inizio e una vera e propria rivoluzione. 

Game Therapy di Ryan Travis

Quello che interessa agli youtubers protagonisti della pellicola è senza dubbio trasmettere contenuti, dei messaggi ma farlo con originalità come afferma Zoda.

Game Therapy vuole essere un film pionieristico per la categoria, eliminando la ghettizzazione delle star della rete e imponendo una nuova metodologia nel modo di fare film con protagonisti già famosi nel web.

Game Therapy, secondo Favij, rispetta la fedeltà dei giochi e il contesto sociale della contemporaneità ma vuole essere, come concordano tutti i protagonisti, un monito a non abusare della realtà virtuale, spesso foriera di quel fenomeno che viene chiamato “cyber bullismo”. Infatti, la vita del gioco può essere riavviata, quella vera no.

La conferenza stampa del film si è conclusa con un paragone imprescindibile con Ritorno al futuro, di cui oggi ricorre il trentennale. Se il film di Zemeckis è stato un modello e un cult per i giovani degli anni ’80, l’opera di Ryan Travis si prefigge lo scopo di parlare al mondo di oggi augurandosi lo stesso successo.

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