#RomaFF12 – Presentato il programma ufficiale

Ecco il programma ufficiale della Festa, con film di Kathryn Bigelow e i fratelli Taviani, e con ospiti come David Lynch e Xavier Dolan. E anche Nanni Moretti con un inedito di dieci minuti

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Si è tenuta stamane la conferenza stampa della dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Proprio nella Sala Petrassi dell’Auditorium, che ogni anno ospita la manifestazione, Antonio Monda, direttore artistico della Mostra e Piera DeTassis presidente della Fondazione Cinema di Roma hanno presentato la Festa. Piera DeTassis ha introdotto calorosamente l’incontro sottolineando l’importanza di portare l’aria di festa in tutta la città, e non solo nei confini del Parco della Musica; di pensare sempre alla qualità dei film scelti e di sforzarsi di andare oltre i confini anche mettendo in moto delle sinergie fra tutte le istituzioni di una città simbolo del cinema come Roma. Prima di prendere la parola Antonio Monda ci ha tenuto inoltre a mandare un messaggio di solidarietà istituzionale e personale al regista Sebastiano Riso, da poco attaccato con insulti omofobi.

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Partendo dalle cifre dell’edizione dell’anno scorso (38% di copertura estera, 18% di presenza del pubblico, due film scelti vincitori dell’oscar) il direttore artistico ha introdotto alla stampa romana le sezioni di quest’anno, che ospitano più di 30 paesi diversi: la selezione ufficiale conta registi del calibro di Kathryn Bigelow con Detroit, Steven Soderbergh con Logan Lucky, Richard Linklater con Last Flag Flyng, Marc Webb con The only living boy in New York, presenti anche molti autori sud americani e il nuovo film di Barbara Albert, Mademoiselle Paradis.  Il film di apertura sarà Hostiles di Scott Cooper, che porterà a Roma la prima ospite del festival, Rosamund Pike, co-protagonista del film accanto a Christian Bale nei panni di un capo dell’esercito americano nel 1892, in questo film di genere western. A rappresentare l’Italia nella selezione ufficiale sarà Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani e gli unici altri due titoli nazionali saranno il film di chiusura The Place di Paolo Genovese e Nysferatu di Andrea Mastrovito, un film di animazione che ricolloca Nosferatu nella New York dei giorni d’oggi e la cui proiezione sarà accompagnata da un’orchestra dal vivo.
Sulla scarsa presenza di titoli italiani Monda ha tenuto a specificare che si tratta di una selezione che punti alla qualità e non all’allargamento e all’accumulo di titoli, che può solo nuocere al cinema italiano. Inoltre quest’anno la retrospettiva curata da Mario Sesti sarà dedicata all’Italia, in particolare alla “Scuola italiana” e quindi alle grandi figure di artigiani, direttori della fotografia, montatori e altre maestranze. Fra i titoli Umberto D di Vittorio De Sica, Salvatore Giuliano di Francesco Rosi, La caduta degli dei di Luchino Visconti. Nella sezione Restauri altri titoli italiani come Borotalco di Carlo Verdone, Dillinger è morto di Marco Ferreri e Miseria e Nobiltà di Mario Mattoli, per onorare Totò a cinquant’anni dalla sua morte.

Molti ospiti anche quest’anno nella sezione Incontri Ravvicinati, dopo Tom Hanks, Meryl Streep e Don DeLillo nella scorsa edizione, quest’anno ci saranno Xavier Dolan (il 27 ottobre), David Lynch (a cui Paolo Sorrentino consegnerà il Premio alla Carriera il 4 novembre), Nanni Moretti, Michael Nyman, Christoph Waltz, Vanessa Redgrave e Chuck Palahniuk. Proprio partendo dalla presenza dello scrittore, Monda ha parlato dell’importanza di includere in una festa sul cinema altri generi come la letteratura ma anche lo sport con ospite Phil Jackson, un documentario su Enzo Ferrari (Ferrari: Race to immorality di Daryl Goodrich) e il film di Janus Metz Borg McEnroe, con Shia LaBeouf nei panni del tennista statunitense.
Due i fili conduttori, sport e sopratutto musica. Ci saranno documentari su Bob Dylan (Trouble No More di Jennifer Lebeau), Maria Callas (Maria by Callas, in her own words di Tom Volf) e le clip di apertura dei film prediligeranno pochi secondi di alcuni dei musical più belli della storia del cinema. Nella sezione I film della nostra vita ( i film scelti ognuno da un selezionatore) quest’anno interamente dedicata al musical, se ne potranno vedere alcuni per intero come Hair di Milos Forman o The Band Wagon di Vincente Minelli.

È nella sezione Tutti ne parlano (dedicata ai titoli che arrivano al festival dopo un esordio internazionale) che la Festa decide di dedicare uno spazio ai prodotti da piccolo schermo con la serie tv tedesca Babylon Berlin di Tom Tykwer, Henk Handloegten e Achim von Borries. Tra gli altri titoli il lungometraggio The Party di Sally Potter, ambientato durante una festa a casa di una politica inglese e di suo marito.
Il festival si chiuderà il 5 novembre con una festa e con la proiezione di un film prodotto dai Manetti Bros. su un’invasione zombie nella Capitale.

QUI il programma completo

 

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