Sguardi Altrove Film Festival 2014

à la rencontre d'un pays perdu

A Milano, dal 28 febbraio al 23 marzo, la 21° edizione del festival internazionale a regia femminile che quest'anno sceglie di raccontare la crisi con dei focus sulle cinematografie del Mediterraneo. Oltre ottanta i titoli in programma, fra cui 24 anteprime italiane e mondiali, fra cui spiccano, nel panorma italiano, l'omaggio a Valeria Golino e il ritorno della documentarista Cecilia Mangini.

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sguardi altrove festivalSguardi Altrove Film Festival – giunto alla ventunesima edizione  – è un evento annuale dedicato al cinema internazionale a regia femminile, che offre al pubblico milanese proiezioni in anteprima, workshop e tavole rotonde, mostre e installazioni. Esclusivamente a regia femminile sono i tre concorsi (Nuovi Sguardi – lungometraggi internazionali, Le donne raccontano – documentari internazionali, Sguardi (S)confinati – corti italiani), mentre la partecipazione alle sezioni non competitive è aperta a registi di ambo i sessi.

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Il festival, suddiviso nelle due macrosezioni Cinema e Tasselli d’Arte – Oltre il Cinema, rivolge in particolare la sua attenzione alle cinematografie provenienti da Paesi e culture differenti, impegnandosi nel promuovere la circolazione di quelle opere che trovano difficoltà a entrare nei circuiti commerciali.

 

Focus dell’edizione di quest’anno sarà la riflessione su Arte, crisi e rinascita nel Mediterraneo. Il festival aprirà uno spaccato sulla crisi contemporanea di un‘area del Mediterraneo particolarmente colpita – che include Portogallo, Italia, Spagna e Grecia – per testimoniare l’odissea che tali Paesi stanno vivendo e dare visibilità alla risposta attiva dei registi e degli artisti di arte contemporanea che con le loro opere diventano proposte e spunti di riflessione critica.

 

 
 
à la rencontreOggi, nel 2014, il festival vuole raccontare non solo la crisi, ma anche la rinascita della creatività che, come in tante situazioni della vita, segue e accompagna i momenti di difficoltà.
 
 
Grande interesse quindi per il fenomeno che ha dato vita a un proliferare di produzioni in Grecia, ma anche in Spagna, Italia, Portogallo, ovvero i paesi più colpiti; molte delle opere  testimoniano la volontà di ripresa e la grande, vitale, capacità degli artisti di trovare nuove opportunità e opzioni.
 
 
Madrina di questa edizione sarà Sabina Ciuffini, un tempo nota come la “ex valletta di Mike Buongiorno”, ma ora autrice del progetto Unaqualunque.it, portale tutto dedicato alle donne. Alla raffinata interprete di tanti film del cinema italiano e internazionale, l’attrice e da recente anche regista Valeria Golino, è invece dedicato un omaggio speciale, con una ricca antologia di titoli che ripercorre le tappe più importanti della sua carriera.
 
Tra i titoli selezionati Respiro, Le Acrobate, Giulia non esce la sera, Lamguerra di Mario, L’uomo nero, Caos Calmo e le sue prime, e già apprezzate, opere dietro la macchina da presa, Armandino e il madre e Miele.
 
Su oltre ottanta titoli in programma (tra cui 24 anteprime italiane e 13 mondiali), suddivisi in varie sezioni, spiccano i tre concorsi internazionali (novità di quest’anno l’ampliamento del concorso dedicato ai cortometraggi, che diviene anch’esso competizione internazionale) che presentano complessivamente 33 titoli: uno spaccato riteniamo significativo della migliore produzione a regia femminile europea e internazionale contemporanea.
 
 
Graditi ritorni da segnalare sono quelli della grande documentarista italiana Cecilia Mangini e di Angela Barbanente che aprono il festival (in concorso) con Viaggio con Cecilia, un road movie all’interno della Puglia, sullo sfondo della tragedia dell’Ilva e del disagio di un intero Paese. Ma anche altri nomi internazionali come Maryse Gargour, regista e giornalista di origine palestinese che con À la rencontre d'un pays perdu (anteprima mondiale) mostra la complessità e la dinamicità culturali delle città della Palestina storica.
 
Per i film del concorso lungometraggi “Nuovi Sguardi” i temi di questa edizione affrontano in molti casi il tema di relazioni interpersonali difficili e impegnative (rapporti tormentati tra madre e figlia, solitudini esistenziali, amicizie adolescenziali, primi amori); ma sono spesso anche storie che rimandano all’incontro e alla necessità di un dialogo tra le culture.
 
Tanti i film che, specie nel concorso internazionale documentari “Le donne raccontano” ci riportano alla ricerca della memoria, delle origini e alla difesa dell’identità, memoria di storie, familiari o collettive, memoria del lavoro – anche di lavori antichi, oggi difesi proprio dalle donne, contadine e persino minatrici; e difesa del lavoro, della sua memoria e identità, personale e sociale. Ma anche memoria di catastrofi naturali, reali o minacciate dal business, e di catastrofi politico-ideologiche del passato, ma che lasciano ancora oggi i segni, nei corpi e nei sogni delle persone.
 
La sezione tradizionalmente dedicata ai diritti umani, quest’anno, oltre ad un ventaglio molto ampio (undici titoli che trattano temi assai differenti, ma accomunati dalla voglia di dialogo tra culture e dal superamento dei pregiudizi), include due focus.
 
Il primo, dall’emblematico titolo ‘Fuori luogo, dispacci dal Medio Oriente’, a cura di Maria Nadotti, presenta due titoli in anteprima italiana di grande impatto visivo e narrativo e che intendono anche aprire una riflessione sulla drammatica situazione dei rifugiati in quella zona del mondo; l’altro è dedicato invece alle mutilazioni genitali femminili, in Africa e in Iran, cercando di rintracciare le radici culturali di pratiche che comunque sul piano oggettivo costuiscono una pesante violazione della libertà e integrità personale di tante donne nel mondo.
 
 
Il programma prevede, come di consueto, altre sezioni non competitive aperte anche ai film a regia maschile tra cui Sguardi Incrociati, sezione dedicata al nuovo cinema italiano che include, tra gli altri, film recenti di Sergio Basso, Ilaria Iovine, Elisabetta Lodoli, Stefano e Mario Martone, Edoardo Morabito, Costanza Quatriglio, Fabiana Sargentini interpretati in molti casi da facce note del nostro cinema, tra cui le brave Donatella Finocchiaro e Alba Rohrwacher, presentati in vari festival nazionali e/o internazionali dove hanno ottenuto grande interesse e in alcuni casi anche importanti riconoscimenti.
 
 
L’ampio programma include anche altri eventi speciali di rilievo, tra i quali ricordiamo: Cinemadonna: le donne nel cinema di Hitchcock, a cura di Mario Serenellini, ricordo del grande regista che mai come nessun altro riuscì a raccontare l’immagine femminile nelle suoi più cangianti facce e sfumature; per l’occasione sarà presentata in anteprima, a 60 anni dall’uscita, la riedizione restaurata e rimasterizzata di Rear Window.
 
 
 
 
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