Show dogs – Entriamo in scena, di Raja Gosnell

Esplorando il rapporto tra umani e animali, e la frizione tra opposti, Gosnell ci porta un altro racconto in tecnica mista, che raggiunge un senso inedito nella sua versione italiana

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“Errare è umano, perdonare è canino”. Felipe, papillon ex star delle mostre canine a Las Vegas (e pure con la voce di Cristiano Malgioglio nella versione italiana), declama, con un pedigree tutto suo, delusioni, nostalgie e ricordi di vecchi tempi di gloria, dietro a un paio di occhiali di sole e un abito di raso. È uno dei momenti più antropomorfi e illuminanti di Show dogs – Entriamo in scena del regista statunitense Raja Gosnell, che semina anche una inquietudine, quasi in modo istintivo: Quando si tratta di essere spettatore, dobbiamo per forza applaudire, oppure c’è sempre qualcosa da perdonare? E poi, fino a che punto lo show deve continuare?

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Prima di entrare in scena, bisogna capire di cosa è fatto lo show. Dopo Home Alone 3 e Mai stata baciata, la performance di Raja GosnellBig Mama, Scooby- Doo, Beverly Hills Chihuahua, I Puffi – si è costruita su un particolare modo di travestire l’immagine e i corpi cinematografici, di giocare sempre ad essere altro, oppure a rovesciare il principio di concordanza tra forma e sfondo, tra animazione digitale e live motion, tra natura umana e animale. Oltre che separandoli, facendoli specchiare, diventare un frammento opposto, oppure complementare, della stessa realtà.

Così succede anche con il suo ultimo film Show Dogs – che in Italia sostiene il progetto dell’OIPA sul randagismo –  filmato in tecnica mista e che si

muove proprio sotto il principio dei contrari: l’agente dell’FBI Frank (Will Arnett) che è costretto a lavorare con Max (Giampaolo Morelli), un rude e diffidente rottweiler dall’accento napoletano con cui segue il rapimento di un cucciolo di panda, da parte di una banda di commercianti illegali di animali a Las Vegas. Seguendo gli indizi, i due – che, appunto, non fanno altro che scontrarsi e scambiarsi un “maledetti cani” o “maledetti umani” – si vedranno costretti a fare una missione undercover in una prestigiosa mostra canina. Lì, continuerà il gioco degli opposti: Max conoscerà anche l’innocente e pacifico Carly (Marco Bocci), la sua propria Lili – la dolce e raffinata Daisy (Barbara D’Urso) – e anche la sua nemesi, il delicato e chic Felipe (Cristiano Malgioglio), che gli insegnerà – palesemente, seguendo il manuale di Miss Detective – a trovare il suo damerino interno e a diventare un vero show dog. Completano l’elenco dei talent Claudio Amendola, Giulio Berruti, Fabio Canino e Valeria Marini che da voce alla brutta, sfigata e respinta Persefone.

Quando si esce di scena, però, non finisce lo spettacolo. E se nella versione originale il film si sfuma nelle pretese e si perde nel flusso la energia iniziale, nella sua dimensione italiana raggiunge un ultimo senso, che porta oltre l’idea di cinema come costante espansione, come tessuto organico e generatore di realtà. Oltre a raggiungere i momenti più alti attraverso l’interpretazione di Cristiano Malgioglio (personaggio che alla fine sostiene il film e diventa una sorte di specchio, di omaggio a se stesso), i VIP italiani hanno specchiato la loro perfomance sul red carpet, dove ciascuno di loro ha portato un cane in cerca di adozione, diventando anche loro, nella propria individualità e come parte di un fenomeno complessivo, un corpo in esibizione.

Cani che hanno un atteggiamento umano, e uomini che si comportano come cani. Una live motion che sembra finta, e un’animazione volutamente artificiale che si rende troppo reale. La fissa del regista per sottolineare questa dualità, e per mettere insieme tutte le sue apparenti ossessioni, riempiendo ogni angolo e lasciando poco spazio all’aria, fa si che il film faccia un po’ di fatica a respirare. Ma come diceva Felipe dietro la maschera di bellezza (ovvero il nostro Malgioglio), errare è umano, perdonare è canino. Se la freschezza di un racconto si trova proprio nella dinamica della sorpresa, del rovesciare un principio, nella frizione tra due corpi opposti ma organici che, perciò, possono mutare e diventare un po’ l’altro, allora Show dogs ce la poteva fare. Poteva entrare in scena e far vedere la sua migliore esibizione, senza perdere il ritmo, il passo fermo e sicuro, senza rendere troppo evidente la ricerca degli applausi.

 

Titolo originale: Show dogs
Regia: Raja Gosnell
Interpreti (voci italiane): Giampaolo Morelli, Cristiano Malgioglio, Barbara D’Urso, Marco Bocci, Giulio Berruti, Claudio Amendola, Valeria Marini
Distribuzione: Eagle pictures
Durata: 92′

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