Sopravvivere. Elena di Andrej Zvjagintsev a Cannes 64
Un Certain Regard è il momento del russo Andrei Zvyagintsev con Elena: protagonista, una donna anziana, di origini modeste, dolce e mite, sposata a un uomo ricco e indifferente e madre di un disoccupato con problemi di alcool che rischia di mandare in rovina l'intera famiglia.
Un Certain Regard alle ultime battute: a Cannes 64 è il momento del russo Andrei Zvyagintsev con Elena: protagonista, una donna anziana, di origini modeste, dolce e mite, sposata a un uomo ricco e indifferente e madre di un disoccupato con problemi di alcool che rischia di mandare in rovina l'intera famiglia.
Andrej Zvjagintsev è il regista del bellissimo Il Ritorno, premiato in tutto il mondo (tra i tanti riconoscimenti, il Leone d'Oro a Venezia 2003, scoperta dell'anno agli European Film Awards dello stesso anno, César come miglior film straniero nel 2004).
Il direttore della fotografia di Elena è Mikhail Krichman, che ha già dimostrato uno straordinario talento visivo in Ovsyanki di Aleksei Fedorchenko (con cui ha meritatamente vinto l'Osella per la miglior fotografia a Venezia 67). Krichman ha già collaborato con Zvjagintsev in Il Ritorno e nel suo secondo lungometraggio, altrettanto interessante: Izgnanije, presentato in concorso a Cannes 2007 (premio come miglior attore a Konstantin Lavronenko).
"Nel cinema, la realtà è così presente che è difficile liberarsene. Ma devi riuscire a farlo per raggiungere un altro livello, un livello superiore di strati di realtà. Alla regia, è necessario creare un mondo, e rendere visibile l'invisibile, che è un compito estremamente complesso." così Zvjagintsev – che cita tra i suoi registi preferiti Tarkovskij, soprattutto Sacrificio, e Antonioni – descriveva il suo cinema qualche anno fa.
Se per il suo terzo film è stato supportato dal Sundance Institute e dall'emittente nipponica NHK, Zvjagintsev, nato nel '64, è particolarmente corteggiato nel circuito dei festival: la 28° edizione di CineMart al Festival di Rotterdam ha selezionato tra i migliori progetti in cerca di fondi anche il suo nuovo The Daddy.
Protagonista della cerimonia di chiusura di Un Certain Regard (mentre il film che chiude il Festival è Les Bien-Aimés di Christophe Honoré) Elena è interpretato da Nadezhda Markina, affiancata da Andrey Smirnov nei panni del figlio Vladimir, Alexey Rozin e Evgenia Konushkina.
Il regista descrive così il suo ultimo lavoro nelle note di regia:
"Elena mi ha permesso di indagare un'idea imperante nella nostra epoca: la ricerca della propria sopravvivenza sopra ogni cosa. Si tratta di un dramma contemporaneo, che tenta di metterci alla prova su faccende come la vita e la morte. In fondo al suo essere, ogni individuo è profondamente solo. Questa solitudine è l'inizio, la fine e il filo conduttore di tutta l'esistenza umana. Nel mondo di oggi, l'uomo torna verso gli istinti primari e l'etica perde sempre più valore. Una donna premurosa, tenera e femminile, piena d'amore e di dolcezza che si trasforma in un'assassina fredda e calcolatrice, per poi pentirsi in una chiesa, non è questa forse l'immagine apocalittica della fine dei tempi?"