SOUNDTRACKS – Me & Earl & The Dying Girl, di Alfonso Gomez-Rejon

Una colonna sonora sui generis che non si avvale di composizioni scritte appositamente per accompagnare le sequenze narrative ma composta da un collage di realtà sonore differenti.

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Greg è un’adolescente insicuro e curioso. È iscritto all’ultimo anno di liceo e già deve confrontarsi con l’idea del college e delle decine di domande che dovrà compilare per venire ammesso in una delle tante università che affollano il Paese, spinto dalla madre che vede per lui un futuro non condiviso dal ragazzo. Tra i corridoi del liceo cerca di schivare le insidie che si nascondono dietro le porte delle aule o in sala mensa, indossando varie maschere che gli permettono di entrare in contatto con ogni gruppo, dai nerd ai rapper passando per i secchioni o gli sportivi, senza mai amalgamarsi realmente con nessuno di loro. Greg rimane in superficie per sopravvivere, trattenendo il fiato in un’ambiente che non lo fa sentire a suo agio e dal quale teme di venir rifiutato se mostrasse le sue fragilità o i suoi limiti. Ha un miglior amico, o meglio, un “collega”, Earl, con il quale ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza girando parodie dei classici del cinema, da Arancia Meccanica a Vertigo, che costituiscono una personalissima collezione privata di VHS, riferimento sfumato del bizzarro duo Jerry/Mike di Be Kind Rewind. Il suo mondo, regolato da un maniacale e faticoso controllo, entra in collisione con quello di Rachel, compagna di classe e vicina di casa affetta da leucemia, con la quale instaurerà un’amicizia “forzata” su iniziativa materna.

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Greg, Earl e Rachel sono i protagonisti di Quel fantastico peggior anno della mia vita

me and eral(Me, Earl & The Dying Girl nella più riuscita versione originale), pellicola diretta da Alfonso Gomez-Rejon e basata sull’omonimo romanzo di Jesse Andrews, nome che compare anche a firma della sceneggiatura. Un film indie che ha riscosso un forte successo al Sundance dove ha vinto il Gran Premio della Giuria ed il Premio del Pubblico grazie ad uno script che rispetta i canoni del cinema indipendente americano qui sfumato dai contorni dei generi coming of age e cancer movie. Il regista, già assistente di Martin Scorsese e Alejandro Gonzáles Iñárritu, ha diretto serie tv come Glee o American Horror Story e aver debuttato con The Town That Dreaded Sundown. Molto distante da Colpa delle stelle, tratto dal best seller di John Green, il film non indugia né visivamente né verbalmente sul tema della malattia, preferendo raccontare il cambiamento che quell’amicizia, nata come un’imposizione, apporterà alla vita di Greg. Uno stile ed una scelta che rimandano a pellicole come The Spectacular Now di James Ponsoldt.

me-and-earlMe, Earl & The Dying Girl è attraversato da un’ironia goffa che caratterizza quasi tutti i personaggi di questa pellicola indipendente sottolineata dall’uso dello stop motion, dalla divisione in capitoli raccontati dalla voce fuori campo del protagonista e da una fotografia, curata da Chung-Hoon Chung, giocata sulle sfumature pastello. Una pellicola orchestrata in modo tale che ogni suo elemento compositivo risulti ben calibrato senza stonature che ne facciano sbilanciare l’assetto narrativo. E in questa economia di pensiero s’inserisce anche l’uso della colonna sonora supervisionata da Brian Eno. Artista poliedrico ed autore prolifico, padre putativo del genere ambient e produttore di successo, Eno, è una delle personalità più influenti dell’industria musicale con una discografia infinita e collaborazioni che spaziano da David Bowie ai Coldplay passando per Talking Heads e Damon Albarn. Sul versante colonne sonore, quella di Me, Earl & The Dying Girl si attesta come la prima partitura dopo Amabili resti di Peter Jackson del 2009 preceduta da un’incursione musicale in Dune di David Lynch e Opera di Dario Argento, per citare le pellicole più conosciute.

La colonna sonora del film consiste nell’inserimento di brani meanderalnon originali di Brian Eno, composizioni classiche e di partiture di film celebri che convivono insieme senza forzature, sottolinenando ancor di più il gioco citazionista che lega i vari capitoli. Ecco che brani elettro rock o strumentali come The Big Ship, I’ll Come Running o Golden Hours (tutti racchiusi in Another Green World del 1975) si uniscono a Dear Finks Don’t Talk (Here Come The Warm – 1973) e Burning Airlines Give You So Much More (Taking Tiger Mountain – 1974) fino al “ripescaggio” di Always Returning, composizione realizzata per un’altra colonna sonora, quella di For All Mankind di Al Reinert del 1983. A questi si avvicendano composizioni realizzate da mostri sacri come Bernard Herrmann con Scene d’Amour contenuta nella colonna sonora di Vertigo – La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock, il tema musicale de La conversazione di Francis Ford Coppola realizzato da David Shire o quelle scritte da Jean Constantin per I 400 colpi di François Truffaut. Il tutto senza dimenticare la componente classica rappresentata, tra gli altri, da La Cavalcata delle Valchirie di Richard Wagner o quella pop/rock capeggiata da Roy Orbison (In Dreams) e Lou Reed (Street Hassle). Una colonna sonora sui generis che non si avvale di composizioni scritte appositamente per accompagnare le sequenze narrative ma composta da un collage di realtà sonore differenti che uniscono l’anima cinefila di Greg e Earl (e dello stesso regista) a quella indie che si trova in perfetta armonia con i brani composti da Brian Eno trent’anni prima.

 

Track listing:

Scene d’Amour – Bernard Herrmann (Vertigo OST)
Golden Hours – Brian Eno
Dead Finks Don’t Talk – Brian Eno
Burning Airlines Give You So Much More – Brian Eno
On Some Faraway Beach – Brian Eno
Street Hassle – Lou Reed
New York’s Alright – The Gotobeds
Mass in B minor, BWV 232 – Cologne Chamber Orchestra and Dresden
Trouble – Cat Stevens
In Dreams – Roy Orbison
Ho Renomo – Brian Eno, Cluster
Zawinul/Lava – Brian Eno
Ride of the Valkyries – Richard Wagner
Music for the Funeral of Queen Mary
I’ll Come Running – Brian Eno
Theme from “The Conversation” – David Shire
Everybody’s Talkin’ – Harry Nilsson
Minuetto ‘Jeux D’enfance – Ezio Bosso
Here Come The Warm Jets – Brian Eno
Burn The Cat – James & Brian Eno
Dance With Me – Ra Ra Riot
The Big Ship – Brian Eno
Always Returning – Brian Eno
Remember Me As A Time Of Day – Explosions in the Sky
Jubilate, o amoeni chori, RV 639 – Aradia Ensemble and Chorus, conducted by Kevin Mallon
Main Title – Ennio Morricone
Generique et Car de Police – Jean Constantin
Kartoffeltornado – Lythion Music
Love Sonnet – Hevy Floe
Barcarolle Fantasy – Jacques Offenbach
Trinite et Finale – Jean Constantin
LSD – Landon Thomas

 

 

 

 

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