Con la proclamazione delle opere vincitrici, si è conclusa ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo l’ottava edizione del Sicilia Queer Filmfest. La giuria internazionale del SQ2018 presieduta dal critico cinematografico Luciano Barisone e composta dalla scrittrice francese Alizé Pepper, dal regista austriaco Patric Chiha, dall’attrice e regista italiana Eleonora Danco e dal regista angolano Carlos Conceição assegna il premio per il miglior lungometraggio della sezione New Visions a Les garçons sauvages del regista francese Bertrand Mandico con la seguente motivazione: “Un film il cui principio di messa in scena ha fatto riscoprire agli spettatori il piacere originario del cinema, quando un film era un gioco; e anche un giocattolo. Un film, che mettendo in questione il concetto d’identità sessuale ne inventa una nuova, fantasmatica e universale”.
La giuria, inoltre, segnala con una menzione speciale il film del regista francese Cédric Venail, A discrétion definendola un’opera “che ha affascinato i giurati, ricordando loro che il cinema è un’arte affabulatoria, posta a metà strada fra il vero e il falso; un’arte che si nutre di un universo, al contempo reale e immaginario, fatto di spazi, volti, parole, e che vive grazie allo straordinario lavoro di incarnazione degli attori”. La stessa giuria assegna il premio per il miglior cortometraggio della sezione Queer Short a Just Past Noon on a Tuesday del regista americano Travis Mathews.
Ai premi della giuria internazionale si aggiunge quello dall’Associazione 100Autori e quello del Coordinamento Palermo Pride. La prima premia il lungometraggio Les garçons sauvages del regista francese Bertrand Mandico e il cortometraggio Just Past Noon on a Tuesday del regista americano Travis Mathews, mentre quella del Coordinamento Palermo Pride premia il lungometraggio El silencio es un cuerpo que cae della regista argentina Agustina Comedi e assegna la menzione speciale a Les garçons sauvages di Bertrand Mandico, il premio per il miglior cortometraggio ad ex aequo a Dances dell’australiano Ramon Watkins e Pre-Drink del canadese Antoine Lemire, mentre la menzione speciale viene assegnata a Namoro à distância della brasiliana Carolina Markowicz.
A seguire è stata presentata l’opera di Yann Gonzalez A couteau dans le coeur che già all’ultimo Cannes aveva riscosso meritati applausi e che si rivela un thriller che ha più di un debito con lo spaghetti thriller di Argento, Fulci, Bava senior e figlio.
Anche quest’anno il Sicilia Queer FilmFest chiude con un bilancio ampiamente positivo grazie ad Andrea Inzerillo e alla sua collaudata squadra di collaboratori e volontari. Ottimo il programma e molto eterogenea la selezione delle opere così da soddisfare un po’ tutti i palati. Multidisciplinarietà e trasversalità hanno consentito un dialogo a distanza tra il cinema e le altri arti creando un clima di confronto e vivace discussione. Speriamo il nuovo vento politico soffi nella direzione di manifestazioni di tal genere supportandole e sostenendole concretamente. Per il bene non solo di una città ma di tutta una nazione.

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