Te lo dico pianissimo, di Pasquale Marrazzo

Il ritorno al cinema di Pasquale Marrazzo con il delicato Te lo dico pianissimo, encomiabile e fragile kammerspiel anti-omofobia, dal respiro intermittente

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Il nuovo film di Pasquale Marrazzo, Te lo dico pianissimo, sceneggiato dallo stesso insieme a Bozzetti e Traverso, e ben interpretato da attori quali Stefano Chiodaroli, Pietro Pignatelli, Lucia Vasini e Cinzia Marseglia – nel ruolo del fantasma della moglie -, è un piccolo, valido, in punta di piedi, spunto a favore della lotta contro l’omofobia di questi feroci tempi italiani.
Prodotto dallo stesso Marrazzo per la Noifilm, il film suscita interesse per il tema nonostante un’eccessiva timidezza visiva che avrebbe probabilmente beneficiato di una spinta maggiore.

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Marazzo torna alla regia dopo 10 anni, e dimostra un intelligente uso dei primi piani, spesso stralunati, pazzi o disperati, a ribaltare la natura classica del fotoromanzo, e infatti vediamo un assiduo uso in montaggio della forma “clip” che dilata tempi e sensazioni di quello che potrebbe essere un moderno kammerspiel. Forse però la struttura avrebbe potuto essere alleggerita da maggiore dinamicità.

Proviamo simpatia all’inizio per la debole figura di Cicci (Chiodaroli), esemplare nel suo restare compresso e vessato dai due poli (le shakesperiane sorelle e il suo esigente amante Nikolas), ma a lungo andare si rimane ingabbiati in questo refrain, neanche il colpo di scena finale risulta liberatorio. Difatti, in un film focalizzato su di un appartamento e due famiglie, e quindi sulla dimensione intima delle scaramucce tra parenti di una piccola città (Milano) di provincia (l’Italia), Marrazzo dirige l’attenzione unicamente sugli sguardi, sui sussurri, a discapito dell’azione.

Questa volontà di stare su una linea di difficile equilibrio è encomiabile, ma il rischio è quello di sacrificare il respiro dei personaggi, figure quasi sagomate, che si muovono su quella che potremmo definire una scena teatrale filmata. Resta comunque notevole il lavoro di regia degli attori e di scrittura, mai urlata, sempre implicita (forse meno efficace solo nella rappresentazione dei figli). Come sicuramente ci si ricorderà della giovane Luisa Vernelli, vera catalizzatrice di sguardi.

Regia: Pasquale Marrazzo
Interpreti: Stefano Chiodaroli, Pietro Pignatelli, Lucia Vasini, Cinzia Marseglia
Origine: Italia, 2018
Distribuzione: Easycinema
Durata: 90′

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