#TFF36 – Anticipazioni in Festa Mobile, After Hours, TFFdoc

I nuovi film di Elisabetta Sgarbi, Bonifacio Angius, Daniele Segre, le prime di Mandy, Copia Originale e Colette, la rassegna tematica Apocalisse

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La 36° edizione del Torino Film Festival (23 novembre/1 dicembre) annuncia alcune anticipazioni del programma, oltre a quanto già sappiamo.

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I nomi del signor Sulcic diretto da Elisabetta Sgarbi verrà presentato in prima mondiale nella sezione Festa Mobile. Sperimentazioni linguistiche e geografie politiche e umane di confine, passato e presente, realtà e finzione si mescolano in questo nuovo racconto scritto con Eugenio Lio, musiche a cura di Franco Battiato.

Ovunque proteggimi diretto da Bonifacio Angius, sarà anch’esso in prima mondiale nella sezione Festa Mobile Il film è ambientato nel torrido agosto di una Sardegna fatta di campagne dorate, cemento rovente, e mare che luccica in lontananza. Dopo PerfidiaBonifacio Angius dirige un racconto di personaggi che vogliono uscire dalla loro gabbia e prendere a pugni il destino.

Ancora in Festa Mobile, Ragazzi di stadio, quarant’anni dopo, il nuovo documentario di Daniele Segre, torna a raccontare il mondo degli ultrà miscelando il repertorio costituito dalle fotografie pubblicate nel libro Ragazzi di stadio (Mazzotta, 1980) e dei suoi due film Il potere deve essere bianconero (1977) e Ragazzi di stadio (1980). Fra fumogeni, cori da stadio, fuochi d’artificio e bandiere tricolori, i protagonisti raccontano cosa la curva abbia rappresentato per loro nel tempo – una fuga, una famiglia, un rito arcaico attraverso cui dar sfogo al proprio istinto – dal passato dei Fighters di Beppe Rossi ai Drughi II anello curva sud, di oggi, della Juventus.

Colette di Wash Westmoreland è un’altra prima italiana di Festa Mobile, con un cast stellare dove spiccano Keira Knightley, Dominic West e Fiona Shaw.
Keira Knightley veste i panni di una delle figure femminili più rivoluzionarie del ‘900. Dal matrimonio in giovane età alle relazioni extraconiugali con uomini e donne, passando per la scrittura, il teatro, il cinema, la moda, Colette provoca, scandalizza, e arriva a rivendicare la sua arte e il suo nome (i suoi libri erano pubblicati con il nome del marito Willy, interpretato da Dominic West). Dal regista di Still Alice, la storia dell’emancipazione di un’icona, in un’accurata ricostruzione della sfrontata Belle Époque.
Can you ever forgive me? (Copia originale) di Marielle Heller, è una commedia agra ispirata alle memorie della scrittrice Lee Israel, con Melissa McCarthy e Richard E. Grant, ancora in Festa Mobile, mentre la sezione After Hours annuncia la presenza di Mandy, il lisergico horror già cult di Panos Cosmatos con Nicolas Cage.

TFFdoc | Apocalisse è la rassegna che vuole rispondere, per immagini e parole, a un mondo attonito in attesa del peggio. Così il post umano atomico dei documentari 4 Bâtiments, face à la mer e Machine To Machine, entrambi diretti da Philippe Rouy, lascia spazio alla sirena di Sirenomelia diretto da Emilija Skarnulyte che fluttua con la sua coda tra le rovine di una base NATO nel mare Artico. Saranno proposti anche Vive la baleine diretto da Chris Marker e Mario Ruspoli,in cui la caccia industriale e capitalista della balena diventa il simbolo dello sfruttamento apocalittico del pianeta; mentre in Atlantis, diretto da Ben Russell, gli uomini cercano disperatamente la propria liberazione utopica ispirandosi ad antiche leggende maltesi; Ombres Aquatiques, di Philippe Cote, mostra la natura con luci e ombre, come se la pellicola fosse una tela su cui dipingere; l’Hydra Decapita fa una riflessione su globalizzazione, colonialismo, capitalismo, mutamenti climatici e mostra Drexciya: una colonia sottomarina creata dai bambini mai nati abbandonati in mare dagli schiavisti durante la traversata dell’Atlantico; In Dell’azione negatrice di Mauro Folci l’uomo è in preda alla volontà di potenza; in Der Wille Zur Macht di Pablo Sigg si mostra la radicale esistenza dei due fratelli Schweikhart, ultimi sopravvissuti di una colonia di “ariani puri” fondata alla fine del 19°secolo nella foresta amazzonica, in Paraguay: mangiano bacche, farfugliando lingue incomprensibili e leggono la Bibbia e La volontà di potenza di Friedrich Nietzsche; la ricerca di nuovi linguaggi capaci di sovvertire il presente è al centro di Il potere dei sentimenti di Alexander Kluge; ricerca che si riflette in Life = Cinematic Imperfections, presentato in prima mondiale al 36° Torino Film Festival, dove il regista siriano di origine armena Avo Kaprealian, compone un montaggio di immagini provenienti dal web, dal cinema, colte dalla sua camera per le strade di Beirut, dove ora vive rifugiato, per lasciare esplodere il caos del mondo.

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