"The Art of Flight 3D", di Curt Morgan

the art of flight

Prodotto dalla Red Bull Media House, che ha anche finanziato la realizzazione di una videocamera che riprende a 500 fotogrammi al secondo, assicurando degli slowmotion mozzafiato. Discese vertiginose su ripide pareti, valanghe, improvvisi crepacci si alternano in questa produzione, che è stata definita “epica”, e la cui resa emozionale in sala è resa ancor più straordinaria dalla tecnologia 3D e dalla potenza del suono Dolby Sorround. Oggi ultimo giorno di programmazione

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the art of flightSe vogliamo l’autenticità dobbiamo partire da quella”, non c’è nulla di più autentico del mettere alla prova sé stessi, spingendosi oltre i propri limiti, con tutti i rischi che ciò comporta, in primis per la propria vita. La ricerca di autenticità è particolarmente ardua in un mondo, come quello attuale, in cui tutto tende a diventare virtuale; i rapporti umani, gli amici, le notizie ed il vivere quotidiano sono veicolati da un click che rende tutto più semplice, ma anche più irreale ed intangibile.

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In The Art of Flight Travis Rice e i suoi compagni di avventura, il due volte Rider of the Year John Jackson, Mark Landvik, la medaglia olimpica Scotty Lago, Nicolas Muller, DCP, Jake Blauvelt, Pat Moore, Jeremy Jones, e molti altri temerari, si lanciano giù dalle montagne con uno snowboard ai piedi, per assaporare il sapore di un sogno, fondendo la passione sportiva, la necessità di spingere oltre la propria esistenza e di rinsaldare il rapporto con la Terra, riscoprendo l’autenticità ontologica dell’umanità. Si spingono verso ogni angolo del pianeta, insieme ai fidi elicotteristi che li portano, li depositano e li riprendono, spesso agendo in situazioni estreme e con condizioni atmosferiche proibitive, alla ricerca delle più impervie vette innevate: Alaska, Canada, Colorado, Wyoming con il mitico Jackson Hole, Cile, Patagonia con l’estremo Darwin Range; lo snowboarding estremo diventa un modo per riprendere contatto con luoghi inospitali, inabitabili ed altrimenti infrequentabili. Paesaggi naturali lontanissimi e scenari impressionanti si alternano sullo schermo, obbedendo ad un linguaggio in bilico tra il filmico e il documentaristico, con un gusto estetico in stile National Geographic, impreziosito da filtri polarizzatori e riprese filmate da elicotteri, esaltato da un 3D straordinario che sublima la meraviglia visiva.

Curt Morgan dirige un’opera in cui predominano l’azione pura e le forti scariche adrenaliniche, indotte dalle strabilianti ma reali acrobazie somministrate dagli intrepidi ragazzacci delle nevi, novelli Icaro che roteano nel cielo in infiniti backflip. I dialoghi sono ridotti all’osso ed il minimalismo linguistico ben si addice alla filosofia di vita di chi sceglie uno sport estremo per ascoltare il battito del proprio cuore in ambienti naturali selvaggi ed incontaminati, e per immergersi totalmente in un mondo intatto, inviolato e puro.

Il film è prodotto dalla Red Bull Media House, che ha anche finanziato la realizzazione di una videocamera che riprende a 500 fotogrammi al secondo (le videocamere di base registrano a 24/30 fps), assicurando degli slowmotion mozzafiato. Discese vertiginose su ripide pareti, valanghe, improvvisi crepacci si alternano in questa produzione, che è stata definita “epica”, e la cui resa emozionale in sala è resa ancor più straordinaria dalla tecnologia 3D e dalla potenza del suono Dolby Sorround. Belle musiche di accompagnamento, fra cui brani di M83, Klaus Badelt, Sigur Ros, tutte ben scelte.

Il film è stato proiettato nelle sale del circuito The Space all'interno del palinsesto The Space Extra, nelle giornate del 25, 26 e 27 marzo, in versione 3D. L’opera di Morgan si apre con una dedica “a quelli che abbiamo perso mentre facevano ciò che amavano”, a sottolineare che per quanto rischioso, praticare uno sport estremo è l’espressione di un modo di essere, una parte imprescindibile dell’essere umano che si spinge oltre ogni limite per riscoprire una parte di sé, a volte irrinunciabile. Lo spirito del film ed i sentimenti che muovono i suoi interpreti sono sintetizzati nella frase di chiusura: L’avventura te la crei tu, e che sia il viaggio, la scoperta, o solo la sensazione di lasciarti andare l’unico modo in cui lo scopriremo è andare lì e farlo”.

 

Titolo originale: id.

Regia: Curt Morgan

Interpreti: Travis Rice, Mark Landvik, Pat Moore, Jake Blauvelt, Nicolas Muller, Jeremy Jones, Eero Niemela, David Carrier Porcheron, Clark Fyans, John Jackson, Scotty Lago

Distribuzione: The Space Extra

Durata: 85'

Origine: Usa 2011

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