The Boy, di William Brent Bell

Un’operazione nuova che mette in scena un racconto del terrore prevedibile solo nell’incipit, ma poi completamente basato sull’imprevedibilità e scandito da colpi di scena ad alto impatto emotivo.

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Brahms si sveglia ogni mattina alla stessa ora, fa i compiti, su diletta con la musica classica, mangia e torna a letto con il bacio della buonanotte, tutto secondo un elenco di regole ben precise, che chiunque si occupi di lui è tenuto a rispettare se non vuole andare in contro a conseguenze spiacevoli. Qualunque cosa accada le regole vanno rispettate o Brahms si arrabbierà molto, e questo è tutto quello che deve tenere a mente Greta, l’americana che i signori Heelshire hanno assunto come bambinaia per il loro unico figlio mentre saranno in viaggio. La casa è un’antica magione traboccante di trofei di caccia e inquietanti ritratti di famiglia, completamente immersa nella campagna inglese e isolata dal mondo, ma è tutto ciò che serve a Greta per iniziare una nuova vita e, anche se le richieste dei padroni di casa sembrano alquanto curiose, la ragazza accetta di buon grado il lavoro. L’unica cosa che non sa è che il piccolo Brahms non è un bambino in carne ed ossa, ma una preziosissima bambola di porcellana con le sembianze del figlio defunto degli Heelshire. “Brahms è qui” sussurra sua madre all’orecchio di Greta prima di partire, mentre un brivido le attraversa la schiena. Sembra assurdo, una frase dettata dalla follia di una madre inconsolabile, ma nonostante lo scetticismo iniziale della ragazza, una serie di eventi la portano a pensare che la bambola viva di vita propria e sia decisa a far rispettare le sue regole con le buone o con le cattive.

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Le bambole hanno un posto di riguardo nel nostro immaginario horrorifico, dalla sanguinaria Chucky alla più recente Annabelle, ed è risaputo che siano custodi silenziose di spiriti inquieti, spesso demoniaci, che si irradiano in tutta la casa che le ospita, prima spaventando e poi uccidendo senza pietà. Ma William Brent Bell nel suo The Boy tenta un’operazione nuova e mette in scena un racconto del terrore prevedibile solo nell’incipit, ma poi completamente basato sull’imprevedibilità e scandito da colpi di scena ad alto impatto emotivo.  Nulla è quello che sembra in quest’horror in cui i picchi di paura si alternano di continuo a quelli di calma apparente, in una dimensione di tensione costante, che disorienta lo spettatore e confonde la realtà percepita con quella immaginata. The Boy non è un horror come gli altri, così come la bambola che incarna l’anima di Brahms non somiglia affatto alle bambole assassine che l’hanno preceduta, ma l’unico modo per scoprire cosa si nasconde dietro ai suoi occhi vitrei è scoprire la sua tragica storia. Perché basterebbe rivelare anche solo un altro indizio per mandare in frantumi il delicato intreccio narrativo costruito da William Brent Bell, impeccabile e fragile proprio come la sua bambola di porcellana.

Titolo originale: id.

Regia: William Brent Bell

Interpreti: Lauren Cohan, Rupert Evans, Jim Norton, Diana Hardcastle, Ben Robson, Jammes Russell

Distribuzione: Eagle Pictures

Durata: 97′

Origine: Usa 2016

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