The Devil’s Candy, di Sean Byrne

Horror e cultura metal a passo di sangue nel nuovo film del cineasta australiano.

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Come fuggire da uno spirito demoniaco che decide di manifestarsi con bisbigli ininterrotti, presenza costante nel nostro orecchio? E’ la tragica condizione di Ray (Pruitt Taylor Vince), ossessionato da una voce che sembra provenire da Satana in persona e che gli commissiona efferati omicidi: bambini, vittime alla stregua di dolci caramelle per il maligno. Ormai perso in un turbinio di atti mostruosi Ray incontra la famiglia Hellmann, deciso a perseguitare la figlioletta Zooey (Kiara Glasco) tra rammarico e ‘dovere’.
Un nucleo familiare decisamente fuori dagli schemi: il padre Jesse (Ethan Embry) è un pittore dagli esiti commerciali incerti che troverà nella sua arte il cuore delle vittime di Ray, ma non solo. Grande fan di musica metal, cui segue una viscerale passione tramandata alla figlia e accompagnata (con più distacco) dalla madre Astrid (Shiri Appleby), questo ardore musicale a colpi di Metallica, Slayer e Queens of the Stone Age ci trascinerà nell’incubo brutale che li vedrà prede di una cieca follia omicida, faccia a faccia con il terrore più puro.

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E’ ormai una consuetudine degli ultimi anni la spasmodica ricerca di originalità, di quel tratto o stile che renda un film ‘fuori dagli schemi’, o anche solo ci provi, come se questo bastasse a premiare anche l’insieme più sostanzialmente povero. Il genere horror non fa eccezione ma anzi sembra essere uno dei filoni cinematografici più colpiti da questo germe e probabilmente Sean Byrne sembra essersene reso conto, tanto più che il suo The Devil’s Candy risulta quasi voler farsi beffa di un pensiero sempre più comune. Ed è su questo punto che la genialità del regista entra in scena con una disinvoltura che lascia smarriti e stupefatti.
Secondo lungometraggio di Byrne dopo The Loved Ones, questa nuova prova del cineasta australiano ci presenta un horror puro e semplice dove l’elemento predominante è il terrore, quello vero, orchestrato con ogni talento scenico possibile. Il palese intento di mettere al centro dell’ambientazione figurativa e narrativa la passione per il genere metal non si traduce nella rapida, e idealmente povera, analogia con il lato oscuro ma dipinge una sorta di originale stravaganza immaginifica, dove i protagonisti si presentano come una platonica famiglia del mulino bianco dall’ardente amore per l’heavy metal. Una condizione, quest’ultima, che non si manifesta come effimera tangente per attrarre i turisti degli horror movie alla ricerca di nuovi brividi ma diviene parte integrante di un ampio schema studiato nei minimi dettagli, in cui i riferimenti a personaggi e situazioni si rivelano molteplici ed espressi in ogni dove creando una sovrastruttura perfettamente integrata.
The Devil’s Candy è una pellicola che sublima l’incubo, ne nutre ogni essenza e ci immerge in esso senza remore, in un prodotto di pura follia e genio.

Titolo originale: id.
Origine: USA, 2015
Regia: Sean Byrne
Interpreti: Ethan Embry, Pruitt Taylor Vince, Shiri Appleby, Kiara Glasco, Tony Amendola, Craig Nigh, Leland Orser, Andy Canny, Marco Perella
Durata: 79′
Distribuzione: Koch Media

 

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