"This is Beat – Sfida di Ballo", di Robert Adetuyi


Tralasciando perciò qualche breve excursus sentimentale, è come assistere a uno di quei tanti show televisivi, soprattutto trasmessi su emittenti straniere, dove bande di ballerini e breakdancers si danno filo da torcere per vincere un copioso montepremi in denaro.This is beat è proprio questo, una derivazione dal mondo dei talent show che però nella sua incarnazione cinematografica ha ben poco senso di esistere

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Tra parkour, hip-hop e samba si muovono le coordinate stilistiche di This is beat, improbabile polpettone danzereccio che segue il fortunato, inteso al botteghino, filone dei film di genere che ormai da anni assalgono le sale di tutto il mondo, con risultati spesso imbarazzanti. A ben undici anni dall'esordio avvenuto col black crime Turn it up, il regista Robert Adetuyi torna dietro la macchina da presa per raccontarci una storia ricca di lacune e pregna dei classici leit motiv del settore, dall'integrazione razziale alle scontatissime love story che affliggono i protagonisti. La sceneggiatura cerca di mostrare i PdV di tre delle crew in lotta per vincere il Beat The World Competition di Detroit, ma alla resa dei conti l'attenzione è puntata solamente sui Fusion, gruppo capitanato dal monolitico Yuson (Tyrone Brown), che cerca di unire i ritmi dell'hip-hop a quelli del free-running, dimenticandosi completamente o quasi delle vicende riguardanti i brasiliani Revolution e i tedeschi Flying Steps, introdotti come co-protagonisti nella prima parte ma poi messi con sprezzante, e ingiustificata, noncuranza in un cassetto in attesa di brevi istanti di gloria nelle scene di ballo, predominanti già ben prima di giungere alla metà del minutaggio.
La sfida, la passione pulsante che dovrebbe spingere i personaggi a dare tutto loro stessi per ottenere la vittoria, per alcuni simbolo di una vera e propria possibile rinascita dinanzi a una vita difficile, non traspare in nessuna scena e situazione, complice una recitazione complessiva assai inferiore rispetto anche a prodotti simili. E che dire delle tante sottotrame aperte con estrema facilità per poi esser completamente abbandonate a loro stesse o sviluppate in maniera sin troppo elementare? Tralasciando perciò qualche breve excursus sentimentale, narrato, pure quello, con un pressapochismo sconcertante, è come assistere a uno di quei tanti show televisivi, soprattutto trasmessi su emittenti straniere, dove bande di ballerini e breakdancers si danno filo da torcere per vincere un copioso montepremi in denaro.
This is beat è proprio questo, una derivazione dal mondo dei talent show che però nella sua incarnazione cinematografica ha ben poco senso di esistere, se non per allietare i fanatici cresciuti con questo tipo di musica e di coreografie. Quelle sì, realizzate in maniera discreta.
 

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Titolo originale: Beat the World
Regia: Robert Adetuyi

Interpreti: Tyrone Brown, Mishael Morgan, Nikki Grant, Chase Armitage, Kristy Flores Shane Pollard, Christopher Toler, Ofilio Portillo
Distribuzione:
M2
Durata: 91'
Origine: USA, 2011

 

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