"Ti va di ballare?" di Liz Friedlander

Il film della Friedlander potrebbe sembrare a un primo sguardo un qualcosa di già visto in altre decine di pellicole similari, eppure le immagini che si susseguono nello schermo hanno un fascino particolare.

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Nelle prime sequenze del film assistiamo ad un montaggio alternato dove vengono ripresi dei personaggi dagli stili di vita differenti: da una parte l'eleganza e la ricchezza dei quartieri alti, dall'altra la grinta ed il disagio sociale delle periferie più disastrate. Due universi paralleli all'interno di un'unica città – New York –  le cui rette sembrano impossibilitate a trovare un qualsiasi punto di contatto. Ma nel cinema niente è irrealizzabile ed ecco venir fuori dal cilindro della regista Liz Friedlander questo suo primo lungometraggio – tratto da una storia vera –  che parla di voglia di riscatto, di amore, di perdono e di sana competizione. Pierre Dulaine (Antonio Banderas) è un insegnante di ballo da sala che si offre di dare lezioni ad un gruppo di studenti di un liceo cosiddetto "difficile", portandoli ad una gara di ballo nella New York che conta. Il film della Friedlander potrebbe sembrare di primo acchito un qualcosa di già visto in altre decine di pellicole similari, eppure le immagini che si susseguono nello schermo hanno un fascino particolare grazie ad una commistione di classico e contemporaneo che bene si amalgamano per tutta la durata della proiezione. La musica che divide in un primo tempo le parti in causa è mero pretesto per poter mostrare invece qualcosa di più  profondo e ardito: la possibilità di contaminazione tra cinema classico e moderno. Antonio Banderas, con la sua grazia di ballerino e seduttore senza tempo incarna bene un cinema classico (e immortale) dai contorni affatto decadenti e datati. Per contro, i giovani studenti, con il loro rap e hip hop dai ritmi indiavolati e sincopati, rappresentano la maggior parte del (bel) cinema odierno: il ritmo forsennato del ballo ingloba il ritmo del montaggio ed il taglio delle inquadrature. Sembrava impossibile "sposare" due scuole di pensiero così (apparentemente) distanti ed invece il tutto è riuscito. La regista in molte sequenze ci mostra questa possibilità, a cominciare dalla sovrapposizione di due canzoni che danno vita ad un nuovo genere musicale (e filmico?): i ragazzi che ballano con magliette vistosamente colorate e jeans strappati hanno grazia e dinamismo,  classe e potenza in egual misura. Il ballo di gala della debuttante ricca ed infelice che si accompagna con un gigantesco ragazzo di colore del ghetto è  altro ed inequivocabile segno dell'azzeramento delle differenze (cinematografiche). E che dire di Banderas che va in bicicletta per le vie di Manhattan in frac? L'eleganza estetica classica abbraccia la praticità contemporanea ed è, sorprendentemente, una gioia per il nostro sguardo.

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Titolo originale: Take the Lead


Regia: Liz Friedlander


Interpreti: Antonio Banderas, Rob Brown, Dante Basco, John Ortiz, Yaya DaCosta


Distribuzione: Eagle Pictures


Durata: 108'


Origine: USA, 2006

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