Dieci sezioni e un centinaio di opere tra lungometraggi, corti, documentari, omaggi, fuori concorso, eventi speciali e scuole di cinema. Grandi numeri per la 18ma edizione del Trieste Film Festival, organizzata da Alpe Adria Cinema, in programma dal 18 al 25 gennaio a Trieste presso i cinema Excelsior, Ariston e il Teatro Miela. Diretto da Annamaria Percavassi, il festival è riconosciuto ormai come la più ampia e articolata manifestazione festivaliera italiana dedicata alla cinematografia dell'Europa centro-orientale. In questa edizione il festival concentrerà la sua attenzione su due realtà emergenti sia dal punto di vista politico che cinematografico: lo sguardo triestino si poggerà infatti su Romania e  Bulgaria, Paesi entrati, il primo gennaio di quest'anno, a far parte dell'Unione Europea. Alla produzione cinematografica della Bulgaria sarà dedicato il CEI Event, proprio nell'anno della presidenza bulgara della CEI (Iniziativa Centro Europea), mentre per quanto riguarda la Romania, sarà omaggiata la Scuola di Cinema di Bucarest UNATC "I. L. Caragiale", inoltre saranno presenti due film in concorso Hirtia Va Fi Albastra di Radu Muntean e Cum Mi – Am Petrecut Sfarsitul Lumii, co-produzione franco romena, film d'esordio del giovane regista Catalin Mitulescu, che ha visto attribuire a Cannes 2006 il premio come miglior attrice alla protagonista Dorothea Petre nella sezione "Un Certain Regard". Tra gli eventi speciali, spicca, in  apertura del Festival, la prima italiana dell'ultimo film di Tony Gatlif, Transylvania, con protagonista Asia Argento. Tre le sezioni in concorso: lungometraggi, cortometraggi e documentari. La sezione concorso internazionale lungometraggi presenterà dieci film, due dei quali, come anticipato, provenienti dalla Romania, e poi opere provenienti da Croazia, Ungheria, Albania e la prestigiosa presenza in del serbo Goran Paskaljeviæ, con il suo ultimo film, il racconto ad episodi Optimisti basato sulla novella di Voltaire Candido. I cortometraggi selezionati da Tiziana Finzi sono sedici, provenienti da 11 paesi il cui tema ricorrente, è quello della vita contemporanea, nella semplicità della sua quotidianità, talvolta difficile, che vede sempre come unico centro l'uomo nel suo essere persona, soggetto che appartiene a questo mondo in una evoluzione continua e non sempre piacevole. Il concorso internazionale documentari, curato da Fabrizio Grosoli, giunto alla terza edizione, comprende ventiquattro titoli, con aree che vanno dai Balcani ai Paesi Baltici, dall'Europa Centrale alla Russia, con una forte predominanza di temi che analizzano la realtà dell'Europa Orientale,  sorta di laboratorio privilegiato della globalizzazione economica e sociale; de segnalare la presenza del veterano serbo Zelimir Zilnik presente con il lavoro fuori concorso Evropa Preko Plota.  Gli omaggi di questa edizione sono dedicati a Fredi M. Murer e Franco Girali; dell'autore svizzero verranno proiettati Grauzone, definito il suo capolavoro, Hohenfeuer e il recente Vitus, interpretato da Bruno Ganz e in corsa per l'Oscar 2007 come miglior film straniero.  Del regista nativo di Comeno (oggi Komen, Slovenia) sarà dedicata invece una retrospettiva nell'ambito del progetto quinquennale "Lo schermo triestino", ideato e organizzato in collaborazione con l'Università degli Studi di Trieste. L'appuntamento con il Trieste Film Festival si presenta dunque ricco di spunti di sicuro interesse per gli appassionati cinefili e gli addetti ai lavori

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