Trieste Science+Fiction 2009: "The Children", di Tom Shankland (premio Melies d'Argento)

children
La tensione cresce lenta, graduale. Brevi attimi che incrinano la serenità di una famiglia riunita per le vacanze di Natale, corpi estranei, virus. In concorso al Trieste Science+Fiction.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

The_ChildrenIl parto, e ancor più il taglio del cordone ombelicale, segna il distacco materiale di una madre dal proprio figlio, la rottura di un legame talmente viscerale da lasciare una ferita profonda. Una ferita che, seppure rimarginata, continua a sanguinare. Non potrebbe essere diversamente, trattandosi di sangue del proprio sangue, carne della propria carne. Ed è proprio nella carne e nel sangue che Tom Shankland, regista inglese già autore dei corti Bait e Going Down, imprime gli atti del suo cruento dramma familiare. La tensione cresce lenta, graduale, attraverso l’introduzione di semplici elementi che rompono la quiete iniziale, come una parola detta al momento sbagliato o lo sguardo di sfida lanciato dalla figlia adolescente al proprio genitore. Brevi attimi che incrinano la serenità di una famiglia riunita per le vacanze di Natale, corpi estranei (come il fotogramma che anticipa uno dei momenti più rappresentativi della pellicola, inserito più di una volta tra una sequenza e l’altra), quindi virus. Sembra proprio essere un virus infatti il responsabile dell'improvvisa violenza che i bambini della casa riversano sui propri familiari, sui propri genitori. Un virus che come tale si trasmette da individuo a individuo, colpendo però soltanto i più piccoli, che diventano così nemici dei più grandi. Da un lato la violenza sottile degli adulti, fatta di verbali frecciatine fra sorelle, di accenni a vecchi rancori, tenuti sempre sotto controllo; dall’altro quella esplicita, spietata, dei bambini. Come una macchia d’olio la malattia dilaga, espandendosi dal centro (la casa), verso l’esterno (il bosco), per poi scavare dal di dentro, destabilizzando e portando alla distruzione ciascun nucleo familiare, facendo rivoltare i mariti contro le mogli, così come fratelli contro sorelle. Cominciata come un’inusuale guerra tra le due fazioni contrapposte di genitori e figli, il conflitto si trasforma, diventando caotico e disordinato, in un continuo scambio di ruoli fra vittima e carnefice, in cui chiunque è colpevole. Girato in pochissimo spazio, una casa e lo spiazzo antistante (il bosco funziona più come zona di confine, soglia oltre la quale non conviene spingersi), The Children, al di là delle tematiche (la ribellione dei figli contro i genitori) e degli effetti visivi (il sangue che si versa sulla neve) che potrebbero sembrare non troppo originali, procede spedito, capace in più di un'occasione di colpire con un'unica immagine, al culmine della tensione.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array