"Troppo belli", di Ugo Fabrizio Giordani

Da un'idea dell'indomito Maurizio Costanzo ecco il film-manifesto della tv italiana del trash. I due palestrati belloni dello show domenicale si esibiscono in una performance all'insegna della pura improvvisazione, alla ricerca di una qualunque posizione nel mondo dello spettacolo.

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L'esordio al cinema di Costantino e Daniele, personaggi ben noti agli amanti dei programmi televisivi condotti da Maria De Filippi e Maurizio Costanzo, è un film quantomai inconsistente e di grezza fattura. Diretto da quel Ugo Fabrizio Giordani che solo nel '96 ebbe a che fare con Anthony Quinn per il poco riuscito Il sindaco, questo nuovo Troppo Belli è la solita favola proletaria dei nostri tempi, in cui due poveri ma belli cercano in tutti i modi di riuscire a sfondare nello spettacolo riscattando così una vita opaca. Si sprecano le somiglianze e gli abusati cliché delle varie soap opera, si sforzano soprattutto gli esordienti protagonisti nel cercare di dare una parvenza di serietà a questo non omogeneo miscuglio. Quando poi Giordani si sente quasi in obbligo di affrontare una sorta di mini biografia dei due, decidendo di non risparmiarci momenti di pura ilarità con dialoghi al limite del ridicolo –  col commento musicale tra l'altro curato da Gigi D'Alessio – e fa così la sua entrata in scena Alessandra Pierelli, compagna di tante taroccatissime love story televisive con lo stesso Costantino, siamo scaduti ai limiti del kitsch più malsano.

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Troppo belli ha delle pretese da opera di formazione, con una trama che più elementare non si può, che riesce a diventare patetica per quanto cerchi di evolversi e frammentarsi in svariate situazioni esistenziali degne del teatrino dei pupi e come veritiero affresco del mondo "cattivo" dello show business. E' una galleria di orridi luoghi comuni e di belle faccine e di bei corpicini, completamente mancante di pathos, completamente inutile. Con il brevilineo Ernesto Mahieux, bravo caratterista vero erede dell'avatiano Bob Tonelli, che riesce nell'incredibile ruolo di essere una sorta di caricatura di se stesso. Le molte fan dei due belloni televisivi invece avranno di che gioire con la profusione di spogliarelli e siparietti che sollazzano qua e la l'insopportabile atmosfera di un cinema usato indiscriminatamente come innaturale estensione del piccolo schermo.                  


 


Regia: Ugo Fabrizio Giordani


Interpreti: Costantino Vitagliano, Daniele Interrante, Alessandra Pierelli, Fanny Cadeo, Ernesto Mahieux, Anna Melato.


Distribuzione: Medusa Film


Durata: 97'


Origine: Italia, 2005

 

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