Tutta colpa del vulcano, di Alexandre Coffre

tutta colpa del culcanoGuardando alle grandi commedie on the road, Tutta colpa del vulcano non si allontana troppo dal canovaccio standard del genere, costringendo i due malcapitati eroi in una sequenza infinita di guai. Purtroppo la totale mancanza di alchimia tra i due interpreti genera un cortocircuito che, pur strappando più di una risata, non coinvolge mai il pubblico.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Alain (Dany Boon) è un pedante istruttore di guida mentre Valerie (Valerie Bonneton) è una bisbetica proprietaria di una clinica veterinaria. I due potrebbero sembrare una normale coppia francese, pronta a partire per il matrimonio in Grecia della loro amata figlia Cecile. Purtroppo, oltre all’adorazione per la loro bambina, a unirli in un fortissimo legame c’è soprattutto un odio viscerale, un astio indistruttibile cementato dagli anni da un lungo, soddisfacente e violento divorzio di cui si sentono ancora i postumi. Per colpa dell’intervento di un vulcano islandese dal nome impronunciabile (quel terribile Eyjafjallajökull che “terrorizzò” i cieli d’Europa qualche anno fa) gli ex-sposi sono costretti a scendere a terra e improvvisare un viaggio insieme verso la Grecia, scontrandosi con i mille, scontanti, imprevisti.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Guardando alle grandi commedie on the road (il pensiero non può non corre a Accadde una notte di Frank Capria, o alle buddy comedy come Un Biglietto in due o Parto col folle) Tutta colpa del vulcano non si allontana troppo dal canovaccio standard del genere, costringendo i due malcapitati eroi in una sequenza infinita di guai, situazioni surreali e gag slapstick. E’ indubbiamente interessante vedere l’interazione di due caratteri forti, sempre pronti a evitare un’intelligente collaborazione per cercare di “distruggersi” a vicenda (stimolo per le scene comiche più efficaci e politicamente scorrette). Intelligente è anche l’idea del regista Alexandre Coffre di scegliere come protagonisti due attori del calibro di Dany Boon e Valerie Bonneton. Se il primo, dopo i successi di Giù al nord e Niente da dichiarare, si è guadagnato sul campo i gradi di generale della commedia francese commerciale e dimostra sempre in scena di avere tempi comici eccellenti, la Bonneton, attrice dalla carriera più poliedrica, con bel ruolo odioso sopra le righe, invece riesce sempre a tenere testa al suo ingombrante compagno di scena. Sulla carta, dunque, la decisione di mettere insieme due caratteri cosi opposti (per interpreti e per ruoli) sembrava la base sui cui costruire il successo del film. Purtroppo la totale mancanza di alchimia tra i due attori genera più di un cortocircuito. Infatti, nonostante la sceneggiatura tra i bassi di soluzioni banali e gli alti d’intuizioni geniali (la folle chiesa-camper) proceda serrata senza mai rallentare di ritmo, l’amalgama poco riuscita tra i due protagonisti crea un fastidioso (e controproducente) meccanismo di una complicità/rivalità che, pur strappando più di una risata, non riesce mai a coinvolgere il pubblico. Forse solo nella scena finale del matrimonio qualcosa sembra cambiare ma ormai, è davvero troppo tardi per cambiare giudizio.

Titolo originale: Eyjafjallajökull
Interpreti: Valérie Bonneton, Dany Boon, Denis Menochet, Albert Delpy, Constance Dollé, Arnaud Henriet, Yann Sorton, Jochen Hägele
Origine: Francia, 2013
Distribuzione: BIM
Durata: 92’

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array