"Tutti i santi giorni", di Paolo Virzì

luca marinelli e thony in tutti i santi giorni
Dal libro Una generazione di Simone Lenzi, il regista livornese realizza il suo piccolo/grande 'romanzo popolare' affidandosi a due attori (uno emergente, l'altra esordiente assoluta) come se fossero un corpo unico catturandone desideri e tensioni nascoste. Tra Judd Apatow e Mike Leigh

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luca marinelli e thony in tutti i santi giorniCon la sfilata delle hostess dentro l'albergo, c'è quasi l'effetto ipnotico di Prova a prendermi. E in questa virata di Paolo Virzì verso le zone della commedia sentimentale c'è tutto quel cinema familiare che si mette in gioco quasi dalle parti di Judd Apatow di Funny People, mescolato con quella grande quotidianità delle piccole cose proveniente da Mike Leigh. Tutti i santi giorni rappresenta un altro ritorno a Roma per l'opera del cineasta livornese dopo Caterina va in città e Tutta la vita davanti, e appare come un altro diversissimo affresco, persistente sfondo della periferia (in questo caso Acilia), che muta sulla ripetitività delle azioni dei due protagonisti. Guido lavora come portiere di notte in un albergo, è colto e timido. Antonia è un'aspirante cantante e lavora in un autonoleggio. Tutte le mattine, al ritorno a casa di lui, fanno l'amore nella speranza di poter avere un figlio.

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Tratto dal romanzo Una generazione di Simone Lenzi (anche sceneggiatore con lo stesso regista e Francesco Bruni), Tutti i santi giorni sa toccare le corde emotive giuste in questa piccola poetica del quotidiano in un'opera che appare più piccola nelle dimensioni rispetto il grandioso musical/Mélo La prima cosa bella, ma capace di far venire i brividi anche filmando i gesti semplici, un abbraccio dove tutti e due i protagonisti piangono, uno spostamento di Guido in motorino sulla canzone di Thony. Certo, ci sono anche delle distorsioni attraverso le visite dal medico del Papa in Vaticano o l'immaginazione di Guido mentre fa lo spermiogramma, quasi alterazioni di 'nuovi mostri' non di un debito ma di un collegamento del cinema di Virzì verso il passato (la commedia all'italiana) proprio nella fase in cui non ha più bisogno di omaggiare né Risi né Monicelli, pur facendo con Tutti i santi giorni, ancora una volta, il suo piccolo/grande 'romanzo popolare'.
 

un altro momento di Luca Marinelli e Thony in Tutti i santi giorniInnanzitutto quello di Virzì è un cinema che sa anche rischiare, affidando il film, anzi affidando(si) a un attore emergente come Luca Marinelli (La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo e L'ultimo terrestre di Gipi) e a un'esordiente assoluta come Thony (nome d'arte di Federica Victoria Caiozzo), padre siciliano e madre polacca scoperta su Myspace e utilizzando brani cantati da lei nella colonna sonora. E più che la prova singola dei due interpreti, diversissima ma egualmente notevole, colpisce invece il modo in cui il regista voglia filmarli come se fossero un corpo unico, catturandone (in)consapevoli desideri, momenti di tensione nascosta (la scena al ristorante), facendoli sembrare legati anche quando sono separati (Antonia che si allontana con la figlia dei vicini, Guido che respinge gentilmente le avances della vicina ma poi ci resta abbracciato in un frammento che sembra di viverlo sulla pelle mentre lo si sta guardando). E se i piccoli nervi scoperti del quotidiano si possono amplificare nel rumore dei piatti della madre di Antonia che li sta lavando, dell'ex della ragazza che arriva e mangia quello il piatto di Guido, c'è invece il momento della scena a casa di lui dove tutto passa sottotraccia, dove c'è quella coralità magari di un film di Guillaume Canet regista oppure lì ci si sposta davvero dalle parti di Another Year.

In La prima cosa bella scorre tutta la memoria di una vita vissuta, tra passato e presente. In Tutti i santi giorni, quella che si vorrebbe vivere. Con tutte le debolezze, le contraddizioni e i contrasti. Ma in quello sguardo incantato di Guido che guarda Antonia che si esibisce nel locale c'è tutto il film nella sua testa, che Virzì condivide in un cinema sempre più generoso. 

Regia: Paolo Virzì

Interpreti: Luca Marinelli, Thony, Micol Azzurro, Claudio Pallitto, Giovanni La Pàrola

Distribuzione: 01 Distribution

Durata: 102'

Origine: Italia, 2012

 

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    Tutti i santi giorni di Paolo Virzì

    Al via il 6 febbraio le riprese del film

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    Paolo VirzìInizieranno lunedì 6 febbraio, a Roma, le riprese del nuovo film di Paolo Virzì dal titolo TUTTI I SANTI GIORNI.

    I protagonisti sono Luca Marinelli (LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI di Saverio Costanzo) e Thony, cantautrice siciliana al suo debutto cinematografico. Thony firmerà anche la colonna sonora del film.

    TUTTI I SANTI GIORNI è la storia di Guido e Antonia, una giovane coppia dai caratteri opposti e dalle giornate scandite da orari al contrario: lui lavora di notte come portiere in un hotel, lei di giorno come impiegata in un autonoleggio. Tanto lui è mite, paziente e coltissimo, tanto lei è irrequieta, permalosa e orgogliosamente ignorante. Il film racconta cosa succede a Guido e ad Antonia nel momento in cui decidono di avere un figlio.

    Paolo Virzì racconta così il suo film: Stavolta vorrei fare un piccolo film, buffo, dolce e leggero. Si tratta ancora una volta, credo, di una commedia, ma con pochi, selezionati ingredienti, con un cast dal sapore veritiero ed un racconto dove sono ridotti al minimo gli espedienti di trama.

     

    TUTTI I SANTI GIORNI è una produzione Motorino Amaranto e Rai Cinema  in associazione con Banca Monte dei Paschi di Siena, e verrà distribuito nelle sale da 01 Distribution.

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