Un documentario su Marlon Brando al 56°Festival dei Popoli

Listen to Me Marlon, diretto da Stevan Riley, sarà proiettato in anteprima italiana il 29 ottobre alle 21,30 presso il Cinema Odeon di Firenze

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Listen to Me Marlon sarà proiettato in anteprima italiana il 29 ottobre alle 21,30 presso il Cinema Odeon di Firenze, come Evento Speciale nell’ambito del 56° Festival dei Popoli, il festival internazionale di documentario.

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Il regista Stevan Riley ha recuperato centinaia di ore di registrazioni audio dell’attore, effettuate nell’arco di più di cinquant’anni, dalla gioventù e i primi anni di gloria hollywoodiana fino alla morte. Registrazioni private che Brando utilizzava come diario, nelle quali raccontava il suo quotidiano, le esperienze e avvventure. Grazie all’accesso illimitato all’archivio personale dell’attore, alternando i materiali audio al repertorio video, Riley ha fatto luce su uno dei più enigmatici anti divi che Hollywood abbia mai avuto, ripercorrendo tramite le sue stesse parole tutte le fasi della vita di Brando: dalle memorie dell’infanzia, all’incontro con Stella Adler – colei che gli cambiò la vita introducendolo al mondo della recitazione –  fino ai sofferti ricordi familiari. Senza utilizzare nessuna intervista, ma solo le spontanee riflessioni di Brando riproposte senza filtri al pubblico, Riley ci  offre l’occasione di conoscere l’uomo reale oltre lo schermo, in questa rappresentazione intima e profonda dell’indimenticabile protagonista di  Fronte del Porto, Apocalypse Now e Il Padrino.

“Quando ho iniziato a lavorare sul documentario – racconta Riley – nessuno aveva idea della quantità di materiale audio che avremmo avuto a disposizione. C’erano centinaia di scatoloni, pieni di tanti documenti che non ho avuto modo di inserirli tutti nel film. Fotografie, video personali… troppo. Ho trovato la registrazione di una conversazione molto profonda con Michael Jackson, di circa tre ore. Nella versione finale ho eliminato ogni voce che non fosse quella di Brando, per cui sembra che l’interlocutore sia il pubblico, ma è stato davvero difficile portare avanti questa decisione, mantenere il fuoco completamente su di lui. Oltre a quella con Jackson sono stato molto tentato di introdurre altre conversazioni, come quelle con Martin Scorsese e Francis Ford Coppola”.

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