Una notte con la regina, di Julian Jarrold

In questa sua celebrazione della famiglia reale traboccante di orgoglio britannico, Jarrold prende spunto da un fatto realmente accaduto per raccontare una favola divertente e dal sapore romantico

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8 maggio 1945. Nel giorno della Vittoria degli Alleati, l’Inghilterra si riversa nelle strade e nelle piazze per vivere la sua indimenticabile notte di festa, re Giorgio VI, con la sua corona tanto pesante, si prepara al suo discorso più famoso e le due giovani principesse Windsor, Elizabeth e Margaret, sognano di prendersi una pausa dalla gravosità di quelle parole, “La vita che viviamo non è interamente nostra…”, che la futura regina d’Inghilterra e sua sorella portano scritte nel loro destino.
Inizia così questo divertissement dal ben congegnato impianto narrativo, ma senza particolari pretese né grandi virtuosismi, dell’inglesissimo Julian Jarrold, che prende spunto da un episodio realmente accaduto, i festeggiamenti della Vittoria da parte delle due principesse fuori dalle porte di Buckingham Palace, per raccontare una favola dal sapore romantico, innervata di siparietti comici affidati per lo più all’ingenuità svampita e frizzante della Margaret di Bel Powley e ai due “viziosi” ufficiali incaricati di sorvegliare le giovani Windsor. Jarrold avanza nel suo racconto infarcendo Una notte con la regina di buoni sentimenti, orgoglio britannico, con tanto di sferzate oltremanica, e, più di ogni altra cosa, celebrazione della famiglia reale, tanto da lanciarsi a capofitto nella programmaticità di un ritratto senza alcuna zona d’ombra, che restituisce l’immagine immacolata di una futura regina capace persino di esser intimamente vicina al suo popolo. Siamo, insomma, assai lontani dalle profondità di The Queen e dallo sguardo incredibilmente inquieto di Stephen Frears.
a royal night outAnimato, piuttosto, del sentimento tutto inglese che lega il popolo ai suoi sovrani, durante il film un caloroso e partecipato God Save the King continua a risuonare tra la bocca della gente, Jarrold si diverte a giocare sulle possibilità di un immaginario ribaltato, il desiderio dell’ordinarietà e non più il contrario, e costruisce Una notte con la regina sulla distanza tra la vita, pulsante e libera, della strada e il contegno, responsabile e gravoso, del palazzo, e sui vari equivoci generati dall’incontro delle due principesse Windsor, rigorosamente in incognito, con quella realtà là fuori dai cancelli reali nella quale camminano, senza saper bene come fare, per la prima volta.
Ma è la trama romantica la vera anima del film. Mentre sullo sfondo prende forma la geografia di una città tutta vestita a festa, che si porta però ancora addosso le cicatrici della guerra, Jarrold insegue le schermaglie amorose che si consumano tra Elizabeth/Sarah Gadon e Jack, giovane aviere della RAF anche lui sgattaiolato furtivamente tra le strade londinesi, durante la loro rincorsa notturna alla ricerca della sorella Margaret. E se le scintille provocate dallo sfioramento imprevisto dei corpi di Elizabeth e Jack fanno vacillare la Storia per la durata di un sogno lungo una notte, la futura regina e il suo Jack sanno fin troppo bene come andrà a finire. God save the Queen…

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Titolo originale: A Royal Night Out
Regia: Julian Jarrold
Interpreti: Sarah Gadon, Bel Powley, Emily Watson, Rupert Everett, Jack Reynor
Distribuzione: Teodora Film
Durata: 97’
Origine: UK, 2015

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