"Underworld: Evolution" di Len Wiseman

Secondo atto della saga ideata da Wiseman, "Underworld: Evolution" ricicla le più disparate suggestioni cinematografiche, nel tentativo di creare un universo poetico e visivo originale. Il risultato, però, è un film studiato a tavolino, privo di fascino e mistero

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Dopo il film del 2003, Underworld, continua la saga ideata dal regista Len Wiseman. Sembra essersi momentaneamente placata la secolare guerra tra Vampiri e Lycans, ma negli oscuri meandri della terra covano forze da troppo tempo sepolte e pronte a riesplodere. I due figli di Alexander Corvinus (Derek Jacobi), progenitore di tutti gli immortali, stanno per risvegliarsi dalla loro lunga prigionia, per dar via ad una nuova guerra, che inauguri una nuova epoca del mondo. Il piano è di Marcus (Tony Curran), potentissimo incrocio, metà Vampiro e metà Lycan, seriamente intenzionato ad eliminare l'odiato padre e a risvegliare il fratello William (Brian Steele), mostro incontrollabile, il primo di tutti i Lycans. Ad ostacolare le mire di Marcus resta solo l'affascinante Selene (Kate Beckinsale), affiancata da Michael (Scott Speedman), un altro "ibrido", che a poco a poco impara a conoscere l'entità dei suoi poteri. Underworld: Evolution è fondamentalmente un film fedele al precedente: stessi personaggi e scenari gotici, stessi virtuosismi tecnici e d profusione di effetti speciali. Gli appassionati di certo non rimarranno delusi. Ma naturalmente chi non si era fatto convincere dal primo film, non può lasciarsi convincere neanche da questo. Le suggestioni cinematografiche sono disparate: Il corvo di Alex Proyas, con le sua atmosfere dark, Matrix, con i costumi di pelle e le scene di lotta, i film di supereroi e via dicendo…Len Wiseman cerca di lavorare su questa base, dimostrando una notevole perizia tecnica e un certo senso dello spettacolo. Ma il punto è che non basta riciclare suggestioni per creare un universo poetico e visivo originale. I richiami a leggende antiche, ad un passato medioevale misterioso ed arcano, la fotografia plumbea, livida e notturna di Simon Duggan, i flash deformati sul passato… tutte cose che, da sole, non riescono a dare fascino e presa emotiva ad una storia che sembra costruita freddamente a tavolino. La bellezza de Il corvo stava soprattutto nel suo romanticismo sfrenato, nella sua aura decadente e maledetta…Qui sembra di essere davanti ad un videogame. Far vedere dei vampiri alle prese con computer e armi ipertecnologiche può essere al passo con i tempi, ma è francamente spoetizzante. E' vero: Wiseman cerca di recuperare spessore, infarcendo la storia di venature edipiche, di conflitti emotivi padre/figlio. Ma l'interpretazione monocorde degli attori, perennemente accigliati e arrabbiati, non aiuta certo…Rimane solo Derek Jacobi, padre amorevole e sofferente, ad infondere un po' di calore ed umanità ad un film freddo e glaciale. 

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Titolo originale: Id.


Regia: Len Wiseman


Interpreti: Kate Beckinsale, Scott Speedman, Derek Jacobi, Tony Curran, Bill Nighy


Distribuzione: Sony Pictures Releasing


Durata: 106'


Origine: USA, 2006

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