#Venezia72 – “Il film è del pubblico”, torna Charlie Kaufman con Anomalisa

Charlie Kaufman e Duke Johnson, co-registi del film d’animazione Anomalisa, presentano il film in concorso insieme agli attori Jennifer Jason Leigh e Tom Noonan che hanno dato voce ai personaggi.

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Charlie Kaufman e Duke Johnson, co-registi di Anomalisa, presentano in concorso a Venezia il loro film d’animazione, realizzato con la tecnica della stop-motion, insieme agli attori Jennifer Jason Leigh e Tom Noonan che hanno dato voce ai personaggi. Il progetto nasce dalla trasposizione di uno spettacolo teatrale, interpretato dagli stessi due attori.

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L’hotel nel quale è ambientato il film si chiama Fregoli come l’omonima sindrome (che prende il nome dal famoso trasformista Leopoldo Fregoli) in cui il paziente è convinto di essere perseguitato da un individuo che si presenta sempre con identità diverse, naturalmente questo ha a che fare con il contenuto del film.
Charlie Kaufman:Originariamente il film nasce da uno spettacolo teatrale che avevo firmato proprio con lo pseudonimo di Fregoli e quando, per l’adattamento cinematografico, non ci hanno lasciato utilizzare il nome che avevamo dato originariamente all’hotel (Millennium) ho pensato di utilizzare Fregoli. Certo che c’è un riferimento alla Sindrome di Fregoli, visto che qui il protagonista è convinto che tutte le persone che lo circondano abbiano lo stesso volto e la stessa voce; ma non desidero dare altre spiegazioni sul film, non voglio che le vostre interpretazioni e quelle del pubblico siano soffocate dalla mia. Il film è del pubblico”.

Quali sono state le maggiori differenze nell’interpretare questi ruoli prima in teatro e poi solo in voce per questo film d’animazione?
Jennifer Jason Leigh:Certo, nelle due serate in cui la pièce è stata rappresentata al Voice Hall di Los Angeles c’era sicuramente un maggiore stress rispetto al lavoro sul film che è stato, naturalmente, molto più intimo. È stato, comunque, molto intenso interpretare questi ruoli anche nell’adattamento cinematografico grazie alla forza della scrittura. Le scene di sesso, ad esempio, sono state comunque molto imbarazzanti anche se neanche ci toccavamo.
Tom Noonan [che dà la voce a tutti i personaggi, tranne i due protagonisti]: “Per me la difficoltà principale, nel passare dal teatro al cinema d’animazione, è stata quella di non poter usare tutto lo spettro interpretativo che ti mette normalmente a disposizione la professione dell’attore, dovendomi limitare al solo uso della voce nel fare emergere le piccole differenze che caratterizzano i vari ruoli”.

È stato difficile interpretare il personaggio di Lisa: un personaggio così dolorosamente consapevole di se. Quali sono state le maggiori difficoltà del tuo personaggio [a Jennifer Jason Leigh]?
Jennifer Jason Leigh:La cosa più difficile è stata cantare, specie cantare in italiano (sorride). Far uscire la consapevolezza di se nei personaggi è parte del mio lavoro e non mi spaventa, tutt’altro, mi è piaciuto interpretare Lisa perché è una persona molto sensibile”.

Perché avete scelto di fare una trasposizione dell’opera teatrale proprio attraverso un film di animazione in stop motion?
Duke Johnson:La scelta dell’animazione in stop motion è stata, in un certo senso, obbligata perché era l’unica che ci consentisse di mantenere l’idea originale (dare a tutti i personaggi secondari lo stesso volto e la stessa voce) senza distrarre troppo lo spettatore ricorrendo ad effetti speciali per poter fare la stessa cosa con attori reali”.

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