#Venezia72 – “Le politiche del desiderio”, Luca Guadagnino e il cast presentano A Bigger Splash

Ecco finalmente Luca Guadagnino e il suo ricco cast apparire in conferenza dopo la contraddittoria accoglienza dei giornalisti nelle due proiezioni stampa della mattina di A Bigger Splash.

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Ecco finalmente Luca Guadagnino e il suo ricco cast apparire in conferenza dopo la contraddittoria accoglienza dei giornalisti nelle due proiezioni stampa della mattina di A Bigger Splash, ritorno alla regia per il cineasta italiano dopo 6 anni. Inevitabile parlare subito di Pantelleria, forse la vera protagonista del film, e Guadagnino non si sottrae al discorso “la scelta di Pantelleria come unico set del mio film non è stata dettata dal mio essere siciliano. Direi che è stata dettata dall’istinto: quando ho pensato ala sceneggiatura (basata sul film La Piscina di Deray) mi son reso conto che sondava essenzialmente le politiche del desiderio di quattro persone nostre contemporanee. E a quel punto ci voleva un quinto protagonista molto forte, Pantelleria si è rivelata la scelta giusta con la sua magnificenza e la sua bellezza. Un luogo che poteva contrapporre una forte alterità ai personaggi.”

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C’è spazio anche per qualche piccola polemica, riguardante il personaggio di Corrado Guzzanti (non presente in conferenza) e della particolare italianità che suggerisce. Guadagnino controbatte: “io credo che siamo così tanto abituati alla grandezza di Corrado come performer comico che non ci accorgiamo di quante sfumature profonde può dare ai personaggi. Mi dispiace contraddire chi parla di stereotipi italiani o di tono troppo buffo…in fondo il Falstaff di Giuseppe Verdi (sua ultima opera, una delle mie fonti di ispirazione) cos’è se non un’opera buffa? Tutto, nel mondo, è burla. E io qui volevo innanzitutto sperimentare un genere a me sin ora lontano, la commedia, e poi far sì che anche la Legge si piegasse alle particolari dinamiche buffe dei personaggi. Insomma se uno non prende rischi perché farebbe il cinema? Il cinema si può anche non fare…ma se decidi di farlo devi aggiungere qualcosa al tuo percorso creando le giuste condizioni di condivisione con gli altri”.

lucaTornando al film è evidente la soddisfazione degli attori nel parlare dell’esperienza: Matthias Schoenaerts interpreta “una persona che ha da poco tentato il suicidio, chiaramente il più tormentato dei quattro, e a me interessava soprattutto interagire con gli altri per creare il mio personaggio. Entrare in un film è un processo, è tutta questione di azione e reazione”. Guadagnino aggiunge: “Matthias è un attore straordinario. Diverso da molti altri che hanno bisogno di un tono di partenza per la loro l’interpretazione, mentre a lui non frega nulla stare sempre in primo piano, vuole solo interiorizzare quanto più e possibile le emozioni e poi far vivere quel personaggio. A prescindere da commedia, tragedia, ecc”. Di Tilda Swinton, poi, l’idea di rendere senza voce il suo personaggio (una star del rock di recente operata alle corde vocali), “per una semplice ragione: passavo un periodo dove non volevo esprimermi, avevo bisogno di una pausa, ero stufa. Ma poi è capitato di entrare a far parte del film di Luca, con il quale parliamo spessissimo di tanti progetti, a volte vengono alla luce e a volte no. E qui ci volevo essere. Ma come conciliare questi due desideri? Stando in silenzio nel film. Idea un po’ strana all’inizio, ma che poi si è rivelata appropriata: in fondo tutti i personaggi non riescono a comunicare, anche parlando”.

Per Dakota Johnson “il film è stata un’esperienza inaspettata. Io sono entrata tardi nel progetto, ho avuto veramente poco tempo prima delle riprese. Ma poi tutto è andato benissimo parlando molto con Luca. Il mio personaggio lo vedo come una ragazza molto intelligente che sta ancora scoprendo la sua sessualità e si trova a interagire in un mondo di adulti che lei tratta come suoi pari.” Infine immancabile domanda a Ralph Fiennes sulla scena della danza sfrenata, che “è stata girata in un giorno intero. Diciamo che mai nessun regista mi aveva chiesto di danzare così in un film, e che potevo dire? Grazie, accetto! E mi sono messo a ballare da solo già da giorni prima sentendo la canzone a ripetizione, è stato bello”.

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