#Venezia73-Malaria di Parviz Shahbazi

Il settimo film del regista Parviz Shahbazi è la storia di due giovani innamorati in fuga, in gita a Teheran. In Orizzonti

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Una mano guantata tiene in mano uno smartphone. Una voce  da indicazioni su come accenderlo. Dentro ci sono moltissimi video, la mano ne sceglie uno a caso in cui due  ragazzi corrono ridendo sulle rotaie del treno. Si apre così Malaria, settimo film del regista iraniano Parviz Shahbazi. Malaria è la storia di Hanna (Saghar Ghanaat) e Murry (Saed Soheili), due giovani innamorati in fuga che in gita a Teheran incontrano Azi (Azarakhsh Farahani), musicista che li aiuta e li porta in giro per la città. Shahbazi racconta il film usando due strumenti diversi, due diversi occhi: la macchina da presa e la videocamera del cellulare. Il risultato è quello di due tipi di immagini: una nitida da cui i contorni e i colori emegono e dirompono: il fucsia dell’orologio di Hanna, il rosso dei tappeti su cui fumare il narghilè o l’azzurro del pulmino di Azi. L’altra è sgranata, è quella del cellulare da cui Hanna e Murry riprendono quasi tutto ciò che vedono, con riprese movimentate e tremolanti, ma soprattutto vive perchè sono l’occhio della nuova generazione iraniana (e non solo), che ha bisogno conservare tutto ciò che accade, che sente la forte necessità di testimoniare e di eludere la censura. Il viaggio che i due protagonisti compiono è un viaggio in cui tutto ciò che è fuori dalla loro freschezza e dal loro contesto generazionale, rappresenta un mondo ostile e un ostacolo alla loro libertà. La gita dei due protagonisti è sempre interrotta dalle telefonate del padre che la vuole morta per essere fuggita, e dalla polizia “che arresta sempre per una giusta causa”. La generazione opprimente dei padri metaforici (e non) pesa come un macigno sulla loro vita. Il film su questo non lascia dubbio: nessuno dei tre giovani personaggi riesce a eludere il mondo che hanno dietro, quello che vogliono lasciarsi alle spalle. Ma  emerge dalle loro riprese quello che hanno davanti e il mondo che c’è fuori: i festeggiamenti per l’accordo nucleare, un uomo che fischia Ennio Morricone in metropolitana..

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

Parviz Shahbazi ha raccontato di aver avuto diversi problemi nella distribuzione del film e di aver dovuto eliminare determinate scene. omeomE in un certo senso è questo che ha voluto narrare, forse compiendo una sorta di  personale ribellione: due giovani in fuga da una tradizione opprimente e violenta, che riprendono il mondo che li circonda quasi in modo ossessivo (e a tratti anche eccessivo). Niente di ciò che registrano viene eliminato, ogni video viene conservato, custodito gelosamente nella memoria di uno smartphone. Malaria (che prende il nome dalla banda musicale di Azi) è un film che in modo originale mostra la condizione di una generazione. Lo spettatore è infastidito quando il mondo adulto interferisce con Hanna e Murry, sente con precisione l’elemento di disturbo.

Nonostante questo però sembra che il film rimanga sempre in superficie, che non sia veramente di impatto.  Nel momento in cui si sceglie di non adagiarsi su una trama troppo presente,  i personaggi e le immagini hanno il compito di trasmettere le impressioni, le emozioni. In Malaria si avverte che i personaggi di contorno hanno una loro importanza ma non la si coglie del tutto. E anche nei protagonisti c’è qualcosa di un pò sbiadito. Lo sentiamo davvero l’amore fra Hanna e Murry? Va detto: alla fine del film si ha la sensazione che tutto sia un pò fermo, congelato. Ma forse è opportuno chiedersi se questo non sia un determinato modo di approcciare alle immagini e ai corpi. Un congelamento che si è imposto in anni e anni di oppressione e che forse è giusto che emerga e venga fuori.

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array