#Venezia74 – William Friedkin e Padre Amorth: “non sappiamo nulla del Male”

Il regista di The devil and Father Amorth racconta ai giornalisti presenti alla Mostra un percorso che non puoi mai dirsi definitivo sui misteri di questa vita, un racconto in prima persona

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Chi tra di voi può dirsi davvero sicuro del fatto che non esista dio?, chiede William Friedkin alla sala stampa di Venezia. “La vita è piena di misteri irrisolti, noi davvero non conosciamo nulla dell’amore, dell’aldilà, della Fede… davanti all’esorcismo operato da Padre Amorth, che stavo riprendendo in diretta con una piccola videocamera, ho sentito innanzitutto una grande compassione nei confronti della donna posseduta. Ho capito che il mondo è un luogo che un domani potrebbe finire completamente dominato dal Tradimento”. Assistere agli incontri di Friedkin con pubblico e stampa significa ogni volta abbandonare la comfort zone delle mezze misure: “il Male assoluto oggi è il fondamentalismo islamico”.
Altro che “l’approccio casual” che il cineasta riconosceva nell’esorcista Amorth, noto per la sua ironia e il suo vezzo di sbeffeggiare il demonio senza alcun timore: “Amorth non aveva assolutamente paura del diavolo, aveva officiato talmente tanti esorcismi da potersi permettere di trattarlo come uno stupido, e non come l’onnipotente principe delle tenebre”.

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The Devil and Father Amorth è il ritorno di Friedkin nel mondo del documentario, frequentato soprattutto ad inizio carriera, come nel suo film d’esordio The people vs. Paul Crump, del ’62. “Ad un party avevo conosciuto il cappellano del braccio della morte del carcere di Chicago, ed è stato grazie a lui che ho iniziato a seguire la storia di questo condannato alla sedia elettrica. Riprendere un’esecuzione capitale non è troppo lontano dal riprendere un esorcismo dal vivo, in entrambi i casi hai bisogno di tendere tutto te stesso in modo da bloccare le emozioni, altrimenti non riusciresti davvero a girare nulla. Nella mia vita ho assistito a un sacco di cose incredibili, messe voodoo, cerimonie nere nell’America Latina, ma nulla è stato autentico come queste due emozioni, quella dell’esecuzione letale e quella di questo esorcismo. E io sono uno scettico che però crede agli insegnamenti di Gesù, crede nel Nuovo Testamento”.
Friedkin conferma infatti di non aver applicato interventi di postproduzione su quanto vediamo accadere al corpo della povera indemoniata, compresa la voce spaventosa della donna, come pure il racconto ufficiale sul confronto violento con il fidanzato della posseduta, narrato nel film ma di cui non esistono testimonianze video: “questo non è un testo definitivo sul tema, né un’enciclopedia dell’esorcismo. Ho colto soprattutto un’occasione che mi è stata fornita da Padre Amorth, quando lo sono andato ad incontrare a Roma durante il periodo che stavo passando a Lucca, per il premio Puccini”.

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