#Venezia75 – Il programma delle Giornate degli Autori

Una selezione al femminile per l’edizione 2018 (6 film di autrici donne su 11 in concorso) della sezione parallela della Mostra, con la novità delle Notti Veneziane sulla scorta di Samouni Road

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Questa mattina, alla Casa del Cinema di Roma, è stata presentata alla stampa la selezione 2018 delle Giornate degli Autori (29 agosto-8 settembre). La rassegna, ospitata all’interno della 75 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, quest’anno ha aperto la propria cerimonia alla luce delle parole di Antonio Tagliani – presidente del Parlamento Europeo – che, con il compito di annunciare i tre finalisti del premio Lux, ha tenuto un discorso teso a dimostrare l’importanza delle nuove direttive sul copyright e sull’audiovisivo.
Secondo le parole del Presidente, infatti, il premio Lux è una delle voci che danno corpo alle battaglie di tutti coloro che vogliono, come lui, tutelare la cultura europea. I tre film finalisti sono infatti coprodotti di paesi dell’Unione Europea come simbolo di una coesione culturale e creativa tra gli Stati membri.
I finalisti del Premio Lux 2018 sono:
STYX, di Wolfgang Fischer (Germania, Austria);
THE OTHER SIDE OF EVERYTHING (Druga strana svega), di Mila Turajlic (Serbia, Francia, Quatar);
WOMAN AT WAR, di Benedikt Erlingsson (Islanda, Francia, Ucraina).

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A seguire si è giunti a parlare della selezione 2018 dei cosiddetti Venice Days. Come nelle scorse edizioni, il concorso sarà arricchito dagli eventi speciali e dalle Women’s Tales, ma la grande novità di quest’anno è costituita dalle “Notti Veneziane“, incontri correlati da proiezioni, parole, immagini che verranno aperte da Samouni Road. Ripercorrendo la striscia di Gaza, il film di Stefano Savona aprirà un dialogo con gli autori sul senso e sulla natura del “cinema del reale”.
Il delegato generale Giorgio Gosetti ha tenuto a sottolineare che quest’anno la selezione si è rivelata essere al femminile: degli undici film in concorso, infatti, sei appartengono a registe donne. Ma questo non caratterizza una quota rosa che la rassegna ha voluto concedere quest’anno, quanto più la rivendicazione di una forte dote al femminile che era stata troppo all’oscuro precedentemente.
Come sempre l’obiettivo della rassegna è mettere in mostra autori audaci e capaci di conciliare nei film la narrativa e lo sperimentalismo, creando opere  “pugnanti”, così come più di una volta il Presidente Roberto Barzanti ha definito l’intero progetto del 2018.

 

Film IN CONCORSO:
Les Tombeaux Sans Noms di Rithy Panh (Cambogia, Francia)
C’est Ca l’Amour di Claire Burger (Francia)
Continuer di Joachim Lafosse (Belgio, Francia)
Domingo di Clara Linhart e Felipe Barbosa (Brasile, Francia)
Joy di Sudabeh Mortezai (Austria)
José di Li Cheng (Guatemala, Stati Uniti)
Mafax di Bassam Jarbawi (Palestina, Stati Uniti, Quatar)
Pearl di Elisa Amiel (Francia, Svizzera)
Ricordi? di Valerio Mieli (Italia, Francia)
Three Adventures of Brooke di Yuan Qing (Cina, Malesia)
Ville Neuve di Felix Oufour-Laperrière (Canada)

FUORI CONCORSO:
Le Suicide d’Emma Peters di Nicole Palo (Belgio, Canada)

EVENTI SPECIALI:
As We Were Tuna di Francesco Zizola (Stati Uniti, Italia)
Dead Women Walking di Hagar Ben-Asher (Stati Uniti)
Goodbye Marilyn di Maria Di Razza (Italia)
Happy Lamento di Alexander Kluge (Germania)
Il bene mio di Pippo Mezzapesa (Italia)
The Ghost of Peter Sellers di Peter Medak (Cipro)
Why Are We Creative? di Hermann Vaske (Germania)
NOTTI VENEZIANE:
“Carta bianca a Stefano Savona”
Il teatro al lavoro di Massimiliano Pacifico (Italia)
I villani di Daniele de Michele (Italia)
L’unica lezione di Peter Marcias (Italia)
One Ocean di Anne De Carbuccia (Italia)

MIU MIU WOMEN’S TALES:
Hello Apartment di Dakota Fanning (Italia, Stati Uniti)
The Wedding Singer’s Daughter di Haifaa Al-Mansour (Italia, Stati Uniti)

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