VIDEOCLIP – Kimmy you're a firework. Rogen e Franco salvano il mondo con Katy Perry

the interview
Se già Facciamola finita si concludeva con un esilarante ballo in paradiso al ritmo di Everybody (Backstreet's back) dei Backstreet Boys, e l'acuta parodia di True Detective vedeva Rogen e Kimmel intonare l'iconica Time after Time di Cyndi Lauper come parallelo alle disquisizioni filosofiche di Rust Cohle, Firework è senza ombra di dubbio il quarto protagonista di The Interview

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Skylark/Franco: Adoro Katy Perry! Baby you're a firework, come on show'em what you're worth…La adoro! Sai perché? Perché manda un messaggio forte alle giovani donne di tutto il pianeta.
Kim Jong-un: Lei è così brava! Sai, Dave, a volte mi sento like a plastic bag…
Skylark/Franco: …drifting through the wind…
Kim Jong-un:  ..wanting to start again.
Skylark/Franco: Oh...as you shoot across the…
Kim Johng-un: sky! sky! sky!…Dave, tu pensi che i margarita siano da gay, solo perché sono così dolci?

Sfido chiunque, all’ascolto di Firework di Katy Perry, a non alzare le braccia oltre il livello di decenza per abbandonarsi ad

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un ballo scatenato. La reginetta pop USA, classe 1984, bissò nel 2010 con questo singolo e l'album che lo conteneva, Teenage dream, il successo che l'aveva portata in testa alle classifiche due anni prima, con l'hit I kissed a girl.

A ricordarcelo, concedendoci, come al solito, un sano diritto al cazzeggio, è l’ultimo film di Seth Rogen e Evan Goldberg, con protagonisti lo stesso Seth e James Franco, più spumeggiante che mai.

Se già Facciamola finita si concludeva con un esilarante ballo in paradiso al ritmo di Everybody (Backstreet's back) dei Backstreet Boys, e l'acuta parodia di True Detective vedeva Rogen e Kimmel intonare l'iconica Time after Time di Cyndi Lauper come parallelo alle disquisizioni filosofiche di Rust Cohle, il pezzo di Katy Perry è senza ombra di dubbio il quarto nome in cartellone di The Interview. Oltre a Rogen e Franco, completano il cast Lizzy Caplan nel ruolo di un’affascinante agente della Cia e l’attore Randall Park che interpreta (speriamo non esploda il pc mentre scrivo il suo nome…) il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-un.

Il motore del film è tanto semplice quanto audace: un presentatore tv, Dave Skylark (Franco), conosciuto soprattutto per le sue derive trash, insieme al suo fidato autore Aaron Rapoport (Rogen), scopre che il loro programma è amatissimo dal giovane tiranno della Corea de Nord. Decidono, così, di chiedergli un’intervista esclusiva in cui dimostrare tutte le loro abilità di giornalisti "impegnati". Kim Jong-un, dal canto suo, non vede l’ora di essere intervistato da The Mask/Franco, almeno apparentemente. Ma i nostri eroi non avranno come missione solo quella di dimostrare che non sono due cazzoni: vengono ingaggiati dalla Cia per assassinare il terribile leader.

E qui entra in gioco Firework che, di fatto, è l’elemento che fa scoccare la scintilla tra Skylark e Kim Jong-un. E che ritorna ciclicamente in tutto il film. Il cattivissimo leader all’inizio si finge buono e Franco gli crede, Rogen no. Come si fa a non credere ad un uomo che piange sul ritornello di Firework? Oppure. Come si fa a non cedere alla simpatia di un americano con la faccia di gomma che non ha paura di cantare a squarciagola Kimmy you're a firework? In fondo, è l’amico o il fidanzato (il confine è sempre ironicamente sottile) che tutti avremmo voluto avere. E anche una divinità astratta come il capo di stato coreano ha forse un lato umano e una passione per la dance americana…

È incredibile come questi ragazzoni riescano ad essere sempre un passo avanti senza scadere mai nel banale. Ciò che possiedono senza dubbio Rogen e Goldberg è un grandissimo senso della commedia e una capacità di manipolare senza paura l’immaginario pop in cui tutti noi, nessuno escluso, quotidianamente sguazziamo. Così Firework, ingoiata e reinterpretata praticamente da tutti i personaggi, finisce per diventare il collante e l’ancora di salvezza anche nei momenti in cui il dramma dovrebbe essere protagonista.

Recuperando il video originale della canzone, si nota con tenero stupore che Rogen, Goldberg e Franco sono, come al solito, molto più sottili di quello che la loro scurrilità lasci intravedere. Katy Perry e tutti gli altri personaggi del video finiscono per far brillare loro stessi a mo’ di torce umane, superando le difficoltà della vita diventando delle stelle filanti.

This is the end. E aspettiamo, con ansia, il prossimo pesce d’aprile di questi cari amici a stelle e a strisce.

 

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