VIDEOCLIP – "Me". Jonah Hill e Michael Cera senza "Her"


Cosa succede quando Jonah Hill, fresco fresco di nomination agli Oscar 2014, fa la parodia di Her di Spike Jonze per il Saturday Night Live? E invita pure il suo compare di sempre, il mitico Michael Cera, che si prende una pausa dal cinema indie solo per fare un balletto con l'amico? Non si può negare che il risultato sia esilarante, e forse l'intuizione è meno leggera di quello che sembra

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Her di Spike Jonze, tra poco nelle sale, è un film unico nel suo genere e come tale già degno di attenzione. Dalle scenografie alle camicie di Joaquin Phoenix, Spike Jonze immagina un futuro ipotetico soffice e color pastello, dove ci si può perfino innamorare del proprio sistema operativo, specialmente se dotato di una voce sensuale come quella di Scarlett Johannson.
Theodore è un tipo introverso praticamente solo per tutto il film, interagisce esclusivamente con un'amica, Amy Adams, con la presenza/assenza della sua ex Rooney Mara e per fortuna con la voce di Scarlett, con cui svilupperà un rapporto intensissimo anche se non carnale. È un film a cui ci si affeziona profondamente, sinceramente, perché è realmente profondo e sincero. E poi è un film morbido. Insomma crea dipendenza.

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Cosa succede quando Jonah Hill, fresco fresco di nomination agli Oscar 2014 per Wolf of Wall Street di Martin Scorsese, ne fa la parodia? E invita pure il suo compare di sempre, il mitico Michael Cera, che si prende una pausa dal cinema indie solo per fare un balletto con l'amico? Succede che anche se si è fan sfegatati di Her, non si può negare che il risultato, realizzato per un recente episodio del sempre geniale Saturday Night Live, sia esilarante.
In primo luogo perché non si tratta di una presa in giro grossolana, ma di un rifacimento affettuoso e molto curato dove Jonah Hill sfoggia un talento che non smette di sorprendere. Individua le movenze e il modo di parlare di Phoenix ma non lo scimmiotta assolutamente, Questo finto trailer si basa sull'innamoramento del protagonista non di una lei, una her appunto, ma di se stesso (davvero il punto di non ritorno del bromance di matrice apatowiana, da cui da sempre le donne vengono escluse…).
Tutto il film ruota appunto su him, il protagonista Phoenix, che si innamora di un'entità che non esiste. E così nella versione divertita di Hill, Theodor potrebbe innamorarsi di un sistema operativo con la sua stessa voce. E le dinamiche rimanere le stesse: romanticismo, tenerezza, intimità. Che poi il Theodore di Joaquin si innamora sì della voce di Scarlett, ma soprattutto fa pace con se stesso. Forse quindi l'intuizione di Jonah è meno leggera di quello che sembra, in qualche modo accorcia i tempi: già che ci sei, se devi stare meglio, prenditi una cotta per yourself.

 

Visibile anche dal sito ufficiale del Saturday Night Live

 

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