La saggezza nel sangue, di John Huston

Forse il film post-Vietnam di Huston, immobile e allucinato, con la libertà e il disincanto della New Hollywood. “La saggezza nel sangue”, proiezione gratuita il 6 aprile h 20.30 via Botta 19 a Roma

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I sepolcri di John Huston. Prima del definitivo The Dead – Gente di Dublino. Case abbandonate, tombe, paesaggi provinciali come immobili sfondi che sembrano arrivare direttamente da uno dei capolavori del regista, Fat City. La malinconia di questa fase della carriera del cineasta si alterna alla rappresentazione della follia.

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Azel Motes (Brad Dourif), veterano di guerra, decide di godersi la libertà. Dopo l’incontro con il predicatore di strada Asa (Harry Dean Stanton), decide di diffondere anche lui una propria religione, quello della “Chiesa della verità senza Cristo”.

la saggezza nel sangue brad dourifTornando a casa. Forse il film post-Vietnam di John Huston. Anche se non dichiarato. C’è la Georgia che fa da sfondo in questo adattamento del romanzo di Flannery O’Connor pubblicato nel 1952. Dove Huston si conferma ancora tra i registi hollywoodiani che appaiono più giovani, rigenerati dal clima della New Hollywood (come dimostrano, oltre Fat City, anche il post-western L’uomo dai sette capestri). Tracce di un cinema on the road in un percorso cristologico. Le nuvole sulla strada che sembrano arrivare da Gli spostati, film che condivide con La saggezza nel sangue lo stesso compositore, Alex North, che segna tutto il cammino di un allucinato Brad Dourif le cui disfunzioni sembrano arrivare direttamente dal ruolo del giovane malato di Qualcuno volò sul nido del cuculo. Ma al tempo stesso ci sono gli echi noir, nella scena dell’inseguimento, nella rappresentazione della follia che qui si incrocia con il grottesco. Attraverso la camminata ondulante di Enoch (Dan Shor) o la malata sessualità della figlia di Asa (Amy Wright).

la saggezza nel sangueUna ricerca disperata. Tra strade, pensioni, bar. E treni a vapore che passano, come a tagliare saltuariamente uno sfondo che appare immobile. Una delle opere più teoriche dell’ultimo John Huston sulla forza ma anche l’inganno della parola e della visione (il gorilla come una specie di doppio/maschera). Il sangue è negli occhi, nelle visioni, nei sogni/incubi, sulle pareti dei muri. John Huston guarda con disincanto, anche attraverso la parte del nonno che interpreta nel film. Quasi un altro sguardo. Dentro/fuori il set. Su un altro ‘uomo che volle farsi re’. Con esiti devastanti.

Titolo originale: Wise Blood

Regia: John Huston

Interpreti: Brad Dourif, Harry Dean Stanton, Dan Shor, Amy Wright, Ned Beatty

Durata: 108′

Origine: Usa 1979

 

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