10/11/2005 – Film pirata, quanta colpa ha internet?

Sono già nelle strade “Mr. & Mrs. Smith”, “In her shoes” e “Serenity”.

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Mr. & Mrs. Smith, diretto da Doug Liman ed interpretato da Angelina Jolie e Brad Pitt, la cui uscita è prevista in sala per il 2 dicembre, è già un film pirata e il Dvd, doppiato in italiano, è in tutte le strade e i mercati. Stessa situazione per il thriller fantascientifico Serenity, annunciato al cinema per il 25 novembre e già disponibile in Dvd pirata. Anche In her shoes se fossi in lei di Curtis Hanson con Cameron Diaz e Toni Collette, la cui uscita ufficiale è prevista per l'11 novembre, è da diversi giorni in vendita sulle bancarelle, doppiato in italiano.

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La notizia non coglie di sorpresa Alberto Pasquale, direttore generale di 20th Century Fox che distribuisce In her Shoes: "Abbiamo fatto molte anteprime di questo film – dichiara al Giornale dello Spettacolo – e probabilmente l'audio italiano è stato piratato in una di queste. Stiamo lavorando ad un sistema di codifica audio particolare allo scopo di potere risalire alla fonte quando si verificano queste sgradevoli situazioni". Pasquale insiste sulle difficoltà legate alla lotta alla pirateria: "Quando fai delle anteprime ti esponi a questo tipo di pericoli. Il dilemma è se non farle oppure intensificare i controlli che però potrebbero rivelarsi inutili. I registratori digitali dell'ultima generazione sono grandi come un accendino".

Sulla possibilità che il day and date, ossia l'uscita del film in contemporanea mondiale, possa essere la strada maestra per battere la pirateria, il direttore generale della Fox ha dei dubbi: "Quello della pirateria è un fenomeno molto grave cui è difficile porre riparo ma che, per fortuna, in alcuni casi si rivela irrilevante per il risultato finale del film. E' il caso di un film come In her shoes rivolto alle donne che – statisticamente – sono i soggetti meno interessati dal fenomeno pirateria". Sembra appartenere al passato il sistema, un tempo molto sviluppato in Italia, di copiare illegalmente il film in sala: "Ormai non c'è più bisogno di piratare i film in Italia. Le copie hanno un watermarking, ovvero un'impronta digitale, che ci consente di risalire sempre a dove sono state proiettate e quando. Il video – conclude Pasquale – è preso da Internet e questo la dice lunga sulla responsabilità che i provider telefonici hanno nei confronti dei contenuti trasmessi sulle loro reti".


 

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