11/11/2002 – S/paesati a Trieste, dall'11 novembre al 30 gennaio
Il cinema sul tema delle migrazioni
Torna S/paesati, quest'anno alla sua terza edizione, al Teatro Miela di Trieste. Questo il programma:
Fughe e ritorni nell'occhio di una telecamera di Novi Sad
Incontro con Zelimir Zilnik, l'autore del film documentario "Fortezza Europa", girato e presentato a Trieste nel 2000. Questo regista, che vive sulla sua pelle la scissione della Jugoslavia e i suoi problemi di identità postbellici, si occupa da anni dei temi delle migrazioni e delle minoranze presenti nei Balcani. Ora la sua attenzione è stata catturata dalle vicende di numerose persone che, rinviate dai paesi europei, ritornano in patria. Proprio in questi giorni sta terminando la lavorazione del film Il ritorno di Kennedy (Kennedy se vraca) di cui presenterà parte del girato.
Ore 22.00 film
Fortezza Europa
di Zelimir Zilnik, Slovenia, 2000
Girato da Trieste alla Slovenia , all'Ungheria e fino al confine rumeno, è l'epopea di migliaia di emigrati clandestini che dall'Est tentano di raggiungere l'Europa occidentale alla ricerca di una vita migliore.
14 novembre
Africa-Europa: il cinema africano racconta l'emigrazione
Ore 20.00 film
Il grido del cuore (Le cri du coeur)
di Idrissa Ouédraogo, Burkina Faso, 1994
Il piccolo Moctar raggiunge il padre emigrato in Francia. Moctar non riesce ad adattarsi a questa nuova vita, lo assale una certa inquietudine e lo perseguita l'immagine di una iena. Lo aiuterà Paulo, un sessantenne fuori dagli schemi e Moctar affronterà la iena.
Ore 22.00
Da Ouaga a Duoala passando per Parigi ( De Ouaga à Douala en passant par Paris)
di Jean Marie Teno, Camerun, 1987
In un bar di Parigi due amici africani si ritrovano per caso: uno ha lasciato il suo paese da anni, l'altro è immigrato da poco. Essi riflettono sul passato e il presente dell'Africa. All'interno di questa cornice si innestano tre cortometraggi, uno dei quali di Idrissa Ouedraogo, autore del film che inizia la nostra giornata.
15 novembre
ore 20.00
Africa – Europa: esperienze di emigrazione al femminile
Incontro con, Khadi Sidy Diop, Muthoni Fanin, Narcisa Machel, Nadia Monaia, Spora Nangah, Irene Ochem.
L'Africa è un continente molto esteso in cui vivono popolazioni molto differenti tra loro. Si tratta di cominciare a conoscerlo meglio attraverso la voce delle donne provenienti da paesi diversi, osservare questo mondo attraverso i loro occhi, e ascoltare le loro esperienze di emigrazione.
Ore 22.00
Africa-Europa: il cinema africano racconta l'emigrazione
Clando (Clandestino)
r. Jean Marie Teno, Camerun, 1996
Perseguitato dalla polizia del suo paese, Sobgui emigra in Germania. I ricordi e le passate torture lo assillano continuamente. Anche in Europa Sobgui non trova pace e comincia a pensare di ritornare al suo paese.
In collaborazione con Coe – Centro Orientamento Educativo (Milano)
30 novembre convegno
Diritto e immigrazione : l'accesso e l'adattamento
Ore 10.00 – 13.00
L'accesso
Un' analisi e una discussione delle leggi relative all'accesso degli immigrati nei vari paesi europei e delle problematiche ad esse connesse.
Ore 16.00- 19.00
Adattamento: Le persone e i diritti
Una riflessione sul rapporto fra il diritto del nostro paese e le concezioni del diritto che le persone recano con sé da altri paesi e culture.
Interverranno: il sociologo Fuad Khaled Allam (Università di Trieste); il coordinatore del Master sull'immigrazione, Pietro Basso (Università Ca Foscari di Venezia); il giurista Mauro Bussani (Università di Trieste); il direttore della rivista Limes, Lucio Caracciolo; il presidente delle A.C.L.I, Stefano Decolle; il mediatore presso il Tribunale dei minori di Torino, Edison Doçi,; il p.m. Federico Frezza; il direttore della Caritas diocesana di Trieste, Mario Ravalico; la sociologa Melita Richter (Coordinamento Immigrati Trieste); il responsabile nazionale rifugiati del Consorzio Italiano di Solidarietà, Gianfranco Schiavone .
4 dicembre
ore 20.00
"No man's land" ovvero l'Europa spaesata
Incontro con lo sceneggiatore e attore Duro Duric, l'attore Brane Zavrsan, i produttori Igor Pedicek e Dunia Klemenc.
Un film da premio Oscar, una grande esperienza di coproduzione internazionale su un tema così importante come il conflitto nei Balcani è avvenuta in Slovenia, poco lontano da noi. Ci è sembrato molto interessante ascoltare la voce dei protagonisti, alcuni dei quali hanno provato la condizione di emigrati e il conseguente spaesamento rispetto allo smembramento dell'ex Jugoslavia, nonché subito il rapporto ambiguo fra l'Europa occidentale e quella orientale.
Ore 22.00 film
No man's land
r. Danis Tanovic, Bosnia-Herzegovina/ Slovenia/ Italia/ Francia/ Regno Unito/ Belgio, 2001
5 dicembre
ore 20.00 video
I ritorni
Diario di viaggio dall'Afganistan alle soglie di una pace precaria
Documentario di Carla Kollman e Peter Bodo
Prod. Nuct, New Time, 2002, 52'
Raccontare l'Afganistan guardandolo dritto negli occhi. Sotto gli pseudonimi di Kollman e Bodo si celano due triestini, Carla Toffoletti e Piero Panizon, che girando tutto l'Afganistan con la loro jeep hanno messo insieme varie testimonianze, soprattutto femminili, toccanti e appassionate, sul ritorno di moltissime persone da est e da ovest verso le proprie case dopo la vittoria dei mujaeddin. Un viaggio di speranza, di voglia di sopravvivere e di ricostruire, di consapevolezza della propria
indipendenza.
Ore 21.00
Profughi afgani
Incontro con i giornalisti Carla Toffoletti e Piero Panizon
12 dicembre
ore 20.30
laboratorio S/paesati
I passi delle altre donne
spettacolo multimediale tra letteratura, cinema, video, musica e danza.
Come ha vissuto e vive la donna la condizione di migrante? Quali i sogni, i sentimenti, le emozioni, i pensieri prova la donna quando si sposta? In che modo si possono incontrare mondi e modi differenti? Queste le domande cui il laboratorio S/paesati, nato da donne e uomini conosciutisi nell'arco di due anni di attività, vuole dare una risposta artistica e poetica.
3 gennaio
ore 20.00 inaugurazione della mostra "Genti di Dio – viaggio nell'altra Europa" della fotografa e antropologa polacca Monika Bulaj e proiezione del video "Romani Rat. La notte dei Rom" del regista Maurizio Orlandi. Incontro con gli autori.
Nell'Europa dell'Est, lungo i confini di Polonia, Bielorussia, Ucraina, Slovacchia, Romania e Moldavia, esiste un mondo a parte che si esprime attraverso una devozione passionale. La chiesa cristiana d'oriente è un'inesausta fonte di spiritualità. Le eresie e gli scismi sembrano la chiave per conoscerne i temi più importanti. Spezzano la struttura consolidata, la regolarità, la misura, paiono così svelare le caratteristiche più rilevanti dell'inconscio religioso. Attraverso 65 bellissime fotografie e un filmato capiremo che europei non siamo solo noi, ma anche minoranze etniche e religiose che il "Muro" ci ha impedito di conoscere per lunghi decenni.
24 gennaio
ore 20.00
Dall'Europa orientale all'Europa occidentale
Incontro con l'antropologo Johan Leman (Università di Bruxelles), autore del volume "L'etat gruyère – mafias, visas et traite en Europe" (Lo stato groviera – mafie, visti e la tratta in Europa). Una panoramica generale sull'immigrazione dall'Europa Orientale e i risultati di un' analisi approfondita dei fenomeni mafiosi che sono comparsi con questo flusso.
Teatro Stabile Sloveno
30 gennaio
ore 20.30
laboratorio video e teatro S/paesati
Giovani acrobati sospesi
Un gioco di specchi tra la perfomance teatrale e il videodocumentario, un modo ancora diverso per guardare alle questioni migratorie puntando l'attenzione sulle giovani generazioni, e un momento di relazione e conoscenza fra le varie realtà culturali giovanili del territorio.
in collaborazione con ZSKD (Unione dei circoli culturali sloveni) e il CUT (Centro Universitario Teatrale)
Info: Teatro Miela Piazza Duca degli Abruzzi – 34132 Trieste
Tel. 040/365119; fax: 040/367817
e-mail: teatro@miela.it www.miela.it